Consigli e suggerimenti per bere i migliori vini bianchi
I migliori vini bianchi coprono all’incirca la metà della produzione di vino mondiale ed hanno una storia antichissima: sono prodotti da circa 2500 anni!
Vengono principalmente prodotti con uve di colore bianco, ma possono essere utilizzate anche uve rosse, se vengono sottoposte alla rimozione delle bucce, la sgrondatura. Si differenziano dai vini rossi per il diverso processo di vinificazione, che nel caso del vino bianco non comprende la macerazione, in cui vinacce e mosto in trasformazione entrano in contatto.
Nella vinificazione bisogna anche evitare il contatto con l’aria, perché potrebbe causare l’ossidazione, che peggiorerebbe le caratteristiche organolettiche del vino bianco.
Generalmente si bevono giovani e solitamente vengono consumati entro due o tre anni dalla vendemmia. Presentano una gradazione alcolica inferiore rispetto ai vini rossi, per questo risultano gradevoli anche nella stagione estiva.
Il colore del vino bianco comprende diverse tonalità di giallo e il suo sapore è fruttato e floreale, grazie a queste caratteristiche viene considerato più leggero rispetto ai vini rossi, che sono invece più forti e corposi. I vigneti destinati alla produzione di vino bianco si trovano generalmente nelle zone a nord e nelle altitudini, poiché le uve bianche hanno meno bisogno di maturare rispetto a quelle nere.
Il colore
A seconda della tipologia dell’uva, del modo in cui è stata pressata e della tecnica di vinificazione, si riscontra una varietà molto elevata di colori nel vino bianco. Il colore è principalmente indicativo della tecnica di vinificazione, ma anche dell’età del vino, dato che il processo di ossidazione lo porterà a diventare, nel tempo, più ambrato e bruno.
E’ possibile categorizzare il colore del vino bianco distinguendolo nel modo seguente:
- Bianco carta: il vino presenta un giallo talmente tenue che sembra quasi senza colore. E’ una caratteristica tipica dei vini chiarificati o lavorati con il carbone decolorante, che non possiedono più il loro contenuto colorante;
- Giallo verdolino: è indice del fatto che le uve sono state coltivate in un luogo freddo e che non hanno raggiunto a pieno la maturazione, inoltre può indicare che al momento della vendemmia l’uva aveva dei residui di clorofilla. Questa caratteristica è tipica dei vini giovani e tenderà a scomparire con l’età;
- Giallo paglierino: è il colore che contraddistingue la maggior parte di questi vini, può presentare intensità anche molto diverse e indica un prodotto bevibile, in buona conservazione;
- Giallo dorato: il colore indica vini maturati in bottiglia, per tre, quattro anni, che sono caratterizzati da una grande lucentezza;
- Giallo ambrato: di grande morbidezza e dalla notevole alcolicità, ma può essere anche segno di ossidazione o errata conservazione, che potrebbe aver reso imbevibile il vino.
L’aroma
Gli aromi del vino bianco sono generalmente freschi ed evocano frutta e fiori, caratteristica data dal fatto che si consuma giovane. Possono dipendere da diversi fattori, i più importanti dei quali sono il grado di maturazione dell’uva unito alla sua varietà. Le uve acerbe producono dei vini con aromi vegetali, di erba tagliata e foglie, quelle più mature fiori e frutta, quelle arrivate a piena maturazione, invece, miele o frutta cotta e secca.
E’ possibile trovare anche aromi di erbe aromatiche e di condimento, ad esempio lavanda, menta, salvia. Si riscontrano anche aromi di agrumi, soprattutto il fiore d’arancio, che conferisce un tocco di classe piacevole al vino. In generale gli aromi dei fiori sono tra le caratteristiche più gradevoli del vino bianco e la gamma di riferimento è molto vasta, ma si possono trovare soprattutto sambuco, acacia, biancospino e giglio.
Come scegliere un vino bianco
- Documentarsi sul vino che si vuole comprare, iniziando dalle uve che lo compongono e dalla sua provenienza geografica, strumenti utili per identificarne il sapore;
- Considerare il motivo e l‘occasione in cui si andrà a consumare il vino: il vino bianco è perfetto per accompagnare pranzi e cene leggeri ed è consigliabile in estate;
- Leggere l’etichetta: su di essa sono presenti tutti gli elementi per conoscere meglio il vino e quindi sceglierlo con maggiore consapevolezza.
L’etichetta del vino
Anche se per chi non si intende di vini può essere difficile leggere l’etichetta, è importante sapere trovare su di essa le caratteristiche del vino, in modo da poter effettuare una scelta consapevole al momento dell’acquisto.
Le normative impongono ai produttori di indicare diverse informazioni, in particolare:
- Il nome del vino: la sua zona geografica o regione di provenienza, seguito dalla categoria di appartenenza o dalla sigla di classificazione italiana;
- L’imbottigliatore: il suo nome, la sua ragione sociale e la sua sede;
- La gradazione alcolica: che deve essere espressa in percentuale di volume e, dove necessario, indicare anche la quantità di zucchero residuo in quanto può potenziare la percentuale di alcol;
- Quantitativo del prodotto: può essere espresso utilizzando millilitri, centilitri o litri;
- Lotto di appartenenza del vino: la data di imbottigliamento del vino;
- La dicitura “contiene solfiti“: in tutti i vini con più di 10 mg/litro di anidride solforosa.
