Ode al NAID Nativi Analogici Invecchiati Digitali

Se hai più di quarant’anni sei uno dei nostri, sei un NAID ovvero un Nativo Analogico Invecchiato Digitale.

Non è una malattia non ti preoccupare, anzi forse è una benedizione in un mondo sempre più spietatamente digitale.

Cosa intendo esattamente?

Credo che il digitale sia un’arma troppo pericolosa se lasciata in mano a chi non possiede la giusta dose di esperienza di vita ed umanità per gestirlo al meglio.

Il NAID ha ancora un cuore analogico che batte dentro il suo ecosistema digitale e questo gli indica la rotta giusta, la via da seguire per avere sempre una via di uscita dalle insidie digitali.

Il NAID non è spietato con i secondi arrivati, ha tolleranza, analizza sempre con attenzione le delicate fasi dei processi evolutivi digitali per definire e testarne la loro validità.

A Differenza del nativo analogico non ha quella arroganza tipica dell’ultimo arrivato che preda della sua incapacità cognitiva cerca di riscattarsi con la velocità, anche degli errori.

Il NAID utilizza la propria esperienza analogica per gestire al meglio il veloce mondo digitale, mentre il nativo ne è succube e vittima e spesso ne viene travolto con incredibili traumi umani irreversibili.

Non per niente la classe dirigente nelle aziende digitali più famose ed efficienti è composta da NAID mentre i Nativi Analogici sono quasi sempre relegati al ruolo di startupper, schiavi digitali di Fondi e Business Angel.

Ma forse abbiamo ancora una speranza molti Nativi Digitali, loro malgrado e per loro fortuna, stanno diventando Invecchiati Analogici e forse potranno avere una speranza.

Benvenuti NDIA – Nativi Digitali Invecchiati Analogici.

PS: il NAID smette di twittare prima di attraversare le strisce pedonale e se vede un incendio prima scappa e poi lo posta su Facebook!