LIBRA Token e MELANIA Meme Coin: collegamenti e prove sulla loro origine comune
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Evidenza on-chain collega il token LIBRA agli emittenti del meme coin MELANIA
Informazioni rivelatrici sull’uscita di LIBRA e MELANIA
Recenti evidenze on-chain hanno rivelato chiaramente un legame tra il token LIBRA e i creatori del meme coin MELANIA, gettando un’ombra di dubbio su entrambe le iniziative. L’analisi condotta dalla piattaforma di analytics blockchain Bubblemaps e dall’investigatore pseudonimo Stephen Findeisen, noto come CoffeeZilla, ha svelato interconnessioni nelle attività di portafoglio tra i due progetti. Secondo l’analisi, trasferimenti incrociati e modelli temporali hanno suggerito che la stessa entità abbia orchestrato il lancio di entrambi i token, un’affermazione che avvalora le sospette speculazioni che circolavano da tempo nella comunità blockchain.
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Nel corso dell’analisi, risulta che un portafoglio Solana, identificato come P5tb4, ha accumulato oltre 2,4 milioni di dollari tramite il trading iniziale del token MELANIA, prima di trasferire i fondi a un portafoglio Avalanche, 0xcEA, collegato direttamente al creatore del token. Questo portafoglio Avalanche ha successivamente alimentato il portafoglio principale identificato come DEfcyK, il quale, attraverso il blockchain explorer Solscan, è stato confermato come principale creatore di LIBRA. Tale scoperta ha stabilito un chiaro legame finanziario tra i due progetti, alimentando ulteriormente le preoccupazioni di frode e manipolazione nel mercato delle criptovalute.
In risposta a queste trovate, gli osservatori del settore stanno esaminando le implicazioni di tali collegamenti, in particolare in relazione alla fiducia degli investitori e alla sicurezza nel panorama delle criptovalute. Le rivelazioni non si limitano soltanto alle preoccupazioni sulle operazioni di mercato, ma mettono in discussione anche la trasparenza e l’integrità di coloro che gestiscono questi progetti nel settore emergente delle valute digitali.
Analisi della connessione tra LIBRA e MELANIA
Il legame tra il token LIBRA e il meme coin MELANIA si sta rivelando sempre più complesso, con analisi approfondite che suggeriscono una rete intricata di operazioni orchestrate dietro le quinte. Le informazioni ottenute dall’analisi on-chain condotta da Bubblemaps mettono in luce un modello di trasferimenti di fondi che evidenzia il coinvolgimento di una singola entità nei lanci di entrambi i token. Questa sinergia apparente ha sollevato interrogativi riguardo alla legittimità di entrambe le iniziative, alimentando sospetti di frodi replicate, simili a schemi di pump-and-dump, che hanno già afflitto il mercato.
Le transazioni analizzate mostrano che il portafoglio P5tb4, utilizzato nel trading iniziale del token MELANIA, ha generato profitti significativi, i quali sono stati poi trasferiti a un portafoglio Avalanche |0xcEA|, direttamente riconducibile agli sviluppatori del token. Dall’altro lato, questo stesso portafoglio ha finanziato il principale creatore di LIBRA, confermando la circolazione di capitali tra i progetti in modo sospetto. La temporizzazione e le modalità di queste transazioni indicano che i profitti provenienti da un’iniziativa sono stati utilizzati per sostenere l’altra, suggerendo così che una coordinazione strategica fosse in atto.
Inoltre, le critiche avanzate da vari esperti di blockchain riguardano non solo la connessione tra i due progetti, ma anche le conseguenze potenziali per la fiducia degli investitori. Se effettivamente i due token fossero stati orchestrati dalla stessa entità, potrebbero emergere violazioni significative della normativa sulle criptovalute, trascinando in questo vortice anche gli investitori più inconsapevoli e aumentando il rischio percepito nel mercato. Questo, a sua volta, solleva interrogativi sulla necessità di una regolamentazione più rigorosa nel settore delle criptovalute, per garantire una maggiore protezione agli investitori e una trasparenza migliorata nelle operazioni di mercato.
Dettagli sulle accuse contro Javier Milei
Le accuse contro il presidente argentino Javier Milei si intensificano in seguito alle rivelazioni emerse riguardo il coinvolgimento nella promozione del token LIBRA, suscitando preoccupazioni significative nel panorama politico e finanziario. Le autorità e gli osservatori del settore finanziario hanno espresso forti dubbi sull’integrità del presidente, soprattutto dopo che sono stati lanciati gravi addebiti di frode a suo carico. Il fine settimana tumultuoso ha visto Milei negare qualsiasi conoscenza pregressa riguardo ai progetti legati al LIBRA e MELANIA, tuttavia tali affermazioni sono già state messe in discussione da elementi probatori on-chain. Questi ultimi sembrano indicare che l’operazione fosse strutturata in modo molto più sofisticato di quanto suggerito da Milei.
