Investimenti in venture capital in Italia superano il mezzo miliardo in 3 mesi
Raddoppio degli investimenti di venture capital in Italia
Nel terzo trimestre del 2024, l’Italia ha registrato un notevole incremento negli investimenti di venture capital, superando la soglia dei 524 milioni di euro. Questo rappresenta un raddoppio rispetto agli 226 milioni raccolti nel secondo trimestre dello stesso anno. In totale, sono stati completati 70 round d’investimento, di cui 13 appartenenti alla Serie A e 6 alla Serie B, evidenziando la dinamicità del settore startup nel paese. Inoltre, sono state registrate 11 uscita (exit) nel periodo analizzato, un segnale positivo sul ritorno economico degli investitori nel mercato.
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Il round di finanziamento più consistente è stato quello di NewCleo, che ha chiuso con un’importante somma di 135 milioni. Anche se il numero di round è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (69 round nel secondo trimestre), l’ammontare raccolto ha fatto un balzo significativo. Risultati così positivi segnano un cambiamento nelle dinamiche d’investimento in Italia, aprendo la strada a opportunità sempre più allettanti per le startup locali.
Globalmente, i primi nove mesi del 2024 mostrano un quadro promettente: 247 round sono stati conclusi con un ammontare totale di 1,195 miliardi di euro, un dato che già supera il totale degli investimenti dell’intero 2023. Questi risultati emergono dall’analisi condotta dall’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia, gestito da Growth Capital e Italian Tech Alliance, che conferma la ripresa e la resilienza del mercato italiano in un contesto internazionale di incertezze economiche.
Fabio Mondini de Focatiis, founding partner di Growth Capital, ha sottolineato l’importanza di questo momento, definendolo “il migliore degli ultimi due anni” in termini di ammontare investito. Le proiezioni per la fine dell’anno indicano un numero significativo di investimenti di venture capital, stimato tra 1,4 e 1,7 miliardi di euro, suggerendo che l’Italia sta emergendo come uno degli ecosistemi più promettenti per gli investimenti in startup in Europa. Questo fenomeno evidenzia non solo la crescita delle imprese innovative, ma anche l’interesse crescente degli investitori internazionali nel panorama startup italiano, il quale sta guadagnando terreno anche in settori ad alta tecnologia.
Analisi dei round d’investimento
Il terzo trimestre del 2024 ha portato alla luce interessanti tendenze nell’arena degli investimenti di venture capital in Italia, consolidando il Paese come un attore di rilievo nel panorama europeo. I dati evidenziano che nel periodo in esame sono stati effettuati 70 round d’investimento, con una stabilità numerica che si conferma rispetto ai 69 round registrati nel trimestre precedente. Tuttavia, il notevole incremento dell’ammontare investito, raddoppiando rispetto al secondo trimestre, mette in evidenza un’accelerazione significativa nei finanziamenti e un marcato ottimismo da parte degli investitori.
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Un aspetto rilevante è rappresentato dalla tipologia di round. I round pre-seed e seed continuano a dominare il panorama degli investimenti, costituendo il 63% del totale. Nonostante ciò, si è registrato un leggero calo rispetto al primo semestre, durante il quale questi round avevano rappresentato il 71% degli investimenti. Paradossalmente, il 45% della raccolta totale proviene ora da round di tipo Serie B+, suggerendo che gli investitori stanno iniziando a puntare anche su startup più consolidate e con potenziale di crescita maggiore.
In un contesto comparativo, l’analisi del venture capital a livello europeo indica una certa stabilità; nel 2024 sono stati raccolti circa 44 miliardi di euro in 7.926 round. Per quanto riguarda l’Italia, i 1.195 milioni di euro raccolti in 247 round sottolineano una prestazione superiore rispetto all’anno precedente, con particolare enfasi sulla fase di espansione e sui mega round, rappresentati da sole tre operazioni significative che hanno incentivato la crescita complessiva.
