Se stai scegliendo un treppiedi e sei appena arrivato su questa pagina, preparati a leggere qualche riga ma uscirne con le idee chiare. Ci sono motivazioni pressoché infinite per acquistare un treppiedi economico. È quindi normale che aprendo Amazon tu non sappia dove andare a parare.
Capisco che ognuno sia innamorato della sua tipologia di fotografia, ma in ogni stile un treppiedi può sempre tornare utile. Inoltre, con qualche piccolo accorgimento, nel tempo potrai utilizzare il tuo cavalletto anche con altri strumenti.
Come altre guide che ho scritto per aiutarti nella scelta di alcuni strumenti, ti illustrerò inizialmente come è fatto un treppiedi. Dopodiché entreremo nei dettagli tecnici per comprendere quale sia la soluzione ideale adatta alle tue esigenze.
Il primo consiglio che voglio darti è partire da alcune domande per schiarirti un po’ le idee. Le domande più banali da cui partire vogliono essere queste tre:
- Quanto è il budget per questo strumento? Un treppiedi varia dai 30€ ai 2000€. Sapere quanto puoi spendere per questo oggetto è fondamentale. Prima di iniziare a cliccare a caso sulle offerte è consigliabile conoscere il valore che puoi permetterti nella tua prossima spesa. Ridurrai drasticamente le scelte che hai a tua disposizione e avrai subito le idee molto più chiare.
- Qual è il peso massimo che può avere il tuo treppiedi? Alcuni cavalletti hanno pesi molto importanti. Questo perché non saranno spostati dallo studio e offriranno grande stabilità. D’altro canto, se il tuo obiettivo è girare il mondo con uno zaino in spalle dovrai votarti ad un treppiedi diverso. Conoscerne il peso e la dimensione una volta chiuso sarà fondamentale per non esserne infastiditi durante il viaggio.
- Che tipo di carico deve supportare? Ci sono treppiedi dedicati ai vari strumenti fotografici. Non ti faccio l’elenco dei tipi di reflex disponibili sul mercato. Ma se hai una fotocamera professionale il cui peso si aggira intorno agli 1,5 kg solo di corpo, allora avrai bisogno di un treppiedi molto solido.
Perché ti serve un treppiedi
Ci sono svariate motivazioni per le quali potresti volere un cavalletto. Può anche darsi che tu non ti sia ancora nemmeno seduto a farne un elenco. Magari hai appena iniziato un corso e ti hanno detto che te ne serve uno. Magari sei un professionista e devi capire su quale oggetto direzionarti per cambiare il tuo vecchio compagno di una vita.
In entrambi i casi, ti ringrazio per la lettura di questa guida. Sarà il più accurata possibile ed entrerò nelle caratteristiche delle componenti dei treppiedi.
Proviamo a capire insieme quali sono le ragioni principali e da lì approfondire poi punto per punto. Partiamo da un argomento cruciale: il treppiedi tiene la camera ferma e da questo assioma non si scappa. Non importa che siano foto o video. La tua mano da sola non farà mai il lavoro che fa un treppiedi. Con i suoi pro e contro, ovviamente!
Stiliamo allora un elenco di macro categorie e inseriamo alcuni esempi in cui il tuo treppiedi tornerà utile:
- Esterno
- Aumentare la nitidezza e la profondità di campo anche con le basse luci;
- Aumentare la qualità delle immagini con bassi ISO;
- Creare la migliore composizione possibile dell’immagine. Nel caso del paesaggio, anche attraverso l’uso dell’HDR che richiede la perfetta sincronia tra gli scatti;
- Creare ottimi scatti in notturna;
- Studio
- Usare una fotocamera con un certo peso per una intera giornata;
- Immagini di prodotto molto ravvicinate;
- Per sorreggere i flash o altri materiali di studio. E se non sei mai stato in uno studio, sappi che quando lavori da solo il treppiedi è il tuo assistente!
