Lifeed chiude un bridge round di finanziamento
A distanza di cinque anni dall’ultimo finanziamento, Lifeed, un’importante realtà nel settore EdTech italiano, ha annunciato la chiusura di un bridge round di investimento del valore di 3,5 milioni di euro, avviato nel 2023. Questo importante traguardo rappresenta un passo significativo nella strategia di crescita della società, che si distingue per le sue soluzioni innovative destinate allo sviluppo del capitale umano all’interno delle aziende.
In base alle informazioni diramate, i finanziamenti provengono da investitori prestigiosi, tra cui il Fondo Rilancio Startup, gestito da CDP Venture Capital sgr spa, e Opes Italia Sicaf Euveca, controllato da Sefea Impact sgr. Qui si aggiunge la partecipazione di Impact Ventures, una realtà già attiva nel capitale di Lifeed dal 2019, tempi in cui aveva partecipato a un round di investimenti da 1,5 milioni di euro.
Le operazioni di finanziamento precedenti hanno visto una partecipazione diversificata da parte di investitori, tra cui figure di spicco nel settore come l’Opes-Lcef Foundation e Mpa Education. Grazie a questo nuovo apporto di capitali, Lifeed punta a rafforzare ulteriormente la propria presenza nel mercato, per consentire un’evoluzione della sua offerta e la creazione di iniziative destinate a valorizzare risorse umane in modo integrato e professionale.
Questo bridge round non è solo un segnale di fiducia da parte degli investitori, ma anche un’opportunità per Lifeed di innovare e portare sul mercato nuove proposte formative, utilizzando l’intelligenza artificiale come propulsore di cambiamento. Di fronte a un paesaggio competitivo in continua evoluzione, la startup si prepara ad affrontare le sfide future con un approccio proattivo e lungimirante.
Con oltre 100 clienti aziendali e 70.000 utenti, Lifeed sta dimostrando un’evidente capacità nel riconoscere e rispondere alle esigenze attuali del mondo del lavoro, cercando di posizionarsi come leader nel settore della formazione innovativa. Grazie a questo finanziamento, la startup è pronta a proseguire il suo viaggio verso un futuro luminoso e ricco di potenzialità.
Dettagli sugli investitori coinvolti
Dopo il recente round di finanziamento, i principali investitori coinvolti nel progetto dimostrano un chiaro impegno verso la visione e la missione di Lifeed. In primis, il **Fondo Rilancio Startup**, gestito da **CDP Venture Capital sgr spa**, rappresenta un sostegno fondamentale per le startup emergenti italiane. Questo fondo è dedicato a fornire capitale a aziende con un potenziale significativo che, come Lifeed, stanno innovando nel panorama imprenditoriale. Il Fondo Rilancio si distingue per il suo approccio strategico, volto alla promozione di progetti che non solo hanno un impatto commerciale, ma anche sociale.
Un altro pezzo chiave nel mosaico degli investitori è **Opes Italia Sicaf Euveca**, controllata da **Sefea Impact sgr**. Questa società si caratterizza per un investimento con una visione di lungo termine, puntando alla valorizzazione delle startup nel settore della sostenibilità e dell’innovazione. Grazie a questa partnership, Lifeed avrà accesso a un network di esperti e risorse strategiche che possono accelerare la sua crescita e ampliarne la portata.
Significativa è anche la presenza di **Impact Ventures**, un investitore già attivo nel capitale della società dal 2019. Il ritorno di Impact Ventures al tavolo degli investimenti non è solo un segnale di fiducia, ma dimostra anche la solidità e l’evoluzione del progetto Lifeed, che ha saputo attrarre e mantenere l’attenzione degli investitori nel corso degli anni. Con una partecipazione consistente, Impact Ventures ha dimostrato di credere nel modello di business di Lifeed e nel suo potenziale di trasformazione nel panorama EdTech.
Negli investimenti precedenti, anche la **Opes-Lcef Foundation** e **Mpa Education** hanno svolto un ruolo cruciale, supportando le fasi iniziali di sviluppo della startup. Investitori come **Giuseppe Donagemma** e **Fausta Pavesio**, figure di spicco nel settore del private equity e della formazione, hanno contribuito a gettare solide basi per la crescita di Lifeed, attraverso una partecipazione attiva e la condivisione di competenze nelle fasi cruciali degli sviluppi aziendali.
