Perseverance atterra su Marte: sette minuti di terrore per capire se c’è vita nel pianeta rosso
—-di Greta V. Galimberti – Trendiest News —- Alle 21.55 ora italiana il rover Perseverance della Nasa appoggerà le sue ruote su Marte ed esattamente sulle sabbie rosse del Jezero Crater alla ricerca di tracce di vita. Si tratta del quinto rover americano a sbarcare ma sarà anche la missione più difficile come ha ricordato Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la scienza alla Nasa perché, spiega “la zona ha scogli frastagliati, ammassi e dune”.
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L’atterraggio richiederà la massima precisione pena lo schianto al suolo e il fallimento della missione. Saranno “sette minuti di terrore” durante i quali la sonda passerà dall’impatto con l’atmosfera alla velocità di 19.500 chilometri orari all’arrivo al suolo alla velocità di 2,7 chilometri orari dopo aver rallentato la corsa, prima col paracadute e poi con otto razzi frenanti. Tutto sarà gestito automaticamente dai computer di bordo dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa a Pasadena. Finora solo il 40% dei tentativi di atterraggio su Marte è riuscito.
Tutto è iniziato lo scorso 30 luglio con la partenza del vettore Atlas da Cape Canaveral che ha compiuto un viaggio lungo 471 milioni di chilometri. Perseverance che esternamente assomiglia a un Suv è dotato per la prima volta di un innovativo sistema di riconoscimento intelligente del terreno, il Lander Vision System verificherà se il punto stabilito è adeguato allo sbarco oppure sarà necessario uno spostamento.
Una volta toccato il suolo i cavi che tengono Perseverance saranno tagliati e la piattaforma che lo trasporta volerà via. Da questo momento inizia la vera e propria esplorazione dell’ambiente circostante attraverso sette strumenti.
Quando riceveremo notizie dell’atterraggio tutto si sarà già compiuto. A causa della distanza che ci separa da Marte, tutte le informazioni arrivano sulla Terra con qualche minuto di ritardo.
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Il Terrain Relative Navigation è un software che mette a confronto le immagini riprese dalle telecamere del rover con le mappe registrate nella sua memoria, dove sono indicate le zone più irte di ostacoli.
Il rover è stato dotato di 25 fotocamere e una di queste, installata sulla torretta alta poco più di due metri, sarà la prima a entrare in funzione poco dopo lo sbarco. Trasmetterà le prime immagini del panorama, rivelando la posizione in cui si trova il rover.
All’estremità del braccio robotizzato lungo 2,1 metri ci sono una serie di strumenti attraverso i quali Perseverance preleverà dei campioni di suolo che sistemerà in trenta capsule cilindriche. Queste saranno lasciate al suolo e saranno raccolte in una prossima spedizione in corso di studio da parte della Nasa e dell’Esa europea, che dovrebbe partire nel 2026. La missione Mars Sample Return, avrà il compito di portare sulla Terra i campioni raccolti per essere analizzati in laboratorio. Anche l’Italia partecipa attraverso l’Asi e l’industria italiana (Leonardo-Thales Alenia Space).
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L’obiettivo principale di Perseverance è cercare tracce di vita fossilizzata perché in superficie nulla può sopravvivere a causa delle radiazioni cosmiche che piovono di continuo sulla superficie sterilizzandola.
Nelle precedenti spedizioni Spirit e Opportunity l’obiettivo è stato indagare l’esistenza di un’antica presenza dell’acqua e quindi di un ambiente favorevole alla nascita della vita che ha trovato conferma con Curiosity nel Gale Crater.
Perseverance atterrerà nel Jezero Crater, alla foce di un fiume che riversava l’acqua nel cratere creando un lago. Nel fondale pietrificato si spera di trovare appunto qualche traccia di remoti organismi a livello batterico. Inoltre per la prima volta il rover imbarcherà un apparato in grado di ricavare ossigeno dall’anidride carbonica dell’atmosfera. E questa è la prima volta che si collauda uno strumento necessario al futuro sbarco dell’uomo.
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In questa spedizione, costata 2,7 miliardi di dollari, si collauderà anche il piccolo elicottero Ingenuity. Un drone di 1,8 chilogrammi con due eliche controrotanti e alimentato da batterie a ioni di litio. Sarà il primo volo su Marte.
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