- Ritratti
- Creare una migliore composizione dell’immagine;
- Scatti di se stessi; ma giuro, non sto parlando dei selfie; te lo giuro!
Io uso personalmente il cavalletto per una ragione: il lavoro in studio con i miei clienti. Quando ho di fronte qualcuno che non sa come stare davanti ad una camera devo offrigli almeno un punto di riferimento. Lasciare quindi il cavalletto sempre nella stessa posizione è un’ottima partenza.
Non amo molto la vita fotografica fuori dallo studio, benché ci abbia provato. Il mio sguardo viene sempre attirato dai volti. E anche quando passo quattro ore in Piazza di Spagna finisco per portarmi a casa 200 ritratti. Mi sono quindi dedicata alla vita on-the-road con la compatta o la mirrorless tra le mani. In studio invece lavoro con la reflex su treppiedi. Due tipologie di ripresa completamente differenti. Sulle mie esperienze potrai cercare di basare le tue scelte.
Ma torniamo al nostro treppiedi dopo questa parentesi autobiografica…
Perché non usare un treppiedi
Ornella sei seria?
Sì, sono seria. Tra le motivazioni che una persona deve prendere in considerazione quando fa un acquisto ci sono anche i rovesci della medaglia. Voglio che tu li abbia subito chiari, in modo tale da capirli e superarli laddove ce ne sia bisogno.
Vediamo quindi un po’ più nello specifico cosa c’è che non va in un treppiedi:
- Un treppiedi può anche essere scomodo e pesante. Benché oggi i materiali siano dei più leggeri, un cavalletto deve comunque offrire una certa stabilità. È quindi importante che abbia un certo peso e che, per quanto ripiegato, occupi un piccolo spazio. Insomma, se ve lo dovete portare in giro, ve lo assicuro, non è proprio una piuma che potete mettere in tasca!
- Un treppiedi non è semplice da usare in spazi affollati. Penso subito a eventi quali concerti o comizi, dove i fotografi vengono ormai rilegati o all’interno della folla o in piccole zone all’esterno del palco. Non è per niente semplice l’utilizzo del treppiedi. Anzi, utilizzerei più il termine sconveniente!
- Ci vuole un attimo per sistemare la camera nel suo alloggiamento. Sì, intendo dire che non è la classica situazione in cui ho la reflex in mano e scatto. Se la mia idea è quella di posizionare la DLSR prima sul cavalletto, quell’istante in più potrebbe farmi perdere lo scatto perfetto.
Come è fatto un treppiedi
Un treppiedi è fatto principalmente da quattro componenti. Come ti dicevo prima, il costo di un treppiedi varia dai 30€ a più di 1000€. Con una forbice di prezzi così differenti potrò muovermi diversamente con gli elementi che lo assemblano.
Vediamone insieme i dettagli:
- Il peso. La caratteristica principale da considerare è il peso. Devi infatti calarti nella tua tipica situazione fotografica prima di metterti di fronte ad Amazon pronto a strisciare la carta di credito. Lo farai sicuramente, ma almeno sii consapevole di quel che andrai a comprare.
- Le gambe. Le gambe sono la parte più consistente del treppiedi. Devono essere resistenti e quando si chiudono si infilano l’una dentro l’altra. Sono fatte, in ordine crescente di robustezza, in alluminio, basalto, acciaio o titanio.
- L’altezza del treppiedi. Altro dato importante! Ognuno di noi ha un’altezza differente e deve sapere da dove partire per acquistare un oggetto. Purtroppo ho sempre apprezzato alcuni modelli di scarpe da uomo, ma mi è sempre stato impossibile acquistarle perché la mia pianta è troppo piccola. Così è per il treppiedi! È inutile acquistarlo troppo alto se poi non arrivi a vedere nel viewfinder.
- La colonna centrale. Serve per stabilizzare meglio la macchina fotografica, ma anche per alzarla. Quindi se avrete bisogno di ulteriore altezza per le vostre foto lo potrete aggiungere attraverso la gamba centrale.
