Negli ultimi anni il mondo del marketing ha assistito alla crescente diffusione degli influencer virtuali, personaggi completamente digitalizzati che – mediante siti web, piattaforme di social media e, più recentemente, visori per la realtà virtuale come l’Apple Vision Pro – stanno conquistando il pubblico di riferimento influenzando le scelte di consumo come, poco prima, facevano gli influencer in carne ed ossa.
Ma qual è l’impatto degli influencer virtuali sul digital marketing e sui consumi? Ci sono solamente dei vantaggi o ci sono anche dei rischi?
Perché gli influencer virtuali saranno un successo
La prima cosa che vogliamo condividere è che difficilmente gli influencer virtuali saranno un fallimento. Il motivo è che i vantaggi per le aziende derivanti dal loro uso sono numerosi, a cominciare dalla possibilità di effettuare un controllo totale su tali avatar: le aziende possono facilmente personalizzare l’influencer virtuale e la sua personalità in base al target di riferimento e ai valori del brand, trasformandolo così facilmente in uno strumento di marketing ancora più in linea con le proprie preferenze e necessità.
Occorre altresì rammentare come gli influencer virtuali rispetto a quelli umani siano molto più economici: non richiedono compensi e l’unico onere da affrontare è quello della loro impostazione e gestione, che può essere effettuata con un semplice PC.
Ricordiamo altresì – tra i principali vantaggi derivanti dall’uso degli influencer virtuali – come non essendo vincolati da alcuna legge fisica, i creatori possono spaziare liberamente nel loro utilizzo. Gli influencer virtuali possono pertanto accompagnare gli spettatori dei loro video in qualsiasi contesto desiderino senza alcun problema di distanza, per esempio vengono spesso usati nel mondo dell’intrattenimento, spesso in contesti come le sale da gioco dal vivo in Italia, in questi ambienti digitali gli influencer virtuali vengono messi all’opera nella conduzione dei tavoli da gioco online..
Ultimo dettaglio: gli influencer virtuali non invecchiano e non possono essere soggetti a gossip o scandali che potrebbero turbare la loro immagine. Considerato quanto accaduto di recente ad alcuni dei principali influencer, è un beneficio non da poco!
Quale efficacia sul pubblico
A questo punto ci si potrebbe domandare quale sia l’efficacia degli influencer virtuali sul pubblico di riferimento.
Considerato che il fenomeno è relativamente recente, almeno nei termini più innovativi che oggi possiamo apprezzare, non possiamo che evidenziare come i contenuti degli influencer virtuali stiano trovando una buona accoglienza da parte del target: vengono infatti considerati come accattivanti e tecnologici, e come tali capaci di generare un discreto engagement con il pubblico di riferimento.
Naturalmente, tutto dipende da come l’influencer virtuale è creato, e non solamente dal punto di vista del design: l’influencer virtuale deve infatti rispecchiare in modo coerente i valori e le aspirazioni del target di riferimento, creando un senso di identificazione e di autenticità.
Abbiamo inoltre riscontrato un’ottima efficacia degli influencer virtuali se la loro presenza è integrata in un’esperienza immersiva, garantita dall’uso di tecnologie ancora più avanzate come la realtà virtuale e la realtà aumentata, a conferma della volontà del pubblico di essere coinvolto a un livello ancora più profondo.
C’è un problema etico?
Naturalmente, l’uso degli influencer virtuali espone le aziende che ne fanno uso a una lunga serie di punti interrogativi che devono essere coerentemente riscontrati.
In primo luogo, vi è il rischio di una mancanza di trasparenza. I passi in avanti compiuti dalla moderna tecnologia rendono oggi molto difficile distinguere a prima vista se l’influencer sia umano o virtuale. Per evitare distorsioni nella percezione del prodotto o del servizio pubblicizzato è certamente opportuno che l’azienda dichiari espressamente di cosa si tratta.
Inoltre, considerato che vi è una totale libertà di creazione, è anche possibile che gli influencer virtuali possano farsi inavvertitamente o meno promotori di ideali di bellezza e stereotipi irrealistici e dannosi, che potrebbero dunque pregiudicare un positivo rapporto con il pubblico.
Così come avviene con gli influencer umani, infine, è fondamentale che le aziende adottino un codice di condotta anche per l’uso di influencer virtuali, in maniera tale che non siano accidentalmente veicolati tramite tali strumenti dei contenuti che possono essere ritenuti dannosi o offensivi.