Micam e Mipel attirano più di 40mila visitatori, forte afflusso internazionale significativo
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Visitatori e partecipazione internazionale
Il recente appuntamento fieristico ha attratto un pubblico eccezionale, con oltre 40.000 visitatori, di cui un impressionante 45% provenienti dall’estero. Questo dato evidenzia un interesse crescente per le manifestazioni dedicate alla moda e ai gioielli, come Micam e Mipel, che si sono svolte nei padiglioni di Rho-Fiera. L’evento ha fornito una vetrina per oltre 1.700 marchi, sottolineando non solo la qualità della produzione italiana, ma anche la sua rilevanza sul palcoscenico internazionale. La presenza di compratori stranieri è un segnale incoraggiante per un settore che ha bisogno di rinnovare le proprie strategie commerciali per attrarre nuovamente l’attenzione dei clienti globali.
Andamento del mercato della pelle
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Il settore della pelle ha affrontato sfide significative nel recente passato, chiudendo il 2024 con un fatturato preconsuntivo stimato di 30 miliardi di euro, segnando un calo dell’8,6% rispetto all’anno precedente. In particolare, le esportazioni si sono attestate a 25 miliardi, con una diminuzione dell’8,2%. Questi risultati evidenziano la necessità di un’inversione di tendenza nel comparto, che deve urgentemente recuperare l’interesse da parte dei compratori esteri. La manifestazione, in questo contesto, si presenta come un’importante opportunità per gli operatori di mercato di stabilire nuovi contatti e strategie di vendita, cruciale per ripristinare un trend di crescita nel settore. Le aziende devono adattarsi alle esigenze del mercato globale, assicurandosi di presentare prodotti che non solo siano di alta qualità, ma abbiano anche un valore distintivo, per attrarre i consumatori internazionali.
Osservazioni dei partecipanti e futuri sviluppi
La manifestazione ha suscitato commenti variabili tra gli espositori, evidenziando la duplice realtà del settore. Elvio Silvagni, titolare del gruppo Silver1, ha evidenziato una certa stanchezza nell’atmosfera dell’evento, sottolineando che, nonostante Micam rappresenti una preziosa vetrina commerciale, il mercato presenta ancora sfide significative. La già avviata campagna vendite per la stagione autunno-inverno 2025-26 ha suscitato soddisfazione in un contesto di difficoltà. Per le più piccole aziende, questa fiera diventa invece un’opportunità preziosa per sviluppare nuove connessioni con i compratori. Andrea Galli, ceo del Calzaturificio Brunate, ha notato un atteggiamento attendista da parte dei compratori, una tendenza che rende la sfida di posizionare il brand ancora più cruciale. L’azienda, che vanta quasi un secolo di storia, ha colto l’opportunità per stabilire contatti promettenti con buyer di diversi paesi, tra cui Stati Uniti e Emirati Arabi.
Al contempo, marchi come Campomaggi e Francesco Biasia, hanno riscontrato un ritorno significativo di compratori europei, confermando un rinnovato interesse verso il made in Italy. Marco Campomaggi, fondatore del gruppo, ha fatto notare come la richiesta di prodotti caratterizzati da un buon equilibrio tra qualità e prezzo sia sempre più pressante. La capacità di raccontare una storia e trasmettere un’identità forte attraverso i propri prodotti sarà fondamentale per il futuro del mercato. Con segnali di ripresa tra i compratori, il settore è chiamato a guidare una nuova fase di sviluppo, ponendo il valore dell’autenticità e della tradizione al centro delle proprie strategie di vendita.
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