La privacy viene violata dai Google Glass? Ecco le nuove regole per la netiquette digitale
Big G accelera con il progetto Google Glass, in vista del lancio sul mercato previsto per l’anno prossimo. Iniziano a circolare in rete le prime conferme di un’offerta che consentirà a pochi fortunati di avere in anteprima l’ultima incarnazione del gioiello di Mountain View.
Se Google vi scrivesse una email, comunicandovi la possibilità di acquistare un modello di Google Glass con una spesa di 1.500 dollari e diventare in esclusiva tester per il loro prodotto, non avreste inondato la rete e i Social Network di commenti entusiastici?
Ci sono persone che andrebbero a comunicarlo per strada con un megafono!
Il Web plaude all’iniziativa di Big G. D’altra parte, la comunità dei così detti Explorers (così sono chiamati i primi sperimentatori del prodotto di Mountain View) è ampia e ha consentito a tutti noi di avere un’idea più precisa di che cosa significhi “leggere” la realtà in maniera differente, come cyborg o altri personaggi futuribili ai quali la fantascienza ci ha abituati. Largo dunque a nuovi pionieri.
L’offerta non si conclude con questa lotteria informatica: ciascun nuovo Explorer può invitare all’interno del programma tre amici, i quali potranno entrare in possesso (alle stesse condizioni) di un paio di Google Glass con cui sperimentare.
All’interno del pacchetto, un modello di seconda generazione di Google Glass, dal design più raffinato e meno spartano rispetto al predecessore, un auricolare mono e, dal punto di vista software, la nuova App Play Music (che sarà preinstallata sui dispositivi). Ancora nessuna novità in merito a supporti per utilizzatori con occhiali da vista, anche se è facile prevedere che siano allo studio.
A livello hardware i Google Glass dispongono di una fotocamera da 5 megapixel, in grado di realizzare filmati a 720p, schermo 640×360, wi-fi (802.11b/g), bluetooth, 12 GB di spazio disponibile per l’archiviazione (sui 16 totali dichiarati), auricolare a conduzione ossea, processore OMAP 4430 SoC 1.2Ghz Dual(ARMv7), 682 MB di RAM, sensore di prossimità. Il touchpad è dislocato (come nel precedente modello) su una delle due stanghette.
Ciò che Mountain View ancora non ha rivelato è come un prodotto tanto innovativo (e potenzialmente “pericoloso”) cambierà la nostra vita quotidiana: come verrà tutelata la privacy? Chi ci potrà assicurare che qualcuno non scatti fotografie rubate, senza peraltro essere scoperto? Inutile ignorare le possibili ricadute di un tale balzo tecnologico.
Big G saprà istituire una GlassEtiquette per tutelarci?