La mostra “AI Yoga per intelligenze artistiche” a Milano
La mostra “AI Yoga per Intelligenze Artistiche” è stata inaugurata al MEET Digital Culture Center di Milano, un evento che rappresenta un significativo incontro tra arte contemporanea e intelligenza artificiale generativa. Curata da Valerio Borgonuovo, l’esposizione presenta opere di dieci artisti italiani, tutte create con l’ausilio del nuovo Lenovo Yoga Slim 7x.
Questa iniziativa non si limita a celebrare l’arte digitale, ma pone l’accento su come l’IA possa rappresentare un amplificatore della creatività umana piuttosto che un elemento sostitutivo. L’esposizione promuove una riflessione sul futuro dell’espressione artistica nell’era della tecnologia, affrontando temi universali come il tempo, la memoria e l’ambiente attraverso una fusione di media.
Il percorso espositivo è composto da installazioni interattive, documentari, opere fotografiche e video che sfruttano le potenzialità dell’IA per creare esperienze artistiche innovative. Questo approccio invita il pubblico a esplorare nuove dimensioni artistiche e espressive.
Tecnologia e creatività: una nuova sinergia
Il Lenovo Yoga Slim 7x si rivela cruciale nel processo creativo degli artisti coinvolti nella mostra. Questo dispositivo è equipaggiato con un avanzato processore Snapdragon X Elite, accompagnato da una NPU capace di gestire ben 45 TOPS specificamente per il trattamento dei carichi di intelligenza artificiale. Questa potenza elaborativa non solo supporta l’automazione e l’assistenza nella creazione artistica, ma stimola anche un’esplorazione più profonda e complessa dei materiali e delle tecniche artistiche tradizionali.
Pietro Parodi, Communication Leader di Lenovo in Italia, ha enfatizzato la dualità dell’evento: “La mostra non è solo una celebrazione della tecnologia, ma anche un invito a riflettere sul futuro della creatività. Gli AI PC stanno cambiando la maniera in cui creiamo e percepiamo l’arte, aprendo nuove possibilità e sfidando le nostre convinzioni”. Questo commento rimarca l’importanza di considerare l’intelligenza artificiale come una risorsa innovativa piuttosto che una minaccia al processo creativo umano.
In questa nuova era, il dialogo tra uomo e macchina diventa un elemento fondamentale. Maria Grazia Mattei, Fondatrice e Presidente di MEET Digital Culture Center, sottolinea come “Grazie all’IA, l’arte diventa un dialogo tra l’umano e il tecnologico”. Qui, la tecnologia non è vista come un mero strumento, ma come un collaboratore capace di aprire nuove prospettive e interpretazioni artistiche. Questo approccio trasforma l’arte in un processo dinamico, dove il risultato finale è il frutto di un’interazione sinergica tra la creatività umana e l’efficienza tecnologica.
Opere in mostra: un viaggio attraverso l’arte e l’IA
La mostra offre una panoramica eclettica delle opere realizzate da dieci artisti, ognuno dei quali ha interpretato l’interazione tra intelligenza artificiale e arte in modi unici e coinvolgenti. Queste installazioni non solo mettono in risalto le possibilità creative dell’IA, ma invitano anche a riflettere su temi profondi e universali.
- “Viaggio in Italia” di Francesco Beragnoli: Questa opera consiste in un documentario che esplora i ricordi attraverso una simulazione matematica, portando gli spettatori in un percorso emotivo che sfida la nostra percezione del tempo e della memoria.
- “You Are Making Art” di Andrea Meregalli: Un’installazione che cattura l’essenza dei visitatori, creando ritratti artistici realizzati in tempo reale grazie all’uso dell’IA. Questo lavoro sottolinea l’interattività dell’arte contemporanea e coinvolge il pubblico come parte integrante della creazione artistica.
- “Ginkgo Biloba Archive” di Mattia Piatti: Un affascinante archivio fotografico dedicato al Ginkgo Biloba, uno degli alberi più antichi del mondo. Questa opera esplora la resilienza e il tempo, utilizzando l’IA per catalogare e rielaborare l’immagine di un simbolo di vita e durata.
- “Painters In The Making 3.0” di Accurat Studio: Un’analisi dinamica dell’evoluzione dell’arte occidentale, questa installazione impiega algoritmi di IA per confrontare e rielaborare opere storiche, offrendo una nuova prospettiva sull’evoluzione e sulla trasformazione dell’espressione artistica nel corso dei secoli.
Queste opere, oltre a essere visivamente stimolanti, pongono domande provocatorie sulla natura dell’arte stessa e sul ruolo dell’IA nel processo creativo. Inviano un messaggio chiaro: l’arte non è solo un prodotto, ma un dialogo che si evolve e si adatta ai tempi e alle tecnologie in continua mutazione.
Un nuovo Rinascimento creativo
La mostra “AI Yoga per Intelligenze Artistiche” si propone come un manifesto di ciò che Valerio Borgonuovo, il curatore, definisce un “nuovo Rinascimento creativo”. Questo evento non rappresenta semplicemente un’alleanza tra tecnologia e arte, ma segna una svolta fondamentale nel modo in cui concepiamo l’atto creativo. L’intelligenza artificiale, tramite strumenti come il Lenovo Yoga Slim 7x, agisce come un amplificatore delle capacità espressive dell’artista, portando il potenziale umano a nuove vette.
Francesco D’Isa, filosofo e artista, offre una visione illuminante sulla questione, affermando che “l’intelligenza artificiale non sostituisce l’artista, ma diventa il suo complice, il compagno di viaggio in territori inesplorati”. Questa idea di collaborazione è centrale nella mostra e sottolinea il ruolo attivo dell’artista, che non è più visto come un’agenzia isolata, ma come parte di un ecosistema complesso dove tecnologia e creatività si intersecano.
Questo nuovo paradigma creativo non si limita alle tecniche artistiche, ma si estende anche a una rinnovata comprensione del messaggio e dell’intento dietro l’arte. Gli artisti coinvolti si avventurano in esplorazioni tematiche complesse, attingendo a questioni come la relazione tra l’individuo e il collettivo, la memoria storica e la sostenibilità ambientale. Il dialogo tra umano e tecnologico diventa non solo una modalità operativa, ma anche un potente strumento critico per affrontare le sfide contemporanee in modo innovativo.
In fin dei conti, la mostra è un invito a ripensare l’arte e la creatività nel contesto di una società sempre più influenzata dalla tecnologia. Essa ci incoraggia ad abbracciare il cambiamento invece di temerlo, alla ricerca di un’armonia tra la potenza della macchina e la sensibilità dell’uomo.
Informazioni pratiche per visitare la mostra
La mostra “AI Yoga per Intelligenze Artistiche” è aperta al pubblico dal 19 al 29 settembre presso il MEET Digital Culture Center, situato in via Vittorio Veneto 2 a Milano. Gli orari di visita sono da martedì a domenica, dalle 15:00 alle 19:00, con l’ultimo ingresso previsto alle 18:00.
Il biglietto d’ingresso è accessibile a tutti, con un costo di 12€ per il biglietto intero e 10€ per il ridotto, applicabile a under 25 e over 65. Alcune categorie possono accedere alla mostra gratuitamente, rendendo l’evento accessibile a un pubblico variegato.
Inoltre, il MEET Digital Culture Center è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, grazie alla sua posizione centrale. Si consiglia di verificare il sito ufficiale per eventuali aggiornamenti sugli orari e le modalità di visita. Non perdete l’opportunità di esplorare questa affascinante sinergia tra arte e intelligenza artificiale, in un contesto che invita alla riflessione e alla creatività.