Un’analisi dettagliata della situazione rivela quindi che le affermazioni di Milei di non avere alcun ruolo nel progetto potrebbero contraddire le informazioni ottenute dallo studio condotto da Bubblemaps e da Stephen Findeisen. Si è segnalato che un incontro avvenuto il 19 ottobre 2024 tra il CEO di KIP Protocol, Julian Peh, e il presidente è stato giustificato come l’unico episodio di interazione. Tuttavia, non vi è stata alcuna discussione riguardo ai dettagli specifici dei progetti e la compagnia ha negato che altri membri del proprio team avessero avuto incontri con il presidente Milei. Nel contesto di queste affermazioni si aggiunge la controversia concernente l’effettiva portata della promozione del token LIBRA da parte di Milei, il cui endorsement ora risulta già rimosso dai social media.
Le dinamiche emergenti dalla questione di LIBRA non solo coinvolgono personaggi del governo, ma si estendono anche a una rete di investitori e sviluppatori, determinando una crescente preoccupazione per la trasparenza nell’ambito delle criptovalute. Con il mercato del token che ha visto un picco di capitalizzazione dieci miliardi di dollari per poi crollare del 95%, dopo la rimozione di 87 milioni di dollari in liquidità, le incertezze aumentano. Questa spirale di eventi ha messo in crisi anche i fondatori del token MELANIA, sollevando interrogativi sull’etica e la legalità delle operazioni condotte e sul reale coinvolgimento di figure politiche di alto profilo come il presidente Milei.
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Rivelazioni sull’indagine di Bubblemaps
Un’analisi approfondita condotta da Bubblemaps ha rivelato legami inquietanti tra il token LIBRA e il meme coin MELANIA, suggerendo che una medesima entità potrebbe essere responsabile di entrambi i lanci. Questa scoperta è emersa grazie all’esame di trasferimenti cross-chain e ai modelli temporali delle transazioni, che denotano una sofisticata pianificazione da parte di un unico gruppo di operazioni. Le evidenze raccolte mostrano come i fondi generati dal trading del MELANIA siano stati successivamente canalizzati verso portafogli legati a LIBRA, stabilendo così un chiaro legame finanziario tra i due progetti. Attraverso un’attenta analisi delle interazioni tra portafogli, è emerso che una serie di transazioni sospette potrebbe suggerire l’esistenza di strategie strutturate per massimizzare i profitti a spese di investitori inconsapevoli.
In particolare, il portafoglio P5tb4 ha accumulato una significativa liquidità tramite il token MELANIA, con successivi trasferimenti che hanno alimentato un portafoglio 0xcEA su Avalanche, direttamente collegato agli sviluppatori di MELANIA. Questo portafoglio ha poi contribuito a finanziare DEfcyK, che è stato identificato come il principale portafoglio creatore del token LIBRA secondo l’analisi di Solscan. Tali scoperte suggeriscono dunque una coordinazione tra le due iniziative, con elementi di pump-and-dump che caratterizzano un settore già scosso da frodi e mancanze di trasparenza.
Questi collegamenti sono soprattutto preoccupanti, poiché non solo alimentano i sospetti di manipolazione del mercato, ma sollevano anche interrogativi sulla legittimità delle pratiche commerciali nel settore delle criptovalute. Gli esperti avvertono che se realmente si dimostrasse il coinvolgimento di una medesima entità nella creazione e promozione di entrambi i token, potrebbe esserci una violazione normativa di considerevole gravità. Questo scenario crea un clima di sfiducia e incertezza tra gli investitori, indugiando sulla necessità di una regolazione più severa per garantire sia la protezione degli investitori che una maggiore trasparenza nelle operazioni del mercato delle criptovalute.
Intervista con il rappresentante di KIP Protocol
Un recente colloquio con Hayden Mark Davis, preso come rappresentante di KIP Protocol, ha aggiunto una nuova dimensione alle controversie riguardanti il progetto LIBRA. Nelle sue dichiarazioni, Davis si è definito un “lanci strategist” e ha confermato di aver avuto un ruolo cruciale nel coordinamento dei lanci dei token LIBRA e MELANIA. Questa rivelazione ha acceso un dibattito su quanto KIP Protocol sia stato coinvolto nel processo e sulla natura delle relazioni tra gli operatori di questi progetti e le figure politiche, in primis il presidente argentini, Javier Milei. Il CEO di KIP Protocol, Julian Peh, ha in precedenza sostenuto che la collaborazione della sua azienda nel progetto non fosse diretta verso l’implementazione dei token.
