Occupazione in Svizzera aumenta leggermente alla fine del periodo attuale
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Occupazione in Svizzera nel quarto trimestre del 2024
Nel quarto trimestre del 2024, il mercato del lavoro svizzero ha mostrato segnali di leggera crescita, con un incremento del numero totale di impieghi. **I dati forniti dall’Ufficio federale di statistica (UST)** indicano che le aziende del paese hanno registrato un totale di 5,5 milioni di posti di lavoro, con un aumento di 48.300 unità, corrispondente a un +0,9% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo nel numero di occupati esclude il settore agricolo e riflette una ripresa moderata nell’economia. La distribuzione del lavoro tra i vari settori si è mantenuta allineata con le aspettative economiche, con occupazione nel settore secondario che ha visto una leggera crescita, raggiungendo 1,1 milioni di posti. Il settore terziario, che comprende i servizi, ha continuato a dominare, raggiungendo 4,4 milioni di posti di lavoro.
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Andamento dell’occupazione
Nel quarto trimestre del 2024, l’occupazione nel mercato svizzero ha continuato a mostrare segnali positivi. I dati elaborati dall’Ufficio federale di statistica (UST) mettono in evidenza che il numero di posti di lavoro nel settore commerciale è aumentato di 6.500 unità, con una crescita dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Questo incremento è rappresentato da un aumento di 600 posti nel settore secondario, il quale comprende industrie e costruzioni, e di 5.800 posti nel settore terziario, soprattutto nei servizi. Il livello complessivo di occupazione ha raggiunto una cifra record, con particolari miglioramenti nel settore dei servizi, dove l’occupazione ha registrato un incremento di 41.600 posti, evidenziando l’importanza crescente di tale settore nell’economia svizzera. Questo andamento, sebbene modesto, suggerisce una stabilità nel mercato del lavoro, con un’attenzione crescente verso le dinamiche di occupazione tra i diversi settori industriali.
Difficoltà nella ricerca di personale qualificato
Le aziende svizzere stanno affrontando un contesto di cambiamento rispetto alle difficoltà nel reperire personale qualificato. Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica (UST), le problematiche legate al reclutamento sono diminuite, evidenziando un calo del 2,5% annuo, per un totale del 37,6% delle aziende che segnalano difficoltà in questo ambito. Questo solleva delle domande sul comportamento del mercato del lavoro e sulla disponibilità di candidati sul mercato. A livello settoriale, sia il settore secondario che quello terziario hanno riportato riduzioni significative nel numero di posizioni vacanti, rispettivamente del 17,5% e del 17%. Attualmente, le vacancies rappresentano solo l’1,6% dell’occupazione complessiva, con un’incidenza del 1,9% nel secondario e del 1,5% nel terziario, suggerendo che le dinamiche del lavoro stiano evolvendo.
Questa diminuzione delle difficoltà nel reclutamento può indicare una certa stabilità nel mercato del lavoro, sebbene le previsioni economiche restino miste. I datori di lavoro sembrano più ottimisti nel reperire personale, pertanto è cruciale per le istituzioni educative e di formazione vincolarsi con le esigenze delle imprese, garantendo che le competenze richieste siano adeguatamente rappresentate. Pertanto, si rende necessario un dialogo costante tra le aziende e i settori formativi per migliorare l’allineamento tra la domanda di competenze e l’offerta di lavoro.
Prospettive future per il mercato del lavoro
Le prospettive per il mercato del lavoro in Svizzera hanno mostrato segni di incertezza per il prossimo futuro, nonostante i recenti aumenti occupazionali. Secondo i dati analizzati, solo l’11,7% delle aziende prevede di incrementare il proprio personale nel breve termine, una diminuzione rispetto al 12,5% registrato nel 2023. Parallelamente, la percentuale di aziende intenzionate a ridurre gli organici è aumentata al 4,7%, rispetto al 4% dell’anno precedente, evidenziando una crescente cautela tra i datori di lavoro. L’Indice delle Prospettive di Occupazione, che serve da termometro per la fiducia delle aziende, è anch’esso diminuito, passando da -0,9% a 1,04% su base annua. Questi segnali suggeriscono un possibile rallentamento dell’economia, con le imprese che si preparano a un contesto operativo più sfidante, richiedendo un monitoraggio attento delle dinamiche occupazionali nei prossimi trimestri.
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