Lulù Selassiè innocente: la difesa dell’avvocato svela nuovi dettagli sul caso
La denuncia di stalking contro Lulù Selassiè
La denuncia di stalking contro Lulù Selassiè
L’accusa di stalking nei confronti di Lulù Selassiè è emersa a seguito della rottura con Manuel Bortuzzo, giovane campione di nuoto paralimpico. Il legame tra i due, che ha suscitato un notevole interesse durante la loro partecipazione al Grande Fratello Vip nel 2021-2022, si è trasformato in una disputa legale di significative proporzioni. Bortuzzo ha formalizzato la denuncia, presentando una serie di comportamenti ritenuti inquietanti da parte della Selassiè.
Le accuse avanzate da Bortuzzo si concentrano su presunti atti ossessivi dopo la separazione. Tra le segnalazioni figurano messaggi incessanti, appostamenti e comportamento intimidatorio. Il caso ha suscitato particolare attenzione a causa di un evento specifico avvenuto nel settembre 2022, in cui Lulù ha presunto di apparire in un ristorante mentre Bortuzzo si trovava con una nuova compagna, dimostrando segni di gelosia e possessività. Durante i Mondiali di nuoto del 2023 a Manchester, Lulù è accusata di aver soggiornato nello stesso hotel dell’atleta, lasciando persino biglietti sotto la porta della sua camera.
In aggiunta, la situazione si sarebbe aggravata con presunti episodi di violenza fisica, culminando in una presunta aggressione avvenuta durante i Mondiali paralimpici in Portogallo nell’aprile 2023, quando Lulù avrebbe colpito Manuel con due schiaffi. Tali eventi hanno indotto Bortuzzo a presentare la denuncia, avviando una procedura legale che ora coinvolge atti di violenza e molestie, portando a misure restrittive significativamente severe.
I presunti comportamenti ossessivi del dopo rottura
Le accuse di Manuel Bortuzzo nei confronti di Lulù Selassiè delineano un quadro di comportamenti considerati da lui stessi allarmanti e ossessivi. Secondo quanto riportato, da quando la relazione è giunta al termine, la Selassiè avrebbe adottato una serie di atteggiamenti che superano quella che sarebbe la legittimità di qualsiasi tentativo di riconciliazione. Bortuzzo ha descritto una situazione in cui Lulù, armata di determinazione, avrebbe iniziato a manifestare segnali di possessione e gelosia, i quali hanno contribuito ad alimentare la tensione tra i due ex.
Tra i comportamenti segnalati figurano messaggi incessanti e pressanti che l’ex fidanzato ha interpretato come una violazione della sua privacy e dei suoi spazi personali. Inoltre, i presunti appostamenti di Lulù nei pressi degli eventi pubblici frequentati da Bortuzzo sono stati visti come segnali di un attaccamento malsano. Un episodio particolarmente emblematico è avvenuto nel settembre del 2022, quando Lulù si sarebbe presentata in un ristorante dove Manuel stava cenando con una nuova compagna, prenotando un tavolo a pochi metri da loro, un atto che è stato interpretato come una chiara violazione dei confini emotivi e relazionali.
In un altro evento che ha sollevato preoccupazioni, si fa riferimento a un comportamento che ha avuto luogo durante i Mondiali di nuoto del 2023 a Manchester, durante il quale Lulù avrebbe alloggiato nello stesso albergo di Manuel, nella consapevolezza della sua presenza, lasciando inaspettatamente biglietti sotto la porta della sua camera. Tali azioni hanno sollevato interrogativi sulla natura del loro rapporto post-cessione e sulla possibilità che si stesse creando una situazione di vero e proprio stalkeraggio. La somma di questi episodi ha ultimamente contribuito a delineare il quadro di tensione e conflitto che ha portato Bortuzzo a decidere di rivolgersi alle autorità per tutelarsi.
La difesa e la dichiarazione di innocenza
La situazione legale di Lulù Selassiè è complessa e carica di tensioni. La sua difesa, affidata all’avvocato Edoardo Albertario, ha già espresso con fermezza la propria posizione in merito alle accuse di stalking mosse da Manuel Bortuzzo. In una dichiarazione ufficiale, l’avvocato ha sostenuto con determinazione l’innocenza della sua assistita, sottolineando che non c’è stata alcuna ammissione di responsabilità per i presunti atti accusati.
