Modello trovato senza vita, arresto confermato per il marito coinvolto nel tragico caso in bagno

La vicenda del modello e il marito trovato morto
Donald Zieben-Hood, noto modello e influencer, è al centro di una vicenda drammatica che ha sconvolto Harlem, New York. Lo scorso venerdì, il marito di Donald, Jacob Zieben-Hood, è stato rinvenuto privo di vita nel bagno della loro abitazione. Le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, hanno trovato Jacob disteso sul pavimento, accanto al water, con ferite gravi e perdite di sangue significative. Secondo la ricostruzione degli agenti, una delle ferite al polpaccio avrebbe reciso un’arteria, causando un rapido dissanguamento fatale.
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La coppia, un tempo unita da anni di fidanzamento prima del matrimonio nel 2020, aveva vissuto un percorso tormentato segnato da divergenze e tensioni crescenti. Nel momento della tragedia, Donald ha contattato il numero d’emergenza 911, riferendo di aver trovato il marito senza vita e manifestando consapevolezza dell’ordine di protezione in vigore nei suoi confronti. L’arresto del modello è stato effettuato immediatamente sulla base di gravi sospetti e accuse a suo carico.
Le accuse e le denunce per violenza domestica
Il rapporto tra Donald Zieben-Hood e Jacob Zieben-Hood era già segnato da una lunga serie di tensioni culminate in denunce formali per violenza domestica. Già a partire dall’inizio del 2024, Jacob aveva sporto denuncia contro Donald, ottenendo un ordine restrittivo che proibiva ogni contatto e comunicazione tra i due. Nonostante ciò, l’ordine del tribunale è stato ripetutamente violato, con episodi documentati di avvicinamento e confronto forzato tra i coniugi separati.
Nel corso degli ultimi mesi, si sono susseguiti numerosi episodi di violenza fisica e verbale da parte di Donald nei confronti di Jacob. Tra i casi più gravi, a febbraio è emersa l’accusa di aggressione con colpi tali da mettere seriamente in pericolo la salute di Jacob, arrivando quasi a causargli una perdita di conoscenza. A giugno, un’aggressione aggravata dall’uso di un coltello ha ulteriormente aggravato la posizione del modello, che avrebbe minacciato il marito urlando frasi intimidatorie.
Le autorità hanno registrato almeno nove diversi episodi di violenza domestica occorsi tra febbraio e l’estate, comprese minacce importanti per la sicurezza personale di Jacob. Di conseguenza, Donald Zieben-Hood era stato arrestato e messo sotto processo per possesso illegale di armi e per aver violato l’ordine di protezione. L’audizione in tribunale, prevista proprio in questo mese, avrebbe dovuto fare chiarezza sulle accuse prima della tragica morte di Jacob.
Le indagini e le dichiarazioni delle parti coinvolte
Le indagini condotte dalla polizia di New York si sono immediatamente concentrate sulla dinamica dell’accaduto e sulle circostanze che hanno portato alla morte di Jacob Zieben-Hood. In seguito all’arresto, Donald ha fornito una versione dei fatti in cui sostiene di aver trovato il marito senza vita dopo una notte contrassegnata da una violenta lite, durante la quale afferma di essere stato aggredito per primo e di essersi poi addormentato. Al suo risveglio, intorno alle 4 del mattino, ha scoperto la tragica scena nel bagno.
All’arrivo degli agenti, Donald presentava tagli alle braccia, il che ha alimentato ulteriori sospetti sulle tensioni violente in atto. Le forze dell’ordine hanno subito proceduto con l’arresto, contestando al modello reati quali furto, scasso, possesso illegale di armi e oltraggio aggravato, insieme alla violazione del provvedimento restrittivo.
Elemento aggravante nella posizione di Donald è stata la testimonianza chiave del padre di Jacob, che ha riferito di una telefonata ricevuta proprio quella sera. Durante la chiamata, Jacob avrebbe denunciato di essere inseguito e minacciato dal marito con un coltello, mentre in sottofondo si udivano urla e insulti rivolti a Jacob da parte di Donald. Queste dichiarazioni sono al centro dell’inchiesta e potrebbero determinare un’aggravante decisiva nell’ambito delle indagini per omicidio.
Le autorità continuano a raccogliere prove e testimonianze, analizzando anche i filmati di sicurezza dell’edificio e le comunicazioni telefoniche intercorsi tra i due coniugi nelle ore precedenti la tragedia, al fine di ricostruire un quadro completo degli eventi.
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