Papa Francesco nuovo “e-resident” in Estonia
Kaspar Korjus, Direttore del programma e-Residency in Estonia, indicato da Forbes Estonia un paio d’anni fa come la prima in classifica delle persone “under 30” nel settore tecnologia e finanza, è stato il promotore di questa suggestiva iniziativa in grado di collegare gli amanti del web di tutto il mondo: diventare cittadini virtuali estoni, utilizzare tutte le piattaforme gratuite del piccolo Stato baltico e operare sempre meglio sul web con numerose opportunità e promozioni.
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PAPA FRANCESCO
Sua Santità Papa Francesco, capo della Chiesa cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano, è diventato un nuovo e-residente dell’Estonia. Sua Santità è stata omaggiata della sua carta d’identità digitale a Tallinn dal presidente estone Kersti Kaljulaid. Il Papa visitava l’Estonia come parte di un più ampio viaggio nella regione per contribuire a celebrare i 100 anni di indipendenza per i paesi baltici.
L’idea di un piccolo Paese che costruisce una comunità globale che ispira e collega le persone al di là dei confini e aggiunge più valore alle loro vite è, naturalmente, qualcosa che la Città del Vaticano non può che apprezzare.
IL PROGRAMMA E-RESIDENCY
Circa tre o quattro anni fa, anche in Italia è stata lanciata la e-residency estone. Il programma di e-Residency, forse uno dei più importanti esperimenti governativi del XXI° secolo, iniziato 20 anni fa, dopo che l’Estonia ha deciso di diventare completamente digitalizzata, è operativo dappertutto. Qualunque cittadino del mondo, che risponda a minimi requisiti di affidabilità, può richiedere all’Estonia un documento di residente virtuale e un’identità digitale. Si parla di 10 milioni di e-Estoni entro il 2025.
Kaspar Korjus si era chiesto:”L’Estonia ha solo 1,3 milioni di residenti, ma cosa succederebbe se il nostro Paese avesse 10 milioni di abitanti digitali?” Infatti ogni cittadino e ogni e-residente può già da qualche anno ottenere un’identità digitale protetta che, come dicevamo, consente di accedere ai servizi pubblici dell’Estonia interamente online. Questo riduce la burocrazia e rende più facile la vita quotidiana, specialmente per gli imprenditori.
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Anche per costituire una piccola società occorrono solo pochi minuti online. Poco di più per aprire un conto corrente. I costi di costituzione sono irrisori e la gestione di un commercialista locale si limita a tre o quattrocento euro all’anno. Compreso un lettore di card per apporre le firme digitali e un indirizzo pec valido dappertutto, anche in Italia. Il tutto è molto regolare anche per il fisco italiano, visto che si tratta di un Paese membro dell’Unione Europea e non un paradiso fiscale. Beh, la flat tax del 20% è già operativa, ma questo è un dettaglio …
L’Estonia ha ora e-residenti in 157 paesi, e Sua Santità diventa il primo e-residente dalla Città del Vaticano. L’Estonia digitale inizia ad avere amici altolocati …
L’INFRASTRUTTURA DIGITALE
“Così ci siamo chiesti: perché fermarci?” annunciava Kaspar Korjus “La nostra infrastruttura digitale può gestire molti più utenti rispetto alla popolazione attuale. Se qualcuno, ovunque, può richiedere un’identità digitale rilasciata dal governo estone, potrebbe anche accedere ai nostri servizi pubblici e al nostro ambiente imprenditoriale e quindi godere di molti dei nostri stessi vantaggi online, soprattutto quando si tratta di avviare e gestire un’azienda, non importa dove ciascuno si trovi nel mondo”. Di conseguenza, l’Estonia è diventata il primo Paese a lanciare il concetto di e-Residency.
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