Non c’è pace per WhatsApp. Un altro down ha interessato l’app di messaggistica più usata al mondo. Ben 40 minuti di black out dall’America all’Europa: Messico centrale, Brasile, Los Angeles, San Francisco, New York. E poi molti Paesi europei fra i quali l’Italia centro-settentrionale, l’Austria, il Belgio, la Germania e in parte la Spagna e l’Inghilterra.
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WhatsApp non funziona, Twitter esplode
Insomma un bel guaio per gli utenti che non hanno potuto inviare messaggi dalle 20 in poi, quando si sono registrati i primi malumori tra gli utenti su Twitter con gli hashtag #whatsapp e #whatsappdown.
Altri black out di WhatsApp
Non è la prima volta che il servizio di messaggistica utilizzato da un miliardo e 300 milioni di persone deve far fronte a disservizi. Il 31 agosto ha smesso di ricevere e inviare messaggi. Il 3 maggio in Italia il servizio ha smesso di funzionare alle 22.30 e solo alle due di notte ha potuto ricominciare a comunicare. Facebook, che ha comprato l’app nel 2014, si è scusata per il disagio. Infine l’ultima volta è stato il 17 maggio quando la connessione è andata in tilt per circa un’ora.
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I rivali di WhatsApp gioiscono
Ma se Whatsapp crolla le rivali gioiscono come Telegram, Messenger e Viber. Telegram conta più di 100 milioni di utenti e vanta una serie di funzionalità esclusive come la presenza dei supergruppi in grado di ospitare fino a 5000 amici, i bot, le chat segrete e ultima novità introdotta le chiamate VoIP.
In Brasile, dove il sistema di messaggistica è molto utilizzato da imprenditori e professionisti anche per lavoro, si è registrato un picco di iscrizioni al sistema concorrente Telegram.
WhatsApp non se la passa bene quindi nonostante le tante novità introdotte nelle ultime settimane come la possibilità di cancellare i messaggi inviati entro 7 minuti e poi nel caso di poterli recuperare e la facilità introdotta per registrare i messaggi vocali. Ma questi black out rischiano di diventare un boomerang.