Inflazione in ribasso allo 0,7% secondo Istat: ma gli italiani se ne sono accorti?
Revisione Statistica delle Stime Inflazionistiche
Rivisitazione delle Proiezioni Inflazionistiche
L’ultimo aggiornamento dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) evidenzia un significativo ribasso nelle stime dell’inflazione. A novembre 2023, si prevede che l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,5% su base mensile e un incremento annuo dello 0,7%. Questo rappresenta un netto calo rispetto al precedente +1,7%, con una previsione iniziale ancora più alta di +0,8%.
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Analisi dei Fattori Inflazionistici
La decelerazione dell’inflazione è attribuibile principalmente alla riduzione dei prezzi degli energetici, sia non regolamentati (da -17,7% a -22,5%) sia regolamentati (da -31,7% a -34,9%). Inoltre, si osserva un rallentamento nei settori degli alimentari lavorati, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, e dei servizi relativi ai trasporti. Questi fattori hanno parzialmente compensato l’accelerazione dei prezzi degli alimentari non lavorati.
Fenomeno dell’Inflazione di Fondo
L’analisi rivela anche un rallentamento dell'”inflazione di fondo”, escludendo gli energetici e gli alimentari freschi, nonché dei beni energetici. Interessante notare è il rovesciamento della dinamica dei prezzi dei beni, passando da una crescita neutra a una decrescita di -1,4%, mentre i servizi mantengono una crescita positiva, benché rallentata.
Variazioni nel Mercato dei Beni
Si evidenzia un rallentamento nei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, e nei prodotti ad alta frequenza d’acquisto. La diminuzione congiunturale dell’indice generale riflette prevalentemente le variazioni nei prezzi degli energetici non regolamentati e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.
Riepilogo Statistiche Armonizzate
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) riflette una diminuzione dello 0,6% su base mensile e un incremento dello 0,6% su base annua, segnalando una decelerazione significativa da +1,8% di ottobre. L’inflazione, quindi, si attesta a 0,7%, ritornando a livelli vicini a quelli registrati nel febbraio 2021.
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Bilancio Positivo del Saldo Commerciale Italiano
Panoramica del Saldo Commerciale
Nel 2023, l’Italia ha registrato un saldo commerciale positivo impressionante di 24,9 miliardi di euro nei primi dieci mesi, a fronte di un deficit di 36,2 miliardi nello stesso periodo del 2022. Questa svolta è indicativa di una robusta ripresa economica.
Dinamiche di Esportazione e Importazione
A ottobre 2023, l’esportazione italiana ha mostrato una crescita più marcata (+3,8%) rispetto all’importazione (+2,8%). L’incremento dell’export è stato più significativo nei mercati extra-UE (+6,5%) rispetto all’area UE (+1,4%).
Tendenze nell’Export e nell’Import
L’export, a ottobre, cresce del 3,0% in valore rispetto all’anno precedente, sebbene registri una leggera diminuzione in volume (-0,4%). Invece, l’import mostra una riduzione tendenziale del 9,2%, un dato che sottolinea una strategia commerciale più equilibrata e sostenibile.
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Bilancio del Saldo Commerciale di Ottobre
Il saldo commerciale di ottobre 2023 è stato positivo per 4.699 milioni di euro, un netto miglioramento rispetto al deficit di 2.192 milioni di ottobre 2022. Questo risultato riflette la resilienza e l’adattabilità dell’economia italiana in un contesto globale incerto.
Rallentamento dei Prezzi nel “Carrello della Spesa”
A novembre, si osserva un rallentamento nel cosiddetto “carrello della spesa”: i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, hanno registrato una crescita ridotta da +6,1% a +5,4% su base annua. Anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto mostrano un rallentamento, da +5,6% a +4,6% su base annua.
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