D’altra parte, l’analisi per trimestre ha confermato che il Q3 del 2024 rappresenta non solo il miglior trimestre degli ultimi due anni, ma anche il più fruttuoso in termini di capitale investito, escludendo i mega round. Fabio Mondini de Focatiis ha commentato che l’Italia è ora in rotta per raggiungere tra 1,4 e 1,7 miliardi di euro di capitale investito entro la fine dell’anno, il che prelude a un avanzamento notevole rispetto ai dati del 2023. Questo trend non solo coinvolge startup emergenti, ma attira anche un afflusso crescente di investimenti da parte di venture capitalist internazionali, ampliando ulteriormente l’ecosistema innovativo italiano.
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Settori in crescita e performance
Nel terzo trimestre del 2024, si è assistito a un risveglio significativo in alcuni settori chiave del mercato startup italiano. Tra questi, spicca il settore delle Smart City, che ha conquistato il primo posto sia per ammontare investito, pari a 207 milioni di euro, sia per numero di round, con 13 transazioni concluse. Questo settore non solo ha attirato investimenti consistenti, ma ha anche dimostrato un potenziale di crescita sostenuto, riflettendo l’attenzione crescente verso soluzioni tecnologiche sostenibili e innovazioni pensate per migliorare la vita urbana.
Subito dopo, il settore delle Life Sciences ha registrato investimenti per 69 milioni di euro, mentre le startup di Deep Tech si sono attestate su 66 milioni. La continua evoluzione in questi ambiti è segno del forte interesse da parte degli investitori verso progetti che promettono innovazione e impatto sociale, soprattutto in aree come la salute e la sostenibilità. La crescente interconnessione tra tecnologia e servizi essenziali si traduce in opportunità di investimento sempre più amplificate.
Un altro aspetto fondamentale da considerare è la tipologia di round. Sebbene i round pre-seed e seed continuino a dominare, rappresentando il 63% del totale, si è evidenziato un preoccupante calo rispetto al 71% riscontrato nel primo semestre dell’anno. Questo indica che gli investitori stanno gradualmente orientando la loro attenzione verso round più avanzati, evidenziato dal 45% della raccolta proveniente da round di tipo Serie B+. Tale dinamica potrebbe suggerire una maggiore fiducia nei confronti di startup più mature, capaci di dimostrare un chiaro percorso di crescita e un’adeguata gestione dei fondi.
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Considerando i primi nove mesi del 2024, le cross-sector performances attestano Smart City come leader con 341 milioni di euro raccolti, seguita da Life Sciences e Software, rispettivamente con 236 milioni e 228 milioni. Rispecchiando l’andamento dei round, il software è il settore con il maggior numero di round, arrivando a quota 37, seguito da Smart City (34) e Life Sciences (32), suggerendo così un crescente interesse per le applicazioni software innovative.
I risultati ottenuti nel trimestre catturano l’attenzione e mettono in evidenza un ecosistema startup in evoluzione, caratterizzato da opportunità significative e dal potere attrattivo di settori in crescita. Questo scenario evidenzia l’importanza di investire in segmenti emergenti e con un chiaro potenziale di sviluppo, favorendo un ambiente prospero per imprenditori e investitori in Italia.
I principali deal del trimestre
Il terzo trimestre del 2024 ha visto emergere alcuni round di investimento che hanno segnato traguardi significativi all’interno dell’ecosistema startup italiano. In cima alla classifica dei principali deal c’è NewCleo, che ha raccolto un considerevole importo di 135 milioni di euro in un round di Serie A. Questo finanziamento non solo rappresenta il più grande investimento nel trimestre, ma ribadisce anche l’interesse crescente verso le aziende che operano in settori strategici, come quello della tecnologia energetica e della sostenibilità.
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Al secondo posto si colloca D-Orbit, un’azienda attiva nel settore dei trasporti spaziali, che ha ottenuto 50 milioni di euro attraverso un round di Serie C. Questo ulteriore capitale permetterà all’azienda di ampliare le sue operazioni e sviluppare ulteriormente le sue innovazioni nel campo della logistica spaziale, un mercato sempre più dinamico e competitivo. Anche Genespire ha fatto notizia, raccogliendo 46,6 milioni di euro in un round di Serie B, confermando l’attenzione degli investitori per le tecnologie biomediche e le start-up dedicate alla salute.
