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Installazione di Windows 11 su POCO: un’impresa straordinaria da 8 ore di lavoro

  • Michele Ficara Manganelli ✿
  • 9 Dicembre 2024
Installazione di Windows 11 su POCO: un'impresa straordinaria da 8 ore di lavoro

L’installazione di Windows 11 sul POCO X3 Pro

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Un utente di Reddit noto come u/anh0l ha recentemente suscitato l’interesse della comunità tech dopo aver condiviso la sua esperienza nell’installare Windows 11 su uno smartphone POCO X3 Pro. Questo progetto ambizioso non è stato semplice e ha richiesto un intervento insistente di otto ore, sfruttando il Renegade Project, uno strumento che consente di implementare un’interfaccia UEFI su dispositivi mobili. Successivamente, è stato possibile installare la versione del sistema operativo Windows 11 Arm.

Indice dei Contenuti:
  • Installazione di Windows 11 su POCO: un’impresa straordinaria da 8 ore di lavoro
  • L’installazione di Windows 11 sul POCO X3 Pro
  • Le difficoltà e i risultati dell’esperimento
  • Riflessioni sulle prestazioni e sulla durata della batteria
  • Il ricordo di Windows Phone e il mercato mobile
  • Altre soluzioni e alternative per utilizzare Windows su smartphone


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Questa iniziativa ha attirato l’attenzione di molti, specialmente per la curiosità di vedere se fosse possibile utilizzare Windows 11 come sistema operativo principale sui dispositivi mobili. Sebbene l’esperimento sia stato un esempio di ingegnosità, risultati concreti che avvallino l’uso abituale di Windows su smartphone rimangono problematici.

Numerosi membri della community hanno iniziato a speculare sulla fattibilità di simili installazioni, sollevando interrogativi sull’eventuale adozione di Windows 11 in contesti più ampi sui dispositivi mobili, ma le sfide da affrontare sono considerevoli.

Le difficoltà e i risultati dell’esperimento


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L’incredibile esperimento di u/anh0l con il suo POCO X3 Pro ha messo in evidenza una serie di sfide molto significative. L’installazione di Windows 11 non è stata solamente un’impresa di natura tecnica, ma ha anche rivelato quanto complesso possa essere il processo di rendere operativo un sistema non progettato per smartphone. Il primo scoglio è stato l’adattamento dell’interfaccia UEFI, un passaggio cruciale che ha richiesto precisione e competenza nel maneggiare patch e configurazioni customizzate.

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Al termine delle otto ore di lavoro, anh0l ha ottenuto un sistema funzionante, ma non senza svantaggi evidenti: il dispositivo ha mostrato performance al di sotto delle aspettative. Le difficoltà principali includevano un’instabilità generale, con frequenti crash delle applicazioni e una gestione della memoria che non si avvicinava nemmeno a quella di un vero PC. Nonostante l’impegno profuso, l’intento di utilizzare Windows 11 come sistema operativo principale su uno smartphone è risultato impraticabile.

Questo esperimento ha destato anche forti dibattiti tra gli utenti sui forum, con una maggioranza che ha evidenziato le limitazioni e l’inadeguatezza di tale operazione. Molti hanno suggerito che, nonostante la curiosità, il tempo e le risorse investite non giustificassero una simile sperimentazione a causa dei risultati deludenti.

Riflessioni sulle prestazioni e sulla durata della batteria

Le prestazioni del POCO X3 Pro con Windows 11 installato sollevano interrogativi cruciali riguardo l’utilizzo di un sistema operativo per desktop su un dispositivo mobile. Dopo ore di lavoro e attesa, u/anh0l ha dovuto affrontare un differente insieme di problemi, in particolare quando si parla di durata della batteria. Con una vita media di solo 2,5 ore, è chiaro che il dispositivo non è progettato per sostenere carichi di lavoro così pesanti, tipici di un sistema operativo per computer.

Inoltre, la capacità di ricarica è stata gravemente compromessa, principalmente a causa dell’assenza di driver adeguati che supportino la ricarica rapida. Questo ha comportato un notevole allungamento dei tempi di ricarica, risultando in un’esperienza utente frustrante, in particolare per coloro che si aspettano una soluzione portatile e immediata. Il dispositivo ha anche mostrato tendenze al surriscaldamento, una problematica resasi evidente anche durante utilizzi leggeri, generando preoccupazione per l’integrità hardware a lungo termine.