Davis ha negato la diretta connessione con il governo argentino, sostenendo che la sua associazione con KIP Protocol è stata come partner per il lancio e che non ha mai interagito direttamente con Milei. Tuttavia, le affermazioni di Davis sembrano contraddire la visione ufficiale del protocollo riguardo al suo coinvolgimento col progetto “Viva la Libertad”. Mentre KIP ha dichiarato di non essere stata coinvolta fino a febbraio 2025, il quadro emerso dall’indagine suggerisce che le quanto più stretta fosse questa relazione. Davis ha affermato che il supporto di Milei per LIBRA fosse inizialmente motivato da considerazioni di trasparenza nella blockchain, un aspetto ora messo in dubbio da eventi successivi.
Durante l’intervista, sono emerse impostazioni controverse riguardo alle pratiche di “sniping” dei progetti. Davis ha descritto tali manovre come una forma di protezione necessaria contro le speculazioni aggressive che potrebbero compromettere i prezzi, ammettendo tuttavia che questa prassi possa risultare controversa. La discussione ha evidenziato quanto queste tecniche siano percepite come manipolative e quanto influiscano sulla reputazione del settore. Davis ha anche rivelato episodi di “benefit insider” con figure di spicco come Dave Portnoy, cofondatore di Barstool Sports, il quale avrebbe ricevuto un rimborso considerevole dopo aver perso milioni nel lancio del token LIBRA.
Il clima di insicurezza che circonda il lancio dei due token ha sollevato preoccupazioni non soltanto tra gli investitori, ma anche riguardo alle misure di regolamentazione necessarie per garantire la trasparenza e la fiducia nel panorama delle criptovalute. Con i casi di corruzione e conflitti d’interesse all’ordine del giorno, l’opinione pubblica esige risposte chiare da parte delle entità coinvolte per mantenere la legittimità nei progetti di blockchain e la protezione degli investitori comuni.
Dichiarazioni ufficiali e reazioni del pubblico
Il 16 febbraio 2025, l’ufficio della presidenza della Repubblica Argentina ha diffuso un comunicato ufficiale riguardante il progetto “Viva La Libertad”, rispondendo alle crescenti tensioni e alle accuse legate alla promozione del token LIBRA e all’interazione con il meme coin MELANIA. Questo annuncio ha ottenuto una rapida diffusione, suscitando reazioni contrastanti nel panorama politico e finanziario. La dichiarazione sembra cercare di difendere l’integrità del presidente Javier Milei e del suo staff, sostenendo che le interazioni con i rappresentanti di KIP Protocol non implicassero alcun coinvolgimento diretto nella promozione o nella gestione dei token rispettivi.
In tale contesto, molti osservatori e analisti hanno messo in discussione la trasparenza della comunicazione ufficiale, evidenziando la necessità di chiarire i dettagli sui legami che uniscono i vari attori coinvolti. L’analisi on-chain condotta da Bubblemaps ha dimostrato che gli investimenti legati a entrambi i token formano una rete intricata, sollevando interrogativi sull’effettivo ruolo del governo argentino in queste transazioni e sul livello di supervisione esistente. Le reazioni del pubblico si sono rapidamente polarizzate, con alcuni sostenitori di Milei che chiedono maggiore chiarezza e una difesa della sua reputazione, mentre altri invocano responsabilità e trasparenza.
Inoltre, i social media e le piattaforme di discussione online si sono rivelati ambienti ferventi per il dibattito, con utenti che esprimono preoccupazione per la potenziale manipolazione del mercato e la protezione degli investitori. Le dichiarazioni ufficiali di KIP Protocol e la loro difesa delle interazioni con Milei e il suo staff sono state accettate con scetticismo, lasciando molti a chiedersi se saranno necessarie ulteriori misure di regolazione per affrontare le criticità emerse dagli scandali citati.
La situazione rimane in costante evoluzione, con richieste di maggiore vigilanza e audit sulle operazioni svolte da questi progetti, a fronte di timori crescenti di frodi e malversazioni nel settore delle criptovalute. La fiducia degli investitori viene messa alla prova, e sarà fondamentale monitorare le reazioni sia da parte delle autorità di controllo che delle entità coinvolte nel complesso panorama delle valute digitali.
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