Contenuti pericolosi e critiche ricevute
I contenuti di Liv Schmidt su TikTok sono stati oggetto di ampie critiche da parte della comunità medica e degli esperti di nutrizione. Molti hanno definito i suoi video “pericolosi” e “dannosi”, sostenendo che promuovano un’idea malsana della magrezza. In particolare, le affermazioni fatte dalla giovane influencer, come “metà delle volte non sei davvero affamato, hai solo sete”, sono state giudicate come potenzialmente dannose per il pubblico, specialmente per i giovani che la seguono. La sua filosofia, riassunta nel motto “Non è un peccato essere magri”, è stata vista come una glorificazione di standard irrealistici di bellezza che possono portare a problemi di salute come i disturbi alimentari.
Schmidt ha accumulato un seguito significativo su TikTok, avendo raggiunto 700.000 follower grazie ai suoi video che molti hanno interpretato come inni alla magrezza a ogni costo. Le critiche sono aumentate quando i medici nutrizionisti hanno chiesto che venisse bannata dalla piattaforma, convinti che il suo messaggio potesse influenzare negativamente i giovani. Le opinioni espresse nei commenti sui social sono spesso molto dure, con utenti che affermano cose come: “C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel pubblicare questi video rivolti a ragazze giovani che non sanno che mangiare così è malsano”.
Questa situazione ha sollevato un dibattito più ampio sulle responsabilità degli influencer nei confronti dei loro seguaci e sull’impatto dei social media sulle percezioni della salute e del corpo.
La risposta di Liv Schmidt
In seguito alla rimozione del suo account TikTok, Liv Schmidt ha condiviso le sue opinioni con il Wall Street Journal, difendendo la sua posizione e le sue intenzioni. Secondo la giovane influencer, il suo obiettivo non è mai stato quello di promuovere comportamenti alimentari malsani, ma piuttosto quello di incoraggiare una vita sana e la magrezza. “Non è sbagliato voler essere magri, io voglio esserlo”, ha dichiarato, evidenziando il suo desiderio di “salvare l’America dall’obesità, una persona alla volta.” Questa affermazione, già contenuta nella sua biografia su TikTok, ha attirato ulteriori critiche, poiché molti considerano che le sue dichiarazioni non tengano conto della complessità delle problematiche legate all’alimentazione e alla salute.
Liv sostiene di sentirsi fraintesa e di credere che le sue affermazioni siano state interpretate in modo errato. Ha ribadito il suo legame con i follower che la sostengono e ha dichiarato che la sua missione è quella di promuovere uno stile di vita sano, sebbene gli esperti e il pubblico non siano d’accordo su come questo messaggio venga trasmesso.
Le sue affermazioni hanno portato a un acceso dibattito sull’impatto delle dichiarazioni delle influencer sui giovani e sulle pressioni sociali legate alla bellezza e alla forma fisica. Molti utenti dei social media, infatti, ritengono che tali messaggi possano essere estremamente deleteri, specialmente per le ragazze adolescenti che sono spesso sensibili a queste tematiche. Nonostante le critiche, Schmidt ha mantenuto la sua determinazione a continuare a diffondere il suo messaggio attraverso altri canali social, cercando di riconnettersi con il suo pubblico.
La controversia attorno ai suoi video
I video di Liv Schmidt sono stati al centro di un acceso dibattito, con molte persone che criticano apertamente i contenuti che condivide. In particolare, i suoi video di tipo “cosa mangio in un giorno” hanno suscitato reazioni forti e negative. Questi contenuti, che mostrano un regime alimentare estremamente ridotto, sono stati definiti “ripugnanti” da chi sostiene che possano promuovere abitudini alimentari malsane. Gli utenti dei social media hanno espresso preoccupazione, evidenziando che i messaggi inviati da Schmidt potrebbero contribuire a normalizzare comportamenti alimentari pericolosi, soprattutto tra i giovani.
Alcuni commenti sui suoi video esprimono disappunto, con utenti che affermano: “A causa di queste cose diffuse senza controllo, molti ragazzi potrebbero avere dei problemi”. Questo tono di preoccupazione ha sottilineato un rischio concreto: quello che i giovani spettatori non siano in grado di discernere tra pratiche alimentari salutari e malsane. Le osservazioni hanno inoltre messo in evidenza la responsabilità che gli influencer hanno nei confronti della loro audience, in particolare quando si tratta di temi delicati come l’alimentazione e l’immagine corporea.