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Il contesto di utilizzo di Windows 11 dimostra chiaramente che, sebbene ci sia una certa curiosità da parte degli utenti, le performance complessive sono ben lontane dallo standard necessario per una funzionalità efficace. Queste problematiche evidenziano non solo le limitazioni del software su hardware non ottimizzato, ma anche le difficoltà nell’implementazione di sistemi operativi per desktop su dispositivi pensati esclusivamente per sistemi operativi mobili.

Il ricordo di Windows Phone e il mercato mobile

L’impresa di u/anh0l e la sua installazione di Windows 11 sul POCO X3 Pro riporta subito alla mente la storia di Windows Phone, il tentativo di Microsoft di affermarsi nel mercato degli smartphone. Nonostante l’appeal iniziale e alcune caratteristiche innovative, come l’integrazione con il panorama Microsoft e l’interfaccia utente Metro UI, il sistema operativo non è riuscito a guadagnare una solida quota di mercato, culminando infine in un abbandono strategico da parte della casa di Redmond.

Ciò nonostante, il ricordo di Windows Phone continua a vivere tra gli appassionati della tecnologia. La nostalgia per un software che ha tentato di competere in un ambiente dominato da iOS e Android si riflette nel desiderio di riproporre esperimenti come quello di anh0l. Nonostante Microsoft abbia ipotizzato il suo ritiro dal mercato mobile, gli utenti non smettono di esplorare possibilità inusuali, cercando di far coesistere le recenti versioni di Windows con dispositivi mobili.

Il discorso su Windows Phone e l’attuale desiderio di implementare Windows 11 su smartphone evidenzia la continua ricerca di innovazione nel settore mobile. Alcuni utenti vedono in questi esperimenti non solo un atto di sfida, ma anche un modo per esplorare potenzialità inespresse di hardware esistente. È un segnale della creatività e della perseveranza di una community tecnica che non è disposta a considerare le limitazioni come definitive. La traiettoria di Windows Phone serve come monito, ma anche come ispirazione per chi desidera superare le barriere imposte dai produttori nei rispettivi ecosistemi.

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Altre soluzioni e alternative per utilizzare Windows su smartphone

Per coloro che desiderano utilizzare Windows su smartphone senza affrontare gli imprevisti e le difficoltà riscontrate da u/anh0l con il POCO X3 Pro, esistono diverse soluzioni alternative più pratiche e funzionali. Tra queste, una delle opzioni più accattivanti è l’emulatore Winlator, un software che consente di eseguire applicazioni Windows su dispositivi Android senza la necessità di installare un intero sistema operativo. Questo emulatore si basa su un sistema di compatibilità che offre un’esperienza più fluida e meno problematica rispetto a un’installazione diretta di Windows 11.

In aggiunta a Winlator, un’altra alternativa praticabile è l’accesso remoto a PC tramite servizi di remote desktop, come Microsoft Remote Desktop o TeamViewer. Queste piattaforme permettono di controllare un computer da remoto, utilizzando il proprio smartphone per gestire applicazioni e file come se si fosse davanti al PC. Questa metodologia elimina le problematiche legate alla compatibilità hardware e all’ottimizzazione del sistema operativo, permettendo di sfruttare appieno le performance di un vero e proprio computer.

Infine, per gli utenti più intraprendenti, è possibile esplorare l’opzione di configurazioni dual-boot su dispositivi più performanti, come il POCO F6 Pro. Questo approccio consentirebbe di mantenere contemporaneamente un sistema operativo mobile e una versione di Windows, sebbene richieda una certa preparazione tecnica e una comprensione approfondita delle configurazioni UEFI necessarie.

In sintesi, mentre l’esperimento di u/anh0l ha suscitato interesse e curiosità, esistono alternative più sicure e funzionali per chi desidera utilizzare Windows su smartphone, dimostrando che la creatività della community tech trova sempre vie praticabili e innovative.

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Michele Ficara Manganelli ✿

Bitcoiner Evangelist, portatore sano di Ethereum e Miner di crypto da tempi non sospetti. Sono a dir poco un entusiasta della vita, e già questo non è poco. Intimamente illuminato dalla Cultura Life-Hacking, nonchè per sempre ed indissolubilmente Geek, giocosamente Runner e olisticamente golfista. #senzatimore è da decenni il mio hashtag e significa il coraggio di affrontare l'ignoto. Senza Timore. Appunto

 


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