Nathalie Guetta racconta la sua vita senza filtri e le scelte più sorprendenti

Il rimpianto di non essere stata più zoccola
Nathalie Guetta condivide con franchezza un rimpianto che si discosta dai consueti cliché del mondo dello spettacolo: quello di non essere stata più “zoccola”. La sua riflessione non è una battuta: secondo l’attrice, questa componente, intesa come un’attitudine più aggressiva e decisa, le sarebbe stata di aiuto sia dal punto di vista personale che professionale. Guetta ammette che in lei la parte “zoccola” era talmente piccola da passare quasi inosservata, un elemento nascosto e poco sviluppato che ha limitato le sue possibilità. La mancanza di questa sfumatura caratteriale, nei termini in cui la interpreta, si è tradotta in un vero e proprio handicap, una lacuna che l’attrice riconosce con evidente consapevolezza.
Le critiche e i ruoli di Natalina in Don Matteo
Nathalie Guetta esprime un giudizio severo e carico di ironia riguardo ai ruoli che ha interpretato nella celebre serie Don Matteo. Il personaggio di Natalina, di cui è volto noto, le è sembrato una scelta obbligata e persino limitante, fino a sfiorare una forma di “imbruttimento” dell’attrice stessa. Guetta confessa di non essere mai stata considerata per ruoli romantici o più glamour, nonostante – sottolinea con un tocco di autoironia – non fosse affatto priva di fascino.
Secondo l’attrice, la figura di Natalina nella serie non solo non stimola la fantasia, ma è stata quasi una condanna artistica. Il ruolo sembra cristallizzarla in un’immagine stereotipata, a cui Guetta ironicamente si riferisce con l’espressione “mi devo sperpetuizzare”, lamentando di essere stata ingabbiata in un personaggio privo di quella versatilità che avrebbe voluto esplorare.
La sua riflessione si spinge fino a ipotizzare un “risarcimento morale” per il tempo trascorso sotto i panni di Natalina, rilevando come questo personaggio abbia finito per definirla agli occhi del pubblico in modo troppo restrittivo e poco corrispondente alla sua reale identità professionale e personale.
Il rapporto con il fratello David Guetta
Nathalie Guetta racconta con lucidità il suo rapporto con il fratello, il celebre dj internazionale David Guetta. Pur riconoscendo le rispettive diversità caratteriali e di percorso, sottolinea come lui abbia avuto un approccio alla vita meno gravato dai “pesi” familiari che, invece, hanno influenzato anche lei. Questa differenza, secondo Nathalie, ha dato a David una leggerezza mentale che gli ha permesso di affrontare il mondo con maggior spensieratezza e determinazione.
La Guetta dipinge il fratello come una figura capace di “rinfrescare” la famiglia, ovvero di portare un equilibrio e una serenità in grado di alleggerire le tensioni quotidiane. Pur essendo consapevole delle loro diverse strade professionali, esprime un rispetto profondo per la sua capacità di liberarsi dagli oneri emotivi ereditati, un aspetto che lei stessa riconosce come sfidante nel proprio percorso personale e artistico.
Questa visione del rapporto con David Guetta si cela dietro una riflessione più ampia sui diversi modi in cui ognuno affronta le responsabilità familiari e le aspettative sociali. Nathalie, attraverso il confronto con il fratello, traccia una linea di demarcazione tra i percorsi di vita, mettendo in luce come il “bagaglio” di esperienze e pressioni ereditarie incida profondamente sullo sviluppo individuale e sulle scelte che ne conseguono.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.