Il principale hub blockchain è ancora Londra

Londra è stata nominata come uno dei principali hub di blockchain al mondo e un paradiso per le start-up, secondo le ultime ricerche del settore.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Il rapporto completo di Outlier Ventures può essere letto qui:
L’analisi ha rivelato che dal 2013 sono state raccolte oltre 500 milioni di dollari in finanziamenti azionari dalle società blockchain nella capitale del Regno Unito.
Il lavoro di ricerca, condotto da Outlier Ventures, mostra anche che Londra ospita circa 450 aziende blockchain.
Le ragioni dell’elevata concentrazione di imprese ed equità sono suggerite come: afflusso di talenti dall’UE (prima della Brexit), bassi ostacoli all’incorporazione delle società e coinvolgimento attivo della Financial Conduct Authority (FCA) in combinazione con il più ampio ecosistema fintech intorno a Londra.
Dal 2013, le start-up blockchain nel Regno Unito hanno raccolto $ 503 milioni collettivi in azioni. Una società su tre blockchain raccoglie con successo finanziamenti, con 95 milioni di dollari investiti in fasi seed.
Ridimensionamento dilagante
Il potenziale accesso al capitale non significa necessariamente ridimensionamento o crescita dilaganti.
Le leggi sul potere per le aziende blockchain nel Regno Unito sono simili a quelle che si trovano altrove, con solo il 13% di tutte le aziende che raccolgono finanziamenti per aumentare una Serie A mentre solo il 3% rende la Serie B.
Nel frattempo, le sfide relative alle normative, attirando i giusti talenti dopo la Brexit, puntando ai mercati ideali e migliorando l’esperienza degli utenti, affliggono le start-up nel Regno Unito.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Una delle principali sfide affrontate dalle start-up è dovuta al lento ritmo delle modifiche normative.
In modo allarmante, il rapporto rileva anche che il numero di donne nel settore rimane più basso che mai. La ricerca ha indicato che solo il 13% dei dipendenti nelle start-up blockchain sono donne e che circa il 90% dei fondatori con investimenti sono uomini – una statistica descritta come “spaventosa” dalla dott.ssa Jane Thomason, CEO di Fintech Worldwide.
“Dobbiamo fare di più per facilitare il coinvolgimento delle donne nell’ecosistema blockchain e migliorare il loro accesso al capitale”, ha affermato.
“Queste statistiche sono spaventose.”
Gli Stati Uniti avevano un numero leggermente maggiore di dipendenti donne – al 14,2% – ma un numero considerevolmente inferiore di donne fondatrici con il sostegno.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.