Offshore leaks lo scandalo fiscale planetario dietro cui si nasconde il buco nero dell’economia mondiale
E’ scoppiato, anzi sta scoppiando lo scandalo Offshoreleaks.
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Lo scandalo fa riferimento a una montagna di informazioni fiscali realtive agli ultimi trent’anni e pervenute anonimamente su dischetti spediti un anno e mezzo fa a un indirizzo australiano.
Sui dati contenuti in questi dischetti, che fanno riferimento a ventunomila miliardi di dollari, in questi mesi hanno indagato un pool di 86 giornalisti, composto da 38 testate e 46 Paesi e denominato Consorzio per il Giornalismo Investigativo (Icij).
Lo scandalo sta facendo tremare 130.000 super ricchi di tutto il mondo tra persone fisiche, entità giuridiche, commerciali e banche, tutti tiolari di società di comodo e offshore, di conti correnti e depositi nascosti in paradisi fiscali e sottratti all’economia mondiale. Il pool di giornalisti ha esaminato, investigato e verificato due milioni e mezzo di documenti contabili.
Nella lista sarebbero presenti anche funzionari amministrativi e uomini di governo di numerosi Paesi, tanto che lo scandalo sta già mettendo in seria difficoltà il governo francese per le rivelazioni sul ministro del Bilancio Cahuzac, titolare di un conto corrente in Svizzera e due società di comodo alle Cayman facenti capo a Jean-Jacques Augier tesoriere della campagna elettorale di Hollande.
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Nella lista sono presenti i nomi di duecento italiani, che dovrebbero essere resi pubblici nei prossimi giorni.
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