Milano e Leonardo. Si parte con i disegni prestati dalla Regina Elisabetta II
A cinquecento anni dalla sua morte, Milano celebra il genio italiano con nove mesi di iniziative.
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Il Polo Museale Regionale della Lombardia propone dal 13 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019 una straordinaria anteprima del palinsesto “Milano e Leonardo”. “Leonardo da Vinci: prime idee per l’Ultima Cena” presenta infatti al pubblico una raccolta di disegni di mano di Leonardo stesso, eseguiti in preparazione del Cenacolo, e di suoi allievi, allestita proprio davanti all’opera nel refettorio di Santa Maria delle Grazie per consentire un immediato raffronto con il dipinto murale. In questo modo il visitatore potrà ripercorrere il tortuoso e sofferto processo creativo, scoprendo come l’artista toscano iniziò a concepire l’Ultima Cena e come la composizione dell’opera crebbe nelle sue mani, per diventare quel capolavoro assoluto che oggi vediamo.
Provengono da Windsor, dal Royal Collection Trust della Regina Elisabetta II i dieci disegni esposti eccezionalmente nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie, a Milano, luogo che conserva l’Ultima Cena di Leonardo. Sette fogli sono concordemente di mano di Leonardo, due — tradizionalmente attribuiti dalla critica a Cesare da Sesto — sono qui assegnati al maestro toscano per la “loro superlativa qualità grafica” e un disegno è attribuito all’allievo preferito Francesco Melzi. Sono disegni preziosi, minuziosi, dettagliatissimi, conservati in condizioni pressoché perfette, delicatamente illuminati e collocati in alcune teche, posizionate proprio di fronte all’Ultima Cena. Ma con un allestimento non invasivo, rigoroso e rispettoso.
“Leonardo da Vinci Parade” è la prima iniziativa realizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo, a cui il Museo stesso è dedicato. Curata e realizzata dal Museo in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, la mostra mette in dialogo, in una visione d’insieme inedita, i modelli storici e gli affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, concessi in deposito nel 1952 da Fernanda Wittgens, allora Direttrice della Pinacoteca, a Guido Ucelli, fondatore del Museo. Un’insolita parata, appunto, in cui si esibiscono sul palco del Museo modelli e affreschi, in un accostamento inconsueto di arte e scienza. Un percorso che permetterà di attraversare i diversi campi di interesse e studio di Leonardo sul tema dell’ingegneria e della tecnica, valorizzando la collezione storica con cui il Museo apriva al pubblico nel 1953, in occasione dei 500 anni dalla sua nascita.
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana, in occasione delle celebrazioni leonardesche, valorizzerà il proprio patrimonio di opere di Leonardo da Vinci, e degli artisti della sua cerchia, con un ciclo di quattro mostre di alto profilo scientifico incentrate su tre temi principali. Il ciclo espositivo si aprirà a dicembre 2018, con un progetto dedicato ai disegni realizzati da Leonardo e dagli artisti della sua cerchia, mentre nel marzo 2019 una mostra dedicata al Codice Atlantico a cura del Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana proporrà 23 tra i fogli più significativi della raccolta: dagli studi ingegneristici e militari, ai progetti architettonici, fino ai celebri studi per la macchina volante, ripercorrendo la carriera dell’artista nella sua quasi totalità, dagli anni fiorentini fino all’ultimo periodo trascorso in Francia al servizio di Francesco I. E proprio su questo tema si concentrerà la terza rassegna, a cura di Pietro C. Marani, che presenterà una selezione di 23 fogli dal Codice Atlantico databili al soggiorno francese di Leonardo. Si tratterà quindi di un approfondimento sugli ultimi anni di attività del maestro, con l’obiettivo di realizzare una pubblicazione che includa tutti i fogli del Codice databili a questo periodo. A settembre, il ciclo espositivo si concluderà con una seconda mostra dedicata ai fogli più celebri del Codice Atlantico, in continuità con la precedente e sempre curata dal Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
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