Happier il social network della felicità
La felicità oltre a essere uno stato d’animo difficile da descrivere e quantificare, è un argomento complesso da trattare, ma che suscita da sempre molto interesse.
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Negli ultimi anni la felicità è riuscita anche a entrare negli indicatori dei PIL di alcuni Stati e in un’epoca di comunicazione globale, in cui campeggiano concetti come “condivisione” ed “empatia” e in cui i social network fotografano in tempo reale le nostre emozioni, si sono moltiplicati gli studi per capire se questa rete di pensieri e parole condivisi ci rende potenzialmente più infelici, o più felici.
Nelle mie ricerche sul rapporto tra felicità e web mi sono imbattuta in un social network, che ha come principale scopo quello di aiutarci ogni giorno a trovare la felicità, suggerendoci una maniera diversa di guardare e vivere la nostra quotidianità e dando alla felicità stessa una dimensione molto più accessibile.
Happier www.happier.com è stato fondato a Boston. Nataly Kogan, cofondatrice di Happier e immigrata negli USA da molti anni insieme alla sua famiglia che proveniva dall’Unione Sovietica, scrive che per lei poter raggiungere la felicità è stato per anni un obiettivo impossibile. Sempre Nataly Kogan scrive presentando Happier. che ha iniziato a essere davvero felice, smettendo di ripetersi “sarò felice quando” e iniziando a dire “sono felice perchè”.
Volete fare qualche piccolo passo quotidiano verso la felicità? Provate Happier e poi non dite che non ve lo avevamo detto e non lamentatevi, se il web e i social network vi rendono più tristi.
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