Inventore pianoforte: un doodle per l’italiano che lo ha inventato
Google festeggia la nascita di Bartolomeo Cristofori, dedicando il doodle di oggi all’inventore del pianoforte.
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Nato a Padova il 4 maggio 1655, Cristofori fu cembalaio alla corte di Ferdinando de’ Medici. Sviluppò il “fortepiano”, così detto perché all’epoca denominato “gravicembalo con il forte e il piano”, mettendo a punto l’innovativo sistema dei martelletti a scappamento, utile a variare l’intensità del suono a seconda della variazione della pressione sul tasto, come è possibile fare sul doodle alzando appunto da piano a forte.
Meno conosciuto di altri musicisti, Cristofori è invece parte fondamentale di quella scuola italiana che ha codificato la musica moderna, nel suo caso nel campo della strumentazione: senza il pianoforte molti grandi compositori non avrebbero potuto esprimere il loro genio.
A creare il doodle è stato il programmatore Leon Hong il quale ha spiegato che la melodia che si sviluppa dal logo è tratta dalla composizione “Gesù, gioia degli uomini” di Johann Sebastian Bach.
Hong si è detto sorpreso che Cristofori non abbia, nemmeno in Italia, la fama che merita per la sua invenzione. Nel doodle interattivo, premendo sullo start parte il motivo musicale e si apre una “finestra” che illustra il meccanismo interno dei martelletti; su una barra a destra si varia il volume, mentre dalla lente a sinistra si accede alla pagina testuale.
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Cristofori creò negli ultimi anni del XVII secolo due nuovi strumenti a tastiera, variazioni della spinetta. In un documento della corte medicea datato 1700 c’è la prima menzione storicamente confermata del pianoforte: “Un arpicembalo di Bartolomeo Cristofori di nuova invenzione, che fa il piano, e il forte, a due registri principali unisoni”. Arpicimbalo era probabilmente il nome attribuito allo strumento da Cristofori che morì a Firenze il 27 gennaio 1731. Degli esemplari da lui costruiti ne restano oggi tre, conservati al Museo degli Strumenti Musicali a Roma, al Metropolitan Museum di New York e al Museo degli Strumenti Musicali dell’Università di Lipsia.
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