Alla luce di queste alleanze, il capitale raccolto non solo consentirà a Lifeed di potenziare la propria offerta, ma anche di affrontare sfide future con una rete di supporto robusta e diversificata, capace di facilitare l’ingresso in nuovi mercati e l’implementazione di soluzioni innovative per la formazione e lo sviluppo delle competenze umane.
Evoluzione della governance e leadership
La recente chiusura del bridge round ha portato a significative trasformazioni nella governance di Lifeed, con l’inserimento nel consiglio di amministrazione di Salvatore Pugliese come nuovo CEO. Pugliese, che vanta una solida esperienza come amministratore delegato di Brown Editore spa e TF Group spa, assume un ruolo cruciale in un momento strategico per la società, focalizzandosi sull’espansione internazionale e sull’ottimizzazione della proposta formativa attraverso l’intelligenza artificiale.
Il passaggio di leadership segna una fase evolutiva per Lifeed, poiché i fondatori, Riccarda Zezza e Andrea Vitullo, hanno deciso di affidare il timone a un top manager con comprovata esperienza nel settore. Zezza, che ha co-fondato l’azienda e l’ha guidata nei suoi primi anni di attività, ha assunto il ruolo di chief science officer, dedicandosi alla definizione della strategia di ricerca e sviluppo. Questa nuova organizzazione rappresenta un passaggio generazionale, raro tra le startup, che possono contare su una transizione efficace verso una gestione strategica più matura.”
Il nuovo CEO, Salvatore Pugliese, ha espresso il suo entusiasmo per la possibilità di indirizzare Lifeed verso un ambizioso piano di sviluppo. La sua visione è quella di sfruttare l’AI come supporto fondamentale e non come sostituto delle competenze umane, sottolineando l’importanza di qualità come empatia e creatività nel contesto lavorativo. La leadership di Pugliese si propone di far crescere ulteriormente Lifeed, facendo leva sulle sue radici nel settore dell’EdTech e sulla sua capacità di innovare nelle proposte formative senza perdere di vista il capitale umano, che resta il focus principale dell’azienda.
Riccarda Zezza, mantenendo un ruolo centrale nella strategia aziendale, si concentrerà sulla valorizzazione dei dati e sull’applicazione di intelligenza artificiale per migliorare le soluzioni formative. Le sue parole rivelano un forte senso di orgoglio: “l’ingresso di Salvatore porterà Lifeed a una nuova fase di crescita”, afferma, sottolineando la naturale evoluzione che avviene quando i fondatori si aprono all’ingresso di esperti del settore.
Le sinergie tra la nuova leadership e i fondatori sono destinate a favorire una crescita sostenibile e una maggiore incisività dell’azienda nel mercato. Con la nuova governance, Lifeed si prepara ad affrontare le sfide del futuro con rinnovato vigore, mantenendo il proprio impegno verso l’innovazione nella formazione, adattando i propri metodi alle esigenze del contesto lavorativo contemporaneo.
Obiettivi strategici per il 2025
Con il recente finanziamento, Lifeed sta tracciando un ambizioso piano di sviluppo per il 2025, puntando a una significativa espansione a livello globale. Salvatore Pugliese, il nuovo CEO, ha delineato un percorso strategico che si basa su un’evidente sfida: entrare in mercati esteri con un alto potenziale di crescita. Tra i paesi identificati per l’espansione ci sono Messico, Regno Unito e Svizzera. Questa internazionalizzazione è una delle chiavi per aumentare la clientela e consolidare ulteriormente la posizione di Lifeed nel settore EdTech.
Il CEO ha chiarito che il finanziamento ottenuto non servirà solo a rafforzare la presenza della startup nel mercato italiano, ma sarà fondamentale per sviluppare alleanze con importanti aziende nel campo della “human transformation”. L’obiettivo è costruire partnership che possano amplificare l’impatto delle soluzioni formative offerte, integrando le tecnologie emergenti con competenze umane essenziali.
