I Jalisse lanciano Taratata escluso da Sanremo 2026 con lodi dalla critica musicale
il brano taratata escluso da sanremo 2026
I Jalisse, storici protagonisti della musica italiana, si trovano ancora una volta al centro dell’attenzione per la loro ultima esperienza con il Festival di Sanremo. Dopo ben 29 rifiuti da parte dei vari direttori artistici nel corso degli anni, l’ultimo scoglio è rappresentato da Carlo Conti, che ha deciso di escludere il brano “Taratata” dalla selezione ufficiale di Sanremo 2026. Questa esclusione segna un ulteriore capitolo nella lunga battaglia artistica del duo, composto da Fabio Ricci e Alessandra Drusian, che nonostante il passato glorioso – vincitori del Festival nel 1997 – continuano a incontrare difficoltà nei nuovi progetti festivaleschi.
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“Taratata” era uno dei tre brani presentati in gara per l’edizione venturo del Festival, pezzi selezionati con cura ma tutti bocciati dalla direzione artistica. Fabio Ricci e Alessandra Drusian hanno confermato di avere ancora materiale riservato, lasciando intendere possibili future sorprese, ma con un tono pragmatico hanno sottolineato il disappunto di questo ultimo rifiuto. Il brano escluso presenta caratteristiche fortemente contemporanee e un testo che mira a ridestare l’attenzione del pubblico tradizionale di Rai Uno, dimostrando come la proposta artistica dei Jalisse resti tutt’altro che superata.
la performance a la volta buona e i complimenti della critica
La presentazione di Taratata durante la trasmissione La Volta Buona, condotta da Caterina Balivo, ha rappresentato un momento cruciale per Fabio Ricci e Alessandra Drusian. Nonostante l’esclusione dal Festival di Sanremo 2026, il duo ha scelto questa vetrina per eseguire dal vivo il brano, mostrando la propria determinazione e il valore artistico della composizione. La performance ha ricevuto un’accoglienza calorosa, sia da parte della conduttrice che dal pubblico presente, che ha riconosciuto la qualità sonora e l’originalità del pezzo.
Decisivi sono stati soprattutto i pareri esperti, come quello di Paolo Giordano, critico musicale e voce autorevole nel contesto sanremese, che ha elogiato Taratata definendola una canzone tutt’altro che trascurabile. Giordano ha evidenziato come il brano, pur necessitando di alcune migliorie nell’arrangiamento per renderlo più accattivante, abbia tutte le carte in regola per competere efficacemente. La sua analisi sottolinea un testo attuale e una struttura musicale in linea con le aspettative di un pubblico ampio e tradizionalmente fedele alla manifestazione di Rai Uno.
Questo riconoscimento critico assume particolare rilievo alla luce delle numerose difficoltà incontrate dal duo nel corso degli anni nel tentativo di rinnovarsi e riaffermarsi in un panorama musicale oggi molto competitivo. La performance a La Volta Buona ha così rappresentato non solo una dimostrazione di resilienza artistica ma anche un’opportunità per rivedere le potenzialità di Taratata al di fuori delle logiche di selezione del Festival.
il significato e il testo del nuovo singolo dei jalisse
I Jalisse tornano a focalizzare l’attenzione sul valore artistico di Taratata, un brano che presenta una riflessione moderna ma accessibile sulle dinamiche della vita quotidiana e delle relazioni umane. Il testo si dispiega attraverso immagini che vanno dall’intimità personale alla dimensione collettiva, toccando temi come l’unione, la perseveranza e la fragilità dell’amore nel contesto di una realtà sempre più frenetica.
La ripetizione cadenzata del termine “Taratata” assume un ruolo quasi ipnotico, enfatizzando un ritmo che accompagna il racconto di esperienze condivise e la forza dei legami attraverso le sfide quotidiane. Frasi come “Uniti, come le gocce in un bicchiere siamo destinati a non mollare” esprimono un senso di solidarietà e resistenza, mentre il linguaggio semplice e diretto si trasforma in uno strumento per comunicare efficacemente con un pubblico vasto e diversificato.
Il brano si muove su temi tanto intimi quanto sociali, evocando immagini comuni della vita familiare e quotidiana (“scuola, bambini, pigiama, ceretta, la spesa”), sottolineando il valore degli affetti e dei piccoli momenti di normalità. Allo stesso tempo, il testo ribadisce l’importanza di un sentimento autentico e reciproco, attraverso il richiamo continuo a “dimmi che mi ami veramente”, che diventa mantra e chiave di lettura emotiva.
Questa combinazione di semplicità espressiva e profondità narrativa rende Taratata un singolo che, al di là delle valutazioni competitive, testimonia la maturità artistica dei Jalisse. La capacità di raccontare il quotidiano con sensibilità e immediatezza conferma la loro vocazione a restare interpreti attuali e significativi nel panorama musicale italiano.




