Internet delle cose: le infrastrutture non sono ancora pronte
Da quanto afferma un recente sondaggio commissionato da Infoblox Inc., le aziende sarebbero in buona parte pronte per l’Internet of things e consapevoli del suo potenziale; le infrastrutture, invece, non sarebbero sufficientemente capienti per gestire la richiesta che accompagnerà il boom dei device “smart”.
L’indagine ha rilevato una consapevolezza del potenziale impatto dell’Internet of things, con il 90% degli intervistati (tra Stati Uniti e Regno Unito), impegnato nella progettazione o nell’implementazione di soluzioni per far fronte alle incrementate esigenze di rete generate dai progetti legati all’Internet of things.
A sostegno delle implementazioni per l’Internet of things sembrano inoltre esistere già le risorse utili per poter garantire il giusto supporto finanziario, con il 78% degli intervistati che sostiene di avere il budget sufficiente, e il 75% che invece dichiara di avere un adeguato numero di personale a disposizione.
L’86% dei professionisti operanti nell’IT afferma di comprendere le esigenze dell’Internet delle cose, mentre quasi la metà (pari al 46%) aspetta che tali implementazioni entrino effettivamente a far parte della rete esistente della propria organizzazione. Oltre le metà (57%) riferisce infine che la rete attuale è già a pieno regime.