Solitamente sulle etichette sono enumerati anche pregi e qualità di un vino, dei suggerimenti sui possibili abbinamenti, il modo migliore per la conservazione e per servirlo a tavola. Altre informazioni possono essere trovate nei vini IGT o DOC, come ad esempio vitigno, vigna, annata.
Usi in cucina dei migliori vini bianchi
Il vino è un ottimo alleato in cucina per preparare piatti gustosi e saporiti, aggiungendo un tocco in più ad ogni ricetta. Per la preparazione è consigliabile utilizzare vini giovani o novelli, mentre sono da evitare quelli maturi in quanto il loro sapore non si adatta a quello del cibo. Il vino bianco è principalmente utilizzato in cucina per aromatizzare carni bianche, pesce e verdure, preparare zuppe e diversi dolci, ad esempio ciambelle e biscotti. Nel momento di servire il piatto a tavola è importante accompagnarlo con le stesso vino utilizzato per cucinare o con uno che presenta caratteristiche simili.
Abbinamenti
Gli abbinamenti tra piatti e vini possono essere creati tenendo conto di diverse caratteristiche, tra cui la provenienza tipica del piatto, la contrapposizione o la concordanza di sapori, le stagioni. Il vino bianco è particolarmente indicato per accompagnare tutti quei piatti che presentano pollo, verdure, ma soprattutto pesce. Presentato come antipasto leggero, sarà abbinato a un vino bianco dal sapore leggero, profumato e aromatico. Primi piatti leggeri, brodosi, si prestano bene ad essere accompagnati da un vino bianco asciutto. Tra i secondi spiccano quelli a base di uova o formaggi, in particolare quelli freschi, che condividono con il vino bianco la caratteristica dell’acidità. Le torte possono essere servite con un vino bianco dolce o passito.
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Chardonnay: tra i vitigni più coltivati al mondo, ha una grande varietà di aromi, che variano in base alla zona in cui viene lavorato. L’Italia vanta una tradizione lunga nella produzione di questo vino, le cui uve vengono coltivate soprattutto nella fascia subalpina. Il suo colore è giallo paglierino, il profumo è delicato, è un vino gradevole, dal sapore armonico e secco, liscio. Può essere abbinato alle seconde portate.
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Moscato d’Asti: vino dolce tradizionale piemontese, caratterizzato da un colore brillante, giallo paglierino, che può essere più o meno intenso. Il suo aroma è fragrante, ricorda la frutta fresca, il sapore è aromatico e dolce. Da utilizzare a fine pasto, o per festeggiare un’occasione speciale, viene considerato il vino da dolce per antonomasia.
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Malvasia passito: vino proveniente dalle isole Eolie, viene prodotto con uve selezionate, che vengono sottoposte ad appassimento naturale. Ha un colore giallo dorato che può tendere all’ambrato. Il sapore dolce e caldo, con un retrogusto di confettura e l’odore gradevole e intenso ne fanno un ottimo accompagnamento per la fine del pasto.
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Pinot grigio: deriva da una mutazione del Pinot nero, in Italia è coltivato principalmente in Trentino e in Veneto. Ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati. Il suo profumo caratteristico è molto intenso, ha un sapore gradevole, fruttato, equilibrato ed armonico. Il suo abbinamento ideale è con il pesce.
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Franciacorta: vino lombardo che prende il nome dall’omonima zona, ottenuto con uve Chardonay e/o Pinot nero, fermentato in bottiglia. E’ un vino dal colore paglierino, che può presentare dei riflessi dorati o verdolini. Il suo aroma è fine, come il suo sapore, fresco ed armonico. Adatto per accompagnare tutto il pasto.
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Vernaccia di San Gimignano: viene prodotto con le uve del vitigno omonimo. Il suo colore è tenue, giallo paglierino, con l’invecchiamento tende a diventare dorato. L’odore è delicato, con sentori fruttati e floreali, il sapore asciutto, sapido. Può essere gustato anche nella categoria riserva, in quanto non risente dell’invecchiamento. Viene utilizzato durante tutto il pasto.
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Vin Santo del Chianti: vino toscano, che viene sottoposto ad appassimento naturale e può essere prodotto sia secco che amabile. Il suo colore varia dal giallo paglierino, al dorato e all’ambrato; il suo odore è intenso, il sapore vellutato. È un vino liquoroso, che viene utilizzato per accompagnare i dessert.
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Vermentino di Gallura: vino proveniente dalla parte nord-orientale della Sardegna, dalle uve dei vitigno Vermentino. Presenta un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Il suo profumo è delicato e sottile, il sapore è corposo e fruttato, dal possibile retrogusto amarognolo. Il suo abbinamento ideale è con il pesce e frutti di mare.
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Passito di Pantelleria: vino prodotto esclusivamente sull’isola di Pantelleria, dalle uve zibibbo, ha un colore giallo dorato, tendente all’ambrato. Il suo profumo è fragrante e ricorda la frutta matura ed ha un sapore dolce, caldo e aromatico. Viene usato in abbinamento ai dolci, in particolare quelli secchi.
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Fiano: coltivato principalmente nella provincia di Avellino, è un vino dal colore giallo paglierino carico, dall’odore intenso ed elegante, speziato. Si riconosce per il suo sapore equilibrato che presenta tracce di frutta secca. Da abbinare a piatti di pesce e crostacei, carne e alla mozzarella di bufala.
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