Huda Kattan: Il make-up come filtro per la bellezza autentica e personale
Huda Kattan e il suo percorso di bellezza
Huda Kattan, fondatrice del noto brand Huda Beauty, ha condiviso la sua personale lotta con l’autodisciplina e l’accettazione di sé. Cresciuta in una realtà in cui il suo colore di pelle la rendeva diversa, Huda ha sentito il peso della bellezza sociale fin da giovane. Riconosce che, per lungo tempo, il trucco è stato per lei non solo un modo per esprimersi, ma anche un mezzo per trasformare la propria immagine. Nel suo percorso, ha compreso che il make-up rappresenta un potente strumento di empowerment, evidenziando la sua convinzione che sia fondamentale essere autentici e sentirsi bene nella propria pelle.
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Ora, Huda è impegnata ad insegnare a sua figlia che il trucco deve essere un complemento alla bellezza naturale, non un sostituto. Questa nuova consapevolezza le ha permesso di costruire un rapporto più sano con il concetto di bellezza. Attraverso la maternità, Huda ha riscoperto il significato dell’amore per se stessa, dando priorità al proprio benessere e mostrando un nuovo approccio alla cura personale. Riconosce quindi che il vero potere del make-up non risiede nella trasformazione, ma nell’autenticità e nella celebrazione della propria essenza.
L’importanza dell’autenticità nel make-up
Huda Kattan sottolinea l’importanza vitale di indossare il make-up come un’espressione della propria identità piuttosto che come un mezzo per nascondersi. Ha condiviso che prima del lockdown, il suo approccio al trucco era principalmente esteriore, limitato alla ricerca di validazione attraverso i social media. Tuttavia, la riflessione durante il periodo di quarantena le ha permesso di vedere il trucco sotto una nuova luce: non si trattava solo di soddisfare le aspettative altrui, ma di un atto di cura personale che la faceva sentire potente e autentica. Questa epifania ha spostato la sua attenzione dall’approvazione esterna a quella interiore.
Oggi, per Huda, il make-up rappresenta una celebrazione della bellezza personale e dell’unicità. Con la crescita della consapevolezza e l’accettazione di sé, ha compreso che ogni trucco applicato deve riflettere chi siamo veramente, piuttosto che una maschera da indossare. La missione di Huda con il suo brand è quindi quella di ispirare altre donne a trovare il proprio stile e ad abbracciare il proprio aspetto. La bellezza, per lei, è una questione di profonda autenticità, e il make-up deve essere un alleato in questo viaggio verso l’autoaccettazione.
Riflessioni sui filtri e la salute mentale
Huda Kattan offre una visione critica dell’uso dei filtri sui social media, evidenziando la connessione profonda tra bellezza, autovalutazione e salute mentale. Sottolinea come sentirsi belli possa influenzare la nostra percezione di valore, fungendo da convalida esterna. La trappola dei filtri è rappresentata dalla loro capacità di alterare la realtà, portando le persone a mostrarsi in modi che non riflettono la loro vera essenza. Huda sostiene che il trucco dovrebbe essere un’aggiunta alla bellezza naturale e non una soppressione della propria identità.
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Con l’aumento dell’uso dei filtri, la questione di come ci vediamo e come ci percepiscono gli altri è diventata sempre più complessa. Huda si chiede quanti di noi si riconoscono in quello che vedono attraverso uno schermo. “Dove si colloca la mia autenticità in questo mondo di illusioni?” è una delle domande che si pone ogni giorno. Questo processo di introspezione le ha permesso di avvicinarsi a una relazione più sana con se stessa, evolvendo in un percorso di accettazione, dove il make-up è visto come un’opzione per esprimere la propria individualità, piuttosto che un obbligo sociale.
La consapevolezza che i filtri, sebbene possano offrire una momentanea illusione di perfezione, non risolvono i sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione personale è fondamentale. Huda è impegnata a distaccarsi da questi strumenti, concentrandosi sulla scoperta della vera sé, e incoraggia le sue follower a fare lo stesso. Questo messaggio di autenticità rappresenta un passo importante nella lotta contro le pressioni sociali e le aspettative irrealistiche, incentivando una nuova percezione della bellezza basata su autenticità e rispetto di sé.
Sfide e pregiudizi nel mondo della bellezza
Huda Kattan affronta apertamente il tema degli stereotipi e del giudizio che le donne nel settore della bellezza spesso devono subire. Secondo la sua esperienza, esiste un pregiudizio diffuso che associa l’uso del trucco e della moda a superficialità e scarsa intelligenza. Huda racconta di momenti in cui si è trovata a sperimentare questi atteggiamenti di disprezzo, anche in contesti professionali. Spesso, persone intorno a lei, a partire da semplici sguardi in ascensore, sembrano giudicarla e non prendere sul serio il suo lavoro e le sue competenze.
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È un’ingiustizia che rispecchia una cultura più ampia, dove le donne appassionate di bellezza e fashion sono accuse di non essere all’altezza dei loro ruoli o delle loro capacità intellettuali. Huda sostiene che le donne dovrebbero sentirsi libere di esprimere il proprio stile senza essere immediatamente catalogate. Con il suo esempio, vuole dimostrare che chi ama il trucco può essere al contempo seria e competente, sfidando le aspettative e i pregiudizi radicati nella società contemporanea.
Questa lotta personale di Huda è molto più di una semplice affermazione della sua identità; riguarda una questione di equità e rispetto nel riconoscere il valore delle donne, indipendentemente dalle loro scelte di bellezza. La sua esperienza serve da esempio per altre donne, incoraggiandole a essere sicure di sé e a non lasciare che le opinioni altrui influiscano sulla loro autostima e sulle loro passioni.
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