- La testa. È la parte che sorregge la camera. Si distingue per la base fissa al treppiedi e la piastra, che invece permette alla camera lo sgancio rapido. Non in tutti i modelli è presente lo sgancio rapido attraverso la piastra, ma si va via via in quella direzione. Un’altra caratteristica per riconoscere i differenti treppiedi è il tipo di testa: testa a rotazione//inclinazione, testa a sfera o la gimbal.
- I piedini. Un buon treppiedi offre la possibilità di cambiare i piedini per l’uso in interno e l’uso esterno. Questo è dovuto per non avere residui di terra in studio.
Prima di tutto il peso del treppiedi
La stabilità del treppiedi è la prima valutazione che dovrai fare. In base infatti al peso della tua attrezzatura dovrai calibrare la qualità del treppiedi. Non puoi permetterti un treppiedi troppo leggero se hai una attrezzatura troppo pesante. Non ne potrebbe reggere il peso e non la manterrebbe stabile.
Mi è capitato per esempio di fare delle fotografie durante delle giornate di vento su delle scogliere. Se non avessi avuto il mio bel Manfrotto non avrei potuto scattare foto in serenità.
Potrai accontentarti invece di qualcosa di più leggero se hai una semplice mirrorless.
Considera in linea di massima che i migliori materiali utilizzati oggi sono:
- La fibra di carbonio; un treppiedi si aggira intorno ai 1,5 kilogrammi circa. Tuttavia ha anche il costo più alto del mercato.
- L’alluminio; in questo caso porterai con te un peso di almeno 2,5 kilogrammi. L’investimento sarà un filo inferiore.
Le gambe del treppiedi
Ti ritroverai con la possibilità di scegliere fra un treppiedi tubolare o non. In realtà, ciò che va ad influenzare sulla stabilità del treppiedi non è la sua forma, bensì le sue sezioni. Ma andiamo per gradi.
Tutti i cavalletti in fibra di carbonio, fino ad ora, sono stati prodotti con sezioni tubolari. Negli altri materiali come l’acciaio, l’alluminio e il basalto hanno invece avuto la possibilità di avere sezioni non tubolari.
Ciò che rende meno stabile il nostro treppiedi tuttavia è la quantità di sezioni in cui sono tagliate le gambe del treppiedi. Si va da un minimo di tre sezioni ad un massimo di cinque. Chiaramente aumenta il peso e nei più recenti si ha la possibilità di una frizione.
Se ti stai chiedendo cosa è questa frizione: è una piccola leva che permette di mantenere in memoria l’apertura delle gambe del cavalletto. Hey, considera che questo è davvero il top del top!
L’altezza del cavalletto
Se ti stai chiedendo come scegliere l’altezza del tuo treppiedi, vediamo insieme quali sono i fattori da prendere in considerazione. In primo luogo avrai ovviamente due valori: il treppiedi aperto e chiuso.
- Chiuso è chiaramente utile per le uscite in giro per il mondo.
Se lo devi infilare in uno zaino e ripartire velocemente verso una nuova meta, deve essere anche semplice da richiudere. Quindi agilità di utilizzo e misura una volta chiuso sono fondamentali.
- Se invece devi utilizzarne solo uno aperto ti consiglio i prossimi due paragrafi.
Il treppiedi da prendere in considerazione deve arrivare circa all’altezza dei tuoi occhi o poco più sopra. Ti consiglio una soluzione di questo tipo perché abbassare la schiena per un tempo prolungato è davvero fastidioso. Ti sarà sempre possibile attivare il viewfinder e avere qualche centimetro in più di agio.
Se il treppiedi che vuoi acquistare ha una testa sostituibile, potrebbe essere utile trovarne uno che abbia un’altezza alla mascella. In questo modo risolverai agevolmente il paragrafo precedente.
