Multa per divieto di sosta a Roma grazie a twitter i delatori digitali ti segnalano via social network
“Arrivano le multe social” questo il titolo apparso domenica 29 dicembre su molti quotidiani, siti e blog.
A Roma multa per divieto di sosta arriva via Twitter.
Ad introdurre questo nuovo modo di fare le multe agli autisti indisciplinati, è stato il comandante della polizia municipale di Roma, che ha pubblicato il seguente tweet sul proprio account: “I vigili si armano di twitter. Arrivano le prime multe social”.
Una notizia che non risulta del tutto improvvisa, visto che lo stesso comandante, Raffaele Clemente, circa due settimane fa aveva già esortato i cittadini a segnalare tramite Twitter eventuali contravvenzioni, in particolare auto lasciate in doppia fila. E per essere certo di non ricevere falsi allarmi, il comandante di polizia aveva invitato i suoi followers a twittare anche foto.
Un’idea che ha avuto subito adesioni e critiche: le prime soprattutto da parte dei cittadini, le critiche invece arrivano da parte dei sindacati. Le adesioni hanno dato vita a oltre trenta multe social in una giornata, quasi tutte relative a posteggi in doppia fila sulla via Salaria, una delle strade più congestionate di Roma.
Sostenitore dell’iniziativa è il sindaco Ignazio Marino, che evidenzia l’importanza di utilizzare una risorsa come i social network per rendere più efficiente il lavoro della polizia, aggiungendo “Io ringrazio tutti i vigili e sono sicuro che con il senso di responsabilità e di generosità che li contraddistingue anche nei prossimi giorni avremo una città ordinata e sicura”.
Naturalmente i tweet arrivati a Raffaele Clemente sono moltissimi, da quelli che segnalano soste vietate, a quelli che indicano irregolarità generiche, incroci pericolosi o altro. E Clemente risponde alle domande generiche o a quelle specifiche, soprattutto tranquillizzando i cittadini sul fatto che le multe verranno applicate solo se gli agenti avranno la possibilità di verificare di persona l’infrazione twittata, ma non potranno mai partire multe riscontrate solo tramite messaggio e foto.
“Stanotte i Vigili sono intervenuti su 25 incidenti di cui 12 con feriti e con un deceduto: 34 gli eccessi di velocità riscontrati. Parliamone”, ha twittato Raffaele Clemente. “Se non si ha certezza della pena, come si può parlarne?”, gli è stato chiesto da un cittadino. E subito larisposta del comandante Clemente: “Ha centrato il tema.
Come vedrebbe un espansione del controllo automatico in questo campo?”
Ma all’entusiasmo dei cittadini che si sentono partecipi dell’iniziativa si contrappone lo scetticismo dei sindacati. Da loro infatti arrivano le prime critiche che vedono quest’operazione come un diversivo e un escamotage per rimandare o evitare del tutto un incremento dell’organico.
Duro anche il Codacons che vede in questa mossa solo un modo per gettare fumo negli occhi sullla vera efficienza del lavoro dei vigili urbani. “A Roma il parcheggio in divieto di sosta, in curva, in doppia fila, davanti a un passo carrabile o a un accesso pedonale, è quasi la regola” afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Se i vigili urbani volessero, potrebbero elevare migliaia di multe ogni giorno, senza bisogno di segnalazioni ricevute dai cittadini: basta andare in strada!”
Ma nonostante le critiche dei sindacati e di alcune associazioni, al momento i cittadini sembrano apprezzare la possibilità di poter dialogare con il capo dei vigili urbani e sentirsi protagonisti dell’ordine della propria città.