Le nuove linee guida di Apple danno una spallata al Cryptomining
Apple ha aggiornato le linee guida per il iOS App Store al fine di includere un divieto totale sull’estrazione di criptovalute, ponendo l’accento sull’effetto drenaggio della batteria che un’operazione di tale potenza può avere anche su smartphone di fascia alta. Gli smartphone in generale, anche gli ultimi modelli, sono poco adatti al crypto-mining e difficilmente possono essere usati dai miners di criptovalute, quindi la mossa sembra in gran parte rivolta alle app che potrebbero tentare di estrarre le crittografie in background, probabilmente senza la consapevolezza o il consenso dell’utente.
Il “cryptojacking” è diventato un problema crescente nel mondo digitale, poiché siti web e app tentano di utilizzare la potenza di calcolo dei visitatori per generare criptovaluta per i loro proprietari inserendo codici malware. Il cryptomining pone un notevole stress sui computer, utilizzando una gran quantità di potenza e rallentando quindi altri processi.
Le linee guida per gli sviluppatori iOS di Apple hanno affermato in precedenza che le app dovevano “utilizzare la potenza in modo efficiente” e non “scaricare rapidamente la batteria, generare calore eccessivo o sovraccaricare inutilmente le risorse del dispositivo”, oltre a proibire alle stesse di eseguire “processi in background non correlati, come mining di criptovalute.”
Tuttavia, una nuova aggiunta alla sezione 3.1.5 (b) delle linee guida afferma che le app “potrebbero non essere utilizzate per minare criptovalute a meno che l’elaborazione non venga eseguita su dispositivo (es: mining basato su cloud)” e introducendo ulteriori controlli su come le app possono interagire con le criptovalute. Ad esempio, le app possono solo facilitare lo storage di valuta virtuale se gli sviluppatori sono registrati come organizzazione; le transazioni di criptovaluta e le trasmissioni possono essere approvate solo dallo stesso exchange e le app non possono offrire valuta in cambio di attività come il download di altre app, la pubblicazione su social network, ecc.
Queste nuove linee guida mettono in linea Apple con molti altri giganti della tecnologia che stanno limitando il modo in cui le cryptocurrencies possono essere utilizzate. All’inizio dell’anno, Opera ha introdotto la protezione da cryptomining come standard, mentre sia Facebook che Google hanno vietato le promozioni di ICO sulle rispettive piattaforme.
Fonte: Tim Maytom, mobilemarketingmagazine.com