L’Urlo” di Munch, risolto il giallo della frase comparsa sull’opera d’arte
—- di Greta V. Galimberti – Trendiest News —-“L’Urlo” di Munch “può essere stato dipinto solo da un pazzo”. La frase “Can only have been painted by a madman” comparsa sul celebre quadro sottoposto a scansioni a raggi infrarossi è stato oggetto per decenni di dibattito. Ma oggi si è scoperto che non si tratta di un atto vandalico ma dalla volontà dell’artista norvegese Edvard Munch di lasciare questo messaggio inciso a matita nell’angolo in alto a sinistra della sua opera.
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La scoperta è stata annunciata dalla BBC dopo che nuovi test effettuati dal Museo Nazionale della Norvegia hanno escluso l’ipotesi che quella scritta fosse un atto di vandalismo. Il museo è giunto alla conclusione dopo aver sottoposto le parole scritte da Munch, che ha sofferto di problemi di salute mentale per tutta la vita, a raggi infrarossi e aver confrontato la grafia del pittore con suoi diari.
Tra il 1893 e il 1910 Munch dipinse quattro versioni della sua opera più famosa. L’esame è stato svolto sul primo dipinto, che Munch aveva scritto nel suo diario essere stato ispirato da “un’ondata di malinconia”.
Secondo i curatori del museo Munch avrebbe scritto la frase sul quadro attorno al 1895. “Durante una serata di discussione presso l’Associazione studentesca, dove si ritiene che Munch fosse presente, il giovane studente di medicina Johan Scharffenberg ha messo in dubbio la salute mentale di Munch sostenendo che i suoi dipinti dimostravano che non era sano di mente. È probabile che Munch abbia aggiunto l’iscrizione nel 1895, o poco dopo in risposta al giudizio sul suo lavoro”.
Una vita segnata dalla malattia mentale quella di Edvard Munch che a quanto si legge dai suoi diari è rimasto profondamente ferito dalla reazione di critica e pubblico. “Per tutto il tempo che posso ricordare ho sofferto di una profonda sensazione di ansia che ho cercato di esprimere nella mia arte”, ha scritto Munch, “senza questa ansia e malattia sarei stato come una nave senza timone”.
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Sia il padre che la sorella di Munch soffrirono di attacchi di depressione e il pittore fu anche ricoverato in ospedale dopo un esaurimento nervoso nel 1908. Sua madre e la sorella maggiore morirono entrambe prima che l’artista compisse 14 anni, suo padre morì 12 anni dopo e un’altra sorella fu ricoverata in un manicomio, per disturbo bipolare.
Il dipinto originale, esposto per la prima volta nel 1893 nella città natale di Munch, Oslo, è diventato un’opera d’arte senza tempo dell’ansia umana. Nel 1994 “The Scream” è stato rubato da un museo d’arte norvegese ma fu recuperato in un’operazione sotto copertura da investigatori britannici.
L’opera sarà esposta con una serie di altri dipinti dell’artista norvegese tra cui: “Madonna”, “The Dance of Life” e “Self-Portrait with Cigarette” nel Museo Nazionale della Norvegia a partire dal 2022.
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