Domenico Arcuri Presidente di Invitalia risponde sulle problematiche del lancio della piattaforma Smart&Start in una intervista diretta ed esclusiva

Dopo il tanto scritto e il tanto rumore dei giorni scorsi di cui abbiamo parlato QUI QUI E QUI, abbiamo INTERVISTATO DIRETTAMENTE il Dott. Domenico Arcuri Presidente di Invitalia; tema dell’intervista il lancio di smart&start e le problematiche legate alla piattaforma informatica utilizzata per gestire il bando con una dotazione di 190 milioni di euro.

Il Presidente Arcuri ci teneva a fare alcune premesse:

“su smartstart c’è stata da parte nostra un oggettiva sottovalutazione del traffico di utenti che il portale avrebbe dovuto sopportare fin dai primi giorni del suo lancio” –

“ di conseguenza in un momento di emergenza tecnologica, abbiamo dato priorità alla risoluzione delle problematiche tecniche rispetto alle formali comunicazioni da dare agli utenti

“entrambi questi errori sono ascrivibili a noi di cui mi prendo la responsabilità “

Presidente per quale motivo sabato 7 settembre invitalia ha disdetto il workshop dedicato a smartstart e a suo tempo confermato e comunicato sul sito?

“l’appuntamento del 7 settembre, era un invito a cui avevamo dato conferma da tempo, ma vista l’emergenza dal debutto del portale, abbiamo deciso che la priorità fosse lavorare tutti , anche nel fine settimana, affinché la situazione si normalizzasse il prima possibile. Quindi con dispiacere abbiamo scelto di rinunciare al workshop, una questione di priorità.

Non c’era alcuna volontà di evitare gli utenti scontenti, anzi abbiamo ribadito che da lunedì prossimo siamo a disposizione per recuperare il workshop, in qualunque località, dando magari preferenza a luoghi nelle regioni interessate dal bando, così da poterci confrontare con il maggior numero possibile di utenti”.

Tornando al 4 settembre, crede come mai al black out tecnologico anche il flusso di comunicazioni per molte ore ha avuto come unico canale FB e con informazioni che non hanno tranquilizzato gli utenti?

Ribadisco un concetto della premessa, siamo consapevoli che anche le comunicazioni avrebbero dovuto seguire un percorso che fosse più lineare, dall’altra parte vorrei sottolineare alcune valutazioni,  in primis che nell’emergenza tecnologica abbiamo potenziato helpdesk riconoscendolo come canale privilegiato per le segnalazioni tecniche,  e poi alcuni dati ,

il solo 4 settembre abbiamo avuto oltre 301.000 accessi al sito, gli utenti di FB sfiorano oggi le 600 persone, e abbiamo ricevuto solo 89 reclami formali. Crediamo che forse anche questi dati debbano essere valutati con attenzione nella loro complessità.

Resta il fatto che portale non ha retto per molte ore?

E questa è stata una grave mancanza, ma ci tengo a ribadire che nessuno di coloro che hanno iniziato a caricare il progetto il 4 settembre subirà un qualunque danno in sede di valutazione delle domande, anche rispetto alla fattore “tempo” ovvero data e ora di completamento della domanda.

I tempi di risoluzione non sono stati veloci,  dall’altra parte parliamo di un form con oltre 2.200 campi e innumerevoli algoritmi per gestirlo.

Il nostro portale è il primo che consente di caricare domande per l’ottenimento di agevolazioni pubbliche con una modalità esclusivamente online, eravamo consapevoli che parlando di “imprese tecnologiche” saremmo andati a confrontarci con professionisti di vario genere che hanno già un esperienza diretta radicata in questo campo, ma solo facendo questo passo avremmo portato le modalità della pubblica amministrazione nella modernità; era una sfida ma l’abbiamo voluto affrontarla.

Lei dice che tutti saranno tutelati,  ma comprenderà il timore degli utenti quando si tratta di un bando a “sportello” in cui l’elemento tempo può essere una variabile importante; inoltre sul vostro sito ricordavate agli utenti che non si trattava di “click day”  può spiegarci quella che sembra un incongruenza ?

“Su questo punto avremmo potuto essere più precisi fin dall’inizio, da quando sono presidente di invitalia, i dati storico/statistici indicano che mediamente abbiamo riconosciuto finanziamenti compresi in una  forbice tra 1,16 e 1,20% del complesso delle domande formalmente ricevute, da queste considerazioni nasce il clam “Non è un click day” ovvero prima di arrivare all’esaurimento delle risorse disponibili e a considerare il fattore tempo come una discriminante dovranno essere caricate molte migliaia di domande. Almeno questa è la previsione sull’analisi dei dati pregressi.

Un ultima domanda, ora funziona tutto ?

Per giudicare basta considerare due dati il primo è che  già ad oltre 3200 domande ricevute, un obbiettivo che ci dà grande soddisfazione e  che noi ci eravamo prefissati di raggiungere tra una ventina di giorni e non dopo una settimana dal lancio del portale. Il secondo dato è che  dai primi giorni la curva di domande caricate correttamente è in crescita esponenziale,  sintomo che il sistema si stà avviando verso il pieno funzionamento.