È vero l’adagio che recita che la gentilezza non si paga. È anche vero che a volte si ha bisogno di un aiuto concreto, e allora la gentilezza ricevuta non si paga, ma si scambia e si ricambia. È il caso di Portineria14, il piccolo frizzante locale dei Navigli che, dalla sua posizione in via Troilo 14, aiuta gratuitamente il prossimo svolgendo servizi di assistenza e pubblica utilità per il quartiere.
GLI ANGELI DEI NAVIGLI
I tre angeli custodi dei Navigli, Federica, Francesca ed Emanuela, sono amiche da dieci anni e hanno in comune la necessità intrinseca di aiutare il prossimo. Nel 2016 si uniscono nell’apertura di Portineria14, un posto che è più di un’attività commerciale, è la casa di tutto il quartiere. Nel corso del tempo hanno offerto servizio di deposito chiavi e ritiro pacchi (da qui il nome del locale), giro di assistenza agli anziani che vivono soli, collaborazione col Banco Alimentare per i più bisognosi, ritiro e consegna di medicinali a domicilio, spazio bookcrossing, bacheca di promozione per piccoli artigiani locali e vetrina per giovani artisti con un sogno nel cassetto. Il tutto gratuitamente.
A chi nel quartiere è capitato di non sentirsi sollevato all’idea che qualcuno avrebbe dato un’occhio ai genitori anziani mentre era in vacanza? O grato perché, grazie a loro, non avrebbe dovuto scapicollarsi a consegnare le chiavi dell’appartamento agli inquilini temporanei in visita a Milano? o sinceramente ammirato per la parola gentile che queste tre donne hanno per tutti, con l’attenzione tipica che hanno le persone buone? Se avete beneficiato della loro presenza o avete ammirato il loro lavoro, questo è il momento di ricambiare quella gentilezza che vi è stata fatta o che avete apprezzato quando le avete notate.
L’EFFETTO DELLA PANDEMIA: SIAMO IN DIFFICOLTÀ
Anche se Portineria14 è anche un progetto sociale, non sta in piedi con la sola forza di volontà. La pandemia da covid-19 ha colpito duramente la loro attività, e se non ricevono una mano in fretta il locale rischia di chiudere. Non ci sarà più possibilità, allora, di dare né si ricevere assistenza, e le persone che hanno imparato a contare su di loro non avranno più un posto dove rifugiarsi dalla solitudine e fare quattro chiacchiere, o ricevere il loro sguardo attento e il loro aiuto prezioso.
IL CROWDFUNDING SU PRODUZIONI DAL BASSO
Sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso è stata aperta una raccolta fondi per ricambiare un po’ di quell’amore che Portineria14 sparge nell’aria dei Navigli. L’obiettivo è 15.000 euro, giusto il necessario per stare a galla in questo momento terribile. Le donazioni possono essere grandi o piccole, anche piccolissime, se anche noi siamo stati colpiti dalla pandemia, ma ogni piccolo aiuto fa sostanza e darà una possibilità al quartiere di non veder chiudere una delle attività più utili e altruistiche di Milano.
C’è tempo fino al 12 maggio, potete donare a questo link: https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-portineria14/?fbclid=IwAR0W9Q_lbcz9r0RNkkR7pM_hyXALtps9bESjF-hngFflCtOKIm-wQRrEujk
L’INTERVISTA
Delle persone che aprono un’attività che dà una mano al prossimo senza chiedere nulla in cambio non pensano a essa semplicemente come a un’attività commerciale. Cos’è e cosa significa Portineria14 per voi?
Portineria14 per noi significa casa innanzitutto. È quel posto dove abbiamo riversato e riversiamo tutte le nostre energie, tutto il nostro tempo, dove ogni giorno cerchiamo un modo per fare qualcosa di utile.
E’ difficile spiegare cosa sia Portineria14, perché per noi è un po’ tutto: è amore, è divertimento, è gioia ma è anche fatica e ansie, a volte. Ci piace definirla casa.
E cos’è per le persone che aiutate, per i vostri clienti e avventori?
