Mercedes 250 CLS shooting Brake: tour tra Cervinia e Courmayeur
Un nuovo test drive ha inizio, e questa volta a bordo di una scintillante Mercedes 250 CLS shooting Brake bianca.
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Dopo un’abbondante colazione in hotel ed un’ultima breve passeggiata tra le vie di Cervinia, cittadina nella quale ho trascorso un piacevolissimo weekend, sono pronta per salire a bordo della nuova Mercedes 250 CLS shooting Brake e partire alla volta di Courmayeur, seconda ed ultima tappa della breve vacanza che mi sono concessa. Soltanto domani sera farò ritorno a Saint Vincent, la mia città.
Saint Vincent è una delle mete più gettonate dai turisti. È il posto ideale per trascorrere una vacanza sia in estate che in inverno. Del resto, a chi non piacerebbe visitare un luogo che offre svariate possibilità di divertimento sia quando la città è ricoperta da una meravigliosa coltre di neve sia quando, durante la stagione più calda, offre un piacevole clima mite e ventilato? A Saint Vincent, dunque, di visitatori ne vedo parecchi ed in ogni mese dell’anno, così come a Cervinia.
Ed è proprio qui che ho trascorso il weekend, precisamente sulle piste da sci di uno dei luoghi più incantevoli della Valle D’Aosta. Ormai da qualche minuto sono in viaggio per Courmayeur. La distanza che mi separa da questa famosa località sciistica è di circa un’ora e trenta minuti, forse anche meno se non dovesse esserci traffico.
A questo proposito, non mi dispiacerebbe nemmeno rallentare la mia corsa o fare qualche sosta obbligata in autostrada perché significherebbe solamente poter avere qualche momento in più per ammirare il meraviglioso panorama che si aprirà davanti a me passo dopo passo.
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Inoltre, ho già avuto modo, durante il viaggio di andata, di conoscere ed apprezzare tutti i comfort dei quali è dotata la Mercedes 250 CLS shooting Brake perciò, anche se dovessi rimanere imbottigliata nel traffico, non sentirei sicuramente il peso di un viaggio più lungo del previsto.
Verso Courmayeur a bordo della Mercedes 250 CLS shooting Brake
Potrei ascoltare della musica, fare qualche telefonata, godermi il paesaggio, come dicevo, stando comodamente seduta su un sedile morbido e bombato (forse solamente un po’ basso, tanto da dare quasi la sensazione di essere avvolti nell’abitacolo). Sono un tipo minuto, perciò sto comunque comoda e la distanza tra la mia testa ed il tetto della macchina è abbondante. Lo sarà probabilmente meno per un guidatore un po’ più robusto ed alto, che percepirà l’abitacolo come uno spazio ridotto.
A conti fatti, penso proprio che ti troverai bene a viaggiare su quest’auto solo se sei da solo o al massimo in compagnia di altre due, tre persone. Benché sia una macchina a cinque porte, comoda per far salire a bordo altri passeggeri, sarebbe meglio non viaggiare in cinque (il numero massimo dei passeggeri consentito), perché si rischierebbe di stare stretti visto lo spazio ridotto disponibile.
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Un vantaggio sta nel fatto che un po’ di spazio potrebbe essere recuperato vista l’assenza del tunnel continuo che separa i sedili e della divisione singola delle poltrone.
Lascio così Cervinia. Davanti a me si stagliano delle cime innevate e sono ancora ben visibili i laghi e i numerosi torrenti le cui acque luccicano nel momento in cui i raggi del sole le illuminano. Cervinia è, infatti, conosciuta principalmente per i suoi corsi d’acqua.
Del resto, il suo vero nome è Breuil-Cervinia, cioè “terra di molte acque”. È una cittadina storica, da visitare almeno una volta nella vita e, di certo, tappa fondamentale se sei un appassionato di sci o, comunque, amante della montagna e dell’escursionismo. Sai che nel 1936 fu costruita la prima funivia Breuil- Plan Maison?
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Fu un evento per quell’epoca e diede origine allo sviluppo di quello che è attualmente uno dei maggiori comprensori sciistici italiani ed europei (conta oltre 300 km di piste!). Non ho ingoiato un opuscolo di Cervinia, eh! Ti sto solo riferendo ciò che mi è stato raccontato durante il weekend da una guida turistica con la quale ho avuto il piacere di fare un giro tra i monti.
LA FOTOGALLERY DI BREUIL CERVINIA:
Nonostante il tragitto che mi separa da Courmayeur sia un po’ tortuoso, la macchina va su strada meravigliosamente. Sarà sicuramente per via della fattura dei pneumatici e per la buona capacità di tenere la strada. Tra una curva e l’altra, sono arrivata in prossimità di Aosta. Sono esattamente a metà del mio percorso ed essendo in anticipo sulla tabella di marcia (e avendo anche un buco allo stomaco da riempire) decido che una sosta nel capoluogo della Valle d’Aosta non posso proprio evitarla.
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Avrai già capito quanto ami la natura ed i paesaggi perciò sarebbe anche inutile raccontarti quanto, già a bordo della mia Mercedes, ancora prima di parcheggiare, sia rimasta incantata ad osservare le cime innevate dei monti e le conche verdeggianti. In lontananza riesco già a scorgere la funivia che collega la città con le vicine piste sciistiche di Pila.