La colonna centrale
Alcuni treppiedi hanno, ehm, la quarta gamba! È una gamba centrale dall’utilizzo molto semplice. Ti servirà per alzare l’altezza del treppiedi nel caso tu debba aumentare la linea d’orizzonte del tuo obiettivo.
Proverò a darti un paio di indicazioni pro e contro la colonna centrale e rifletterai in base alle tue esigenze personali.
- PRO: lavori in studio, non hai la forza della natura contro di te e hai già scelto i valori precedenti in tuo vantaggio. La colonna ti permette di avere una maggiore influenza nel caso tu debba fare lavori che richiedano un’altezza che il tuo treppiedi non raggiunge da solo.
- CONTRO: esci spesso e con obiettivi molto grossi. Ti avventuri in zone del mondo ventilate e che il tuo obiettivo farebbe risultare instabile. In sostanza, sarebbe come scattare con un piccolo monopiede, altro che treppiedi!
La testa del treppiedi
Se compri un treppiedi modulare importante, di un certo tipo e con un certo prezzo, la testa la dovrai comprare separatamente. Insomma, lo fanno per te! Per darti la possibilità di cambiarla quando ne hai la necessità… In altre occasioni la troverai già montata.
Quindi, quali tipi di teste puoi trovare, sia da acquistare separatamente, che già abbinate ai cavalletti?
- Testa a rotazione//inclinazione. In linea di massima è quella che trovi montata su tutti i treppiedi. Non è un grande acquisto, ma è un ottimo inizio per capire che la tua reflex si può muovere anche quando non è nelle tue mani.
- Testa a sfera. Permette un controllo totale a 180° della camera, anche attraverso la frizione. Ci sono teste che hanno manopole esterne per lo spostamento della reflex e altre che invece ne permettono solo il posizionamento. Ovviamente la differenza dipende dal prezzo.
- Testa Gimbal. È una particolare testa, dedicata soprattutto ai video o alla fotografia di azione. Permette di avere un controllo totale sulle vibrazioni, con risultati pressoché perfetti.
All’interno della testa è incluso anche il sistema di rilascio. In tutti è ormai predisposto un sistema rapido. Ti sconsiglio caldamente, se stai scegliendo ora il tuo primo cavalletto, di direzionare i tuoi bei dollaroni verso qualcosa che non abbia uno sgancio diretto. Il perché è presto detto.
Spesso, sia in studio che fuori, con il treppiedi pronto mi capita di vedere qualcosa fuori dall’inquadratura. Staccare la macchina e scattare mi costa in tempo fotografico 2”. È già una eternità, ma molti scatti sono comunque riuscita a rubarli. Pensa se dovessi prendere, svitare la macchina fotografica dal treppiedi e addio al secchio!
Insomma: anche in quelli più stabili, metti uno sgancio veloce.
I piedini
Ho quasi finito di logorarti l’esistenza per un cavalletto, ma una piccola parte del treppiedi la fanno anche i piedini. So che possono sembrare piccolini e essere il fondo del tuo treppiedi. Ma sorreggono il peso delle migliaia di foto che fai giorno dopo giorno dopo giorno.
Quindi: che sia per dividere studio interno da paesaggio esterno, che sia per sostituirli ogni tanto potrebbe essere una buona idea comprare un treppiedi che ti permette la sostituzione dei piedini.
Ti basterà semplicemente svitare i vecchi e riavvitare i nuovi. That’s it.
Ecco quindi una serie di treppiedi che ti consiglio di acquistare
Le piccole recensioni che troverai sotto i prodotti seguiranno indicativamente la recensione fatta durante l’articolo. Quindi parlerò per punti di: peso, gambe, altezza, colonna centrale, testa e piedini.
Un buon prodotto per iniziare, ma non pretendere materiali di alta qualità. Il peso leggero è dovuto infatti alla costituzione in plastica della struttura. La Sunpak tuttavia è un’ottima società. Cosa potrai trovare acquistando un prodotto di questo tipo:
- Peso: circa un kilogrammo, per una capacità di carico non superiore ai 3,5 kili. Scordati quindi grandi obiettivi come tele o simili. Insomma, niente paesaggi.