Albertario ha denunciato il comportamento di alcune testate giornalistiche che, secondo lui, hanno divulgato atti riservati provenienti dalla Procura della Repubblica. Ha definito tale pratica “scandalosa dal punto di vista giuridico e morale”, evidenziando l’impatto negativo che l’esposizione pubblica di questioni private e legali ha sulla reputazione di Lulù. Il legale ha anche dichiarato che quanto riportato dai media contiene “inesattezze e falsità”, e che la verità si rivelerà nelle sedi opportune, ovvero in aula, di fronte a un giudice.
Edoardo Albertario ha attaccato con vigore la narrazione mediatica degli eventi, specificando che ciò che è stato scritto ha avuto effetti devastanti sulla reputazione della Selassiè. Ha inoltre esortato a fermare quella che ha definito una “macchina del fango”, chiarendo che simili attacchi non giovano a nessuno e comportano danni di portata incalcolabile. La difesa si prepara dunque a combattere in Tribunale per dimostrare l’innocenza della sua assistita e confutare ogni accusa di stalking.
Reazioni legali e misure cautelari adottate
La vicenda legale che coinvolge Lulù Selassiè e Manuel Bortuzzo ha portato a conseguenze giuridiche significative, evidenziando la gravità delle accuse mosse dall’atleta. A seguito della denuncia di stalking presentata da Bortuzzo, il giudice ha adottato misure cautelari rigorose nei confronti di Lulù. Queste misure includono un divieto di avvicinamento, che le impedisce di trovarsi a distanza ravvicinata dall’ex fidanzato e dalla sua nuova compagna.
Ulteriormente, l’adozione dell’obbligo di indossare un braccialetto elettronico è stata imposta per monitorare gli spostamenti di Selassiè, ponendo un ulteriore strato di controllo sulla sua libertà personale. Questa misura, considerata necessaria per garantire la sicurezza di Bortuzzo, ha suscitato vive reazioni da parte di Lulù, la quale ha richiesto più volte la revoca della decisione, affermando che interferisce con i suoi impegni professionali e la sua vita quotidiana.
La richiesta di abrogazione da parte di Lulù è stata però negata dal giudice, il quale ha valutato il contesto delle accuse e il potenziale rischio per il denunciante. La situazione evidenzia l’alta tensione che circonda questo caso, con entrambe le parti fortemente motivate nelle rispettive posizioni. La difesa di Lulù, infatti, continua a contestare le accuse con determinazione, mentre il procedimento legale si prepara a svolgersi con attenzione nei prossimi mesi, con risvolti che potrebbero rivelarsi decisivi per entrambi.
L’impatto mediatico sulla vicenda
La vicenda che coinvolge Lulù Selassiè e Manuel Bortuzzo ha generato un’onda d’urto mediatica significativa, con i mass media che si affacciano su ogni nuovo sviluppo del caso. Questa esposizione non solo ha amplificato le accuse di stalking, ma ha anche sollevato interrogativi sulla privacy e sull’equità del processo che si sta svolgendo. La narrazione pubblica tende a semplificare una situazione complessa, presentando gli eventi in modo tale da attrarre l’attenzione del pubblico, spesso a scapito della verità e della giustizia.
Il legale di Lulù, Edoardo Albertario, ha contestato apertamente il modo in cui i media hanno gestito le notizie correlate al caso. Le sue affermazioni evidenziano una preoccupazione per la diffusione di informazioni riservate, creando una situazione che potrebbe compromettere la capacità della sua assistita di ricevere un processo giusto. Albertario non ha esitato a definire l’atteggiamento di alcune testate come “scandaloso”, sottolineando come la stampa possa influenzare l’opinione pubblica e, di conseguenza, anche un eventuale processo legale.
La pressione mediatica ha alimentato una dinamica di giudizio pubblico mosso da emozioni e opinioni personali, con molti spettatori che si schierano da una parte o dall’altra. In questo contesto, l’innocenza di Lulù è stata messa in discussione, creando un clima di sfiducia e di stigmatizzazione. La giovane influencer e principessa etiope si ritrova, quindi, non solo a dover affrontare una battaglia legale, ma anche a combattere contro un’immagine pubblica fortemente influenzata da narrativi sensazionalistici.