Eccomi arrivata in città, dalla prima impressione una piccola realtà medievale tutta da scoprire.
Mercedes 250 CLS shooting Brake: un ottimo compromesso tra design e praticità di utilizzo
I sensori della Mercedes 250 CLS shooting Brake mi aiutano in fase di parcheggio. Non appena rilevano un ostacolo, infatti, inviano un segnale di allarme sul display posto vicino al volante in modo che possa regolarmi ed evitare di urtare l’auto. Beh, meno male che nei parcheggi me la cavo abbastanza bene perché i sensori sembrano essere programmati per dare l’allarme proprio in prossimità dell’ostacolo.
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Perciò, almeno che tu non abbia degli ottimi riflessi, potresti facilmente rischiare di danneggiare la carrozzeria. Sai poi cosa non aiuta affatto in fase di parcheggio? L’enorme dimensione del cofano. Ho avuto un po’ di difficoltà a capire quando fermarmi per evitare di urtarlo.
Il pericolo comunque è scampato. Parcheggio la mia Mercedes e mi reco immediatamente nel primo punto di ristoro che incontro (ti ho già detto che avevo fame, no?). A spuntino finito, inizio a perdermi tra le stradine di Aosta. Mi imbatto nell’Arco di Augusto, uno dei simboli maggiori della città e, attraversata via Sant’Anselmo, nel famoso complesso monumentale di Sant’Orso, simbolo dell’Aosta medievale.
Passando per Porta Pretoria, per la Torre dei Balivi, per il Teatro Romano, mi rendo conto di quanto questa città sia ricca di deliziosi vicoli e scorci; come via Croix de Ville, ad esempio, il centro economico e sociale della città. Dopo una breve visita alla Cattedrale per ammirare gli affreschi e le opere medievali e rinascimentali presenti al suo interno, è ora di rimettersi in cammino verso Courmayeur.
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Prima di salire in macchina, apro il portellone elettrico del cofano per riporre alcune buste (eh si, ne ho approfittato per fare qualche compera!). Le sistemo sul piano di carico in legno di ciliegio americano (hai presente il legno del pavimento di uno yacht? Proprio quello!) e via, pronta per ripartire.
Anche se dovessi fare altri acquisti a Courmayeur non avrei alcun problema nel portarli con me. Il cofano della Mercedes 250 CLS shooting Brake è abbastanza capiente da contenere ancora qualche altro pacco. Stiamo parlando di una capacità di 385 litri.
La strada davanti a me è libera. Posso spingere leggermente sull’acceleratore per prendere subito velocità e scivolare tra una curva e l’altra senza sentire, in alcun modo, il peso dell’auto ed i suoi cinque metri di lunghezza. La superficie su cui viaggio è in parte liscia ma, poco prima, mi era capitato di trovare qualche ostacolo. Se non l’avessi visto, comunque, non me ne sarei accorta, visto l’assetto rigido della macchina. Non ho certo tra le mani un’utilitaria ma una macchina con un motore da quattro cilindri e da 204 cavalli!
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Durante il cammino, incantata come sono a guardare il meraviglioso paesaggio naturalistico di fronte a me, mi rendo conto di non aver badato al livello di carburante una volta partita da Aosta. In realtà, sono sicura di non rimanere a secco, visto lo scarso consumo di un sistema a diesel e la brevità del tratto che mi separa da Courmayeur.
È passata circa mezz’ora e il cartello stradale con su scritto “Courmayeur” mi indica l’arrivo a destinazione. Davanti a me, l’imponente Monte Bianco alle cui pendici sorge la cittadina più ad occidente dell’intera Valle d’Aosta. Mi perdo tra le numerose vie commerciali del centro (piene ovviamente di negozi dedicati all’attrezzatura e all’abbigliamento da sci), assaggio qualcosa di tipico in un locale situato in un vicolo delizioso e proseguo la mia visita della cittadina tra chiese e monumenti.
Il giorno dopo, l’ultimo della mia vacanza, è riservato all’escursione sul monte Bianco. L’esperienza è davvero incredibile! Mi trovo sulla funivia che collega Courmayeur a Charmonix e sotto i miei piedi ho solo una splendente coltre di neve.
LA FOTOGALLERY DI COURMAYEUR:
Mercedes 250 CLS shooting Brake: impressioni di fine viaggio
É sera ed è già ora di tornare a casa. Approfitto del tragitto a bordo della mia Mercedes per ripercorrere con la mente i momenti più belli di questo weekend. Non avrei sicuramente goduto appieno del viaggio senza il comfort datomi dalla macchina. Forse un po’ piccola e non adatta ai lunghi viaggi per via dell’impossibilità di portarsi dietro molte valigie, ma perfetta per percorrere superfici tortuose o ricche di curve come quelle montuose.
E poiché i punti a favore di quest’auto sono comunque maggiori di quelli negativi, non posso fare altro che considerare questa prova su strada pienamente superata ed il mio viaggio come uno dei più piacevoli mai vissuti.
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