In aggiunta, Limolane e Bizaway hanno chiuso entrambe round di Serie B, ottenendo 35 milioni di euro ciascuna. Entrambe le aziende sono attive nel settore dei servizi e della mobilità, e il loro successo di raccolta evidenzia l’importanza dei servizi innovativi e sostenibili, in un contesto in cui la domanda di soluzioni di trasporto ecologico è in costante aumento.
Per comprendere meglio la distribuzione dei finanziamenti, è interessante notare la predominanza di round pre-seed e seed, che continuano a rappresentare il 63% del totale degli investimenti, nonostante un calo rispetto al 71% registrato nei primi sei mesi del 2024. Questo dimostra quanto gli investitori siano disposti a scommettere su nuove idee e talenti emergenti, sebbene il trend verso un aumento percentuale di investimenti in round più avanzati, rappresentati dal 45% della raccolta totale, stia guadagnando spazio.
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Guardando ai settori, il predominio delle Smart City continua a mettersi in evidenza, con un afflusso di investimenti dedicati che riflettono l’interesse generale in tema di innovazione urbana e tecnologia al servizio della società. Gli investimenti in questo segmento hanno così raggiunto un volume di 207 milioni di euro nel trimestre, mostrando come le esigenze contemporanee stiano spingendo verso la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei servizi nelle città.
Questi deal significativi nel terzo trimestre non solo testimoniano il vigore dell’ecosistema startup in Italia, ma evidenziano anche l’attività e l’interesse degli investitori verso settori ad alto potenziale, contribuendo a proiettare il Paese verso una crescita sostenibile e innovativa nel panorama europeo.
Prospettive future per gli investimenti in Italia
L’Italia è attualmente proiettata verso un futuro promettente nel panorama degli investimenti di venture capital. Le proiezioni indicano che, entro la fine del 2024, il totale degli investimenti potrebbe oscillare tra 1,4 e 1,7 miliardi di euro. Queste stime sono sostenute da dati concreti che mostrano una significativa ripresa economica e una crescente fiducia degli investitori, a dimostrazione della vitalità del panorama startup locale. In particolare, la performance dell’ultimo trimestre ha superato le aspettative, aprendo la strada a nuove opportunità per gli imprenditori e gli investitori.
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Fabio Mondini de Focatiis, founding partner di Growth Capital, ha sottolineato come l’Italia stia emergendo come uno degli ecosistemi più interessanti in Europa per gli investimenti in startup. La continua crescita del capitale investito non solo metterà il Paese in una posizione favorevole rispetto ai mercati competitor, ma influenzerà anche positivamente l’ecosistema, potenziando le innovazioni e favorendo la creazione di posti di lavoro, specialmente nei settori più innovativi.
Inoltre, l’andamento dei round d’investimento suggerisce un trend volto alla stabilità e all’aumento della maturità delle startup italiane. L’incremento degli investimenti nelle fasi di sviluppo avanzato, come i round di tipo Serie B e C, suggeriscono che gli investitori stanno iniziando a credere nel potenziale di crescita a lungo termine delle aziende già avviate. Questa fiducia non solo contribuirà alla solidificazione del mercato nazionale, ma attirerà anche capitali esteri, creando sinergie di crescita e innovazione.
Un altro fattore da considerare è l’interesse crescente per settori strategici come le Smart City, le Life Sciences e il Deep Tech. Questi ambiti, che hanno mostrato risultati significativi in termini di investimento, saranno probabilmente in grado di attrarre ulteriore capitale. Le startup che operano in queste aree non solo beneficeranno di un ambiente favorevole, ma anche del supporto di iniziative governative e locali volte a promuovere l’innovazione e la sostenibilità.
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Nel complesso, le aspettative per il 2024 derivano dall’ottimismo generale che permea il settore. I segnali positivi, come l’aumento degli investimenti e la continua crescita del numero di startup finanziate, fanno presagire che l’Italia avrà un ruolo sempre più centrale nel panorama europeo delle startup. Questo non solo garantirà un futuro di prosperità economica, ma contribuirà anche alla formazione di un contesto dinamico e innovativo, essenziale per affrontare le sfide dei prossimi anni.
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