Il miglior software per monitorare le statistiche dei calciatori: con ONCE il calcio come non lo avete mai visto!

Il calcio è pieno di luoghi comuni del tipo “i rigori sono una lotteria” o “i brasiliani giocano meglio”. Alcuni di questi sono frutto della storia, altri si sono semplicemente radicati nel tempo e non hanno alcun fondamento.

Un’interessante applicazione di un’Azienda croata potrebbe portare il mondo del pallone ad evolvere ed abbandonare i vecchi cliché a favore di un calcio più statistico e, quindi, razionale.

Il software si chiama ONCE (che in spagnolo significa “undici” ossia il numero di giocatori di una squadra di calcio) e permette a chiunque lo possegga di prendere visioni di una serie di contenuti statistici supportati da un video. Una gran bella novità se si pensa che fino a questo momento ci si doveva rapportare con i freddi numeri senza potere appurare la loro veridicità con immagini “reali”.

L’Azienda spiega che per ogni singolo match visionato viene prodotto materiale per circa sette ore. Una vera gioia per tutti i giornalisti e gli operatori dell’informazione che fanno delle rubriche di approfondimento sportivo la loro fonte di sostentamento primaria (alcune emittenti televisive straniere lo utilizzano già nelle dirette di Champions League) ma anche per i calciatori e gli stessi Allenatori che hanno la possibilità di osservare e migliorare le performance individuali e collettive.

I dati statistici tenuti in considerazione sono stati definiti da un team di ex calciatori e professionisti e quindi risultano sia molto interessanti: un esempio può essere quello della “velocità di ripartenza”.

Uno dei grandi punti di forza di ONCE risiede nel fatto che i video ed i dati statistici messi a disposizione non riguardano unicamente i campionati più importanti ma anche quelli meno conosciuti, questo perché il software è pensato, tra gli altri, anche per gli scout che, grazie ad ONCE, potranno sicuramente smaltire il loro lavoro (o incrementare il numero di osservazioni a parità di sforzo) e soprattutto valutare dei giocatori con maggiore obiettività, scongiurando magari i pregiudizi che si hanno attualmente nel calcio: a parità di prezzo e di ruolo da ricoprire acquistereste un giocatore danese o un brasiliano?

Terzo punto di forza è la possibilità di confrontare i dati nel tempo. Il libro Moneyball diceva che “quello che qualcuno ha fatto l’ultima volta non è necessariamente quello che farà al prossima” e che spesso nel calcio si resta impressionati solo dalle performance più recenti. Anche questa lacuna del vecchio calcio dovrebbe essere colmata.

Vi terremo aggiornati su eventuali approfondimenti.