Attualmente, Lifeed vanta una cliente base di oltre 100 aziende e un numero di utenti che supera i 70.000, un patrimonio su cui costruire la crescita futura. La sfida non è solo quella di espandere il portafoglio clienti, ma anche quella di approfondire l’offerta con nuove soluzioni che combinino la formazione tradizionale all’uso delle tecnologie AI. Pugliese è convinto che, nell’era dell’automazione, le soft skills come empatia e creatività giocheranno un ruolo cruciale, e questo rappresenta il core della proposta di valore di Lifeed.
Inoltre, la startup intende ampliare l’utilizzo del cosiddetto “life based learning”, un metodo formativo innovativo che mira a rendere il processo di apprendimento più flessibile e personale, adattandosi meglio alle reali esperienze di vita degli utenti. Lifeed mira a trasformare le sfide quotidiane nel lavoro in vere opportunità di apprendimento e crescita, riconoscendo l’importanza della formazione continua in un mondo in rapido cambiamento.
Salvatore Pugliese ha sottolineato come la nuova strategia non sia solo un’opportunità, ma una necessità in un contesto dove le esigenze del mercato e della forza lavoro si stanno rapidamente evolvendo. “Sono fermamente convinto che la chiave per il successo stia nella capacità di innovare e adattarsi senza snaturare l’importanza del capitale umano”, ha dichiarato. Così, Lifeed si prepara a non solamente mantenere il passo con le nuove tecnologie, ma anche a mettere al centro le persone e le loro capacità, contribuendo a un cambio di paradigma nel mondo della formazione professionale.”
Innovazioni e progetti futuri della startup
Con il nuovo finanziamento di 3,5 milioni di euro, Lifeed si propone di introdurre importanti innovazioni nella sua offerta formativa, ponendo particolare attenzione all’integrazione dell’intelligenza artificiale. La startup mira a rinnovare il proprio approccio educativo, rendendolo non solo più efficace, ma anche maggiormente adattabile alle esigenze individuali degli utenti. Utilizzando l’AI generativa, Lifeed intende sviluppare strumenti capaci di migliorare l’esperienza di apprendimento, creando percorsi formativi personalizzati che si adattano alle caratteristiche e alle necessità dei singoli individui.
In particolare, la startup punta a rendere la formazione più inclusiva e accessibile, affrontando le sfide che molte persone, come genitori, caregiver e giovani, possono incontrare nel contesto lavorativo. Il metodo di Lifeed, noto come “life based learning”, non solo promuove l’acquisizione di competenze tecniche, ma si concentra sullo sviluppo di soft skills che sono sempre più richieste nel mercato. Questa metodologia consente di trasformare esperienze quotidiane in opportunità di apprendimento, migliorando così l’engagement e la produttività all’interno delle aziende.
Allo stesso tempo, Lifeed si impegna a consolidare la propria presenza nel mercato italiano, dove già collabora con oltre 100 clienti e offre soluzioni a più di 70.000 utenti. Grazie ai fondi raccolti, la startup intende ampliare la propria offerta e rafforzare ulteriormente queste relazioni, cercando di integrare feedback e suggerimenti dei clienti per ottimizzare le proposte. Questo feedback continuo sarà fondamentale per garantire che le soluzioni rimangano rilevanti e rispondano alle esigenze in evoluzione delle aziende.
In un clima di crescente competitività, Lifeed si sta preparando anche a entrare in mercati internazionali, con l’obiettivo di espandere la propria rete e raggiungere nuovi clienti. Sono già stati identificati Paesi come Messico, Regno Unito e Svizzera come potenziali mercati di espansione, dove la domanda di soluzioni innovative nella formazione di capitali umani è in forte crescita. Salvatore Pugliese, CEO di Lifeed, è convinto che queste espansioni internazionali non solo aumenteranno il fatturato, ma offriranno anche un’importante opportunità di apprendimento per affinare e perfezionare i metodi e le tecnologie già in uso.
Il futuro di Lifeed è caratterizzato da un chiaro orientamento all’innovazione e alla crescita sostenibile. Con una visione ambiziosa e una strategia ben definita, la startup mira a ridefinire il concetto di formazione e sviluppo professionale, utilizzando le tecnologie all’avanguardia per potenziare le capacità umane e preparare le aziende alle sfide di un mercato in rapido cambiamento.