Liv Schmidt, d’altro canto, non si è mostrata remissiva di fronte alle critiche. Nel difendere il suo operato, ha insistito nel dire che i suoi risultati, palesemente visibili ai follower, sono il frutto di un impegno disciplinato. Tuttavia, la sua posizione rimane controversa, dato che molti esperti di nutrizione e professionisti della salute hanno avvertito che l’adozione di tali pratiche possa avere conseguenze devastanti. La polarizzazione attorno ai suoi video ha dunque generato un ampio dibattito sull’adeguatezza dei messaggi condivisi dai creator e sull’impatto di tali contenuti nel panorama sociale contemporaneo.
Violazioni delle linee guida di TikTok
La decisione di TikTok di bannare Liv Schmidt è stata influenzata dalle violazioni delle linee guida della comunità della piattaforma. Queste linee guida hanno l’obiettivo di vietare contenuti che promuovono comportamenti pericolosi, tra cui quelli che riguardano disturbi alimentari e pratiche nocive per la salute. Un portavoce di TikTok ha confermato al New York Times che l’account di Schmidt è stato rimosso per aver infranto queste regole, sottolineando l’impegno della piattaforma a garantire un ambiente sicuro per i propri utenti.
Nonostante TikTok non fornisca dettagli specifici riguardo alle singole violazioni, è evidente che i contenuti dell’influencer, come i suoi video relativi a diete estreme e pratiche alimentari discutibili, sono stati considerati inadeguati. Gli esperti affermano che tali contenuti possono influenzare negativamente la salute mentale e fisica degli utenti, specialmente dei più giovani, i quali potrebbero sentirsi spinti ad emulare questi comportamenti rischiosi.
Le preoccupazioni nei confronti delle sue affermazioni sul rapporto tra fame e sete, e sull’idea che “non sia un peccato voler essere magri”, hanno aggravato la situazione, rendendo i contenuti di Schmidt impraticabili secondo le normative della piattaforma. Questa decisione ha riacceso il dibattito su quanto sia cruciale il ruolo delle piattaforme social nel monitorare e regolamentare i contenuti pubblicati dai loro utenti, soprattutto in un contesto dove la pressione sociale verso determinati ideali di bellezza è così forte.
Molti sostengono che la lotta contro i messaggi nocivi debba continuare e che le piattaforme di social media, come TikTok, debbano adottare misure più rigorose per prevenire la diffusione di contenuti che possano mettere a rischio la salute dei loro utenti. La questione rimane aperta e continua a destare preoccupazione nella comunità globale.
La presenza di Liv Schmidt su altre piattaforme
Nonostante il divieto dal suo account TikTok, Liv Schmidt ha mantenuto una presenza attiva su altre piattaforme social. Su Instagram, ad esempio, ha accumulato oltre 68.000 follower, utilizzando questo canale per continuare a condividere il suo messaggio e attirare un pubblico che sembra ancora sostenerla. Schmidt sfrutta Instagram anche per promuovere un abbonamento mensile dal costo di 9,99 dollari per i suoi follower, offrendo contenuti esclusivi e consigli. Questo abbonamento include l’accesso a una chat collettiva, già pubblicizzata in precedenza su TikTok, in cui i membri possono interagire e scambiarsi suggerimenti e pratiche riguardanti una vita incentrata sulla magrezza.
Il fatto che Schmidt continui a operare su Instagram dimostra la sua determinazione a rimanere una figura influente nel dibattito circa la salute e l’alimentazione, nonostante le critiche e il controverso passato su TikTok. La decisione di mantenere un canale d’abbonamento evidenzia anche come il modello di business degli influencer possa evolversi anche in situazioni di crisi, permettendo a Schmidt di monetizzare il suo seguito anche al di fuori della piattaforma in cui ha già sperimentato difficoltà.
Le sue scelte sui social media pongono interrogativi sulla responsabilità dei content creator e sulla necessità di una regolamentazione più rigorosa in merito ai messaggi comunicati, specialmente su temi delicati come quelli dell’alimentazione e della salute mentale. Gli utenti si trovano di fronte a una serie di interrogativi: è giusto che influencer come Schmidt continuino a promuovere le loro idee, nonostante siano considerate dannose da esperti del settore? E a quale costo si continua a dare visibilità a questi messaggi? La situazione di Liv Schmidt offre spunti di riflessione sul potere e l’impatto delle piattaforme social nella definizione delle norme culturali legate al corpo e alla salute.