Sono convinta che anche per la maggior parte di loro Portineria14 significhi casa, lo vedo ogni giorno. È quel posto dove puoi andare da solo ma da cui non uscirai mai solo. Quel posto dove puoi chiedere senza aver paura di farlo perché siamo molto aperte a qualunque richiesta. Tutti dicono che qui si sta bene, che ci si sente a proprio agio, dove si può fare amicizia con tutti. Alcuni nostri clienti in questi giorni hanno definito portineria14 “famiglia”, credo descriva bene cosa pensano di noi.
Perché è fondamentale salvare Portineria14, al di là del fatto che sia la vostra attività lavorativa?
Oltre ad essere la nostra attività, Portineria14, è anche tanto altro. Proviamo a fare il possibile per aiutare chi ne ha bisogno coi mezzi che abbiamo e per ciò che possiamo, come per esempio ricevere i pacchi per chi non ha la possibilità di farseli recapitare a casa, tenere le chiavi, il banco alimentare per dare a una mano a chi è meno fortunato, poi ancora lo spazio per le mostre per artisti che hanno bisogno di farsi conoscere, tante cose difficili da spiegare. Tante altre invece le facciamo ogni giorno, in base alla necessità di quel momento.
E’ fondamentale salvare Portineria14 perché nel suo piccolo aiuta chi ne ha bisogno e sarebbe un peccato non poterlo più fare.
Come siete arrivate a Produzioni dal Basso e che altre soluzioni avete provato ad adottare per sopravvivere a questo momento di crisi, prima di rivolgervi a loro?
Siamo arrivate a Produzioni dal Basso perché non avevamo più molte alternative, quest’anno è stato davvero difficile, come lo è stato per tutti, ci ha tolto praticamente tutto. Abbiamo tentato molte altre strade: aiuti, finanziamenti, prestiti (quindi da restituire poi un domani), bandi. Abbiamo passato giornate intere a controllare se fosse stato pubblicato qualcosa di nuovo. Non avremmo voluto chiedere una mano, ce la siamo sempre cavata con le nostre forze, ma questa volta purtroppo non era possibile fare altrimenti.
Potete raccontarmi com’è stato per voi questo periodo? Avete o non avete avuto aiuti dallo Stato? Avete avuto riduzioni dell’affitto? Avete usufruito di riduzioni o posticipazioni di saldo delle spese fisse?
Si può rispondere ridendo? A parte gli scherzi, questo periodo per noi è stato difficile, oltre alla difficoltà nella vita quotidiana, nelle perdite varie, lavorativamente è stato un disastro, da quando è iniziata questa pandemia, salvo qualche sporadico giorno di apertura quando i decreti lo hanno permesso, abbiamo perso praticamente nove mesi di lavoro, quindi niente entrate.
L’affitto del locale fortunatamente ci è stato sospeso per questi mesi, ma le nostre vite non si sono fermate e le spese fisse che abbiamo quotidianamente al di fuori del lavoro continuano senza sospensioni, ma senza entrate dall’attività non possiamo farvi fronte. Gli aiuti dello Stato, anche se ci sono stati e ne abbiamo usufruito, purtroppo non sono stati assolutamente congrui alla situazione, ma non amiamo fare polemica.
Cosa volete dire a chi ci sta leggendo?
Innanzitutto vorremmo chiedervi di venirci a trovare quando si potrà, ne saremmo felici. Poi ci piacerebbe che parlaste della nostra realtà e la faceste conoscere anche ad altri.
Cosa volete dire a chi avete aiutato e a chi conta su di voi per un aiuto concreto?
Vorremmo far sapere che tutto quello che abbiamo fatto l’abbiamo fatto con il cuore, e che speriamo di poter continuare a farlo. Ci stiamo provando e faremo il possibile per portare avanti il nostro progetto e la nostra attività.
Volete fare qui un appello a modo vostro per le donazioni?
Non siamo molto brave in questo, chiediamo solo di dare un’occhiata al progetto e chi avesse voglia di fare una piccola donazione ci aiuterebbe moltissimo. A chi non potesse donare, chiediamo anche solo di condividerlo. Per noi sarebbe già tanto.
Greta V. Galimberti