- Gambe: max altezza 147 cm, altezza di lavoro min 54,6 cm, piegato lunghezza 55.9 cm
- Colonna centrale
- Testa: a 3 vie con manico per il controllo
- Piedini in gomma non intercambiabili
Questo treppiede di KetDirect è ultracompatto in tubo di alluminio. Molto leggero, ma allo stesso tempo robusto e stabile; il suo peso si aggira intorno ai 3 kg. Nel kit anche una borsa per riporlo una volta finito il suo utilizzo.
- Peso: 2,5 kili, per una capacità massima di portata fino ai 5 kg.
- Gambe: max altezza 150 cm, piegato lunghezza 50 cm
- Colonna centrale
- Testa: a 3 vie con manico per il controllo e piastra per lo sgancio rapido
- Piedini in gomma non intercambiabili
Questo treppiedi di Neweer è un interessante strumento 2-in-1. Una delle 3 gambe può essere rimossa ed usata come monopiede. Tuttavia, più un treppiede è smontabile meno sarà stabile. La struttura in lega di alluminio;
- Peso: 2,2 kg per una portata massima di 10 kg. Per gli obiettivi molto grossi è suggerito l’acquisto di un
- Altezza: regolabile tra i 58cm e i 163cm
- Colonna centrale: nella parte inferiore, presente un gancio per apporre un sacchetto di sabbia e aumentare così stabilità ed equilibrio.
- Testa a sfera con fissaggio e rotazione a 360 gradi
- Piedini in gomma non intercambiabili
Un treppiede in lega di magnesio e alluminio, leggero ma robusto. Nel set include la sacchetta per la testa a sfera e la custodia del treppiede.
- Peso: circa 2 kg per una portata massima di 10 kg.
- Altezza: regolabile tra i 58cm e i 163cm. Inoltre le gambe sono possono essere ripiegate di 180°.
- Colonna centrale: nella parte inferiore, presente un gancio per apporre un sacchetto di sabbia e aumentare così stabilità ed equilibrio.
- Testa a sfera con fissaggio e rotazione a 360 gradi. Inoltre è dotato di piatto per il rilascio veloce.
- Piedini in gomma non intercambiabili
Manfrotto è una delle società più rinomate nel settore dei treppiedi. In questo set troverai il sistema Quick Power Lock che permette un setup veloce e pratico. Il connettore Easylink per aggiungere accessori al treppiede e il Leg Angle Selector che consente manovre fluide.
- Peso: circa 2 kg per una portata massima di 7 kg.
- Altezza: chiuso 49 cm. Altezza massima di scatto 160 cm e minima 8 cm.
- Colonna centrale: utilizzabile anche a 90° grazie all’anello centrale.
- Testa: da acquistare separatamente
- Piedini in gomma non intercambiabili
La caratteristica fondamentale dello 055XPRO3 è il meccanismo a 90° della colonna centrale. Grazie a questo sistema la colonna si estende in verticale o in orizzontale permettendo grandi possibilità di scatto.
- Peso: circa 3,5 kg per una portata massima di 9 kg.
- Altezza: chiuso 61 cm. Altezza massima di scatto 170 cm e minima 9 cm.
- Colonna centrale: utilizzabile anche a 90° grazie all’anello centrale.
- Testa: da acquistare separatamente. Presenti 3 bolle di livellamento.
- Piedini in gomma non intercambiabili
Benché in Italia Feisol non sia la più riconosciuta fra le marche di treppiedi, nel mondo è invece sinonimo di ingegneria e qualità. Questo treppiede in particolare è un mix fra stabilità e leggerezza.
- Peso: circa 1 kg per una portata massima di 25 kg.
- Altezza: chiuso 48 cm. Altezza massima di scatto 171 cm e minima 16 cm.
- Colonna centrale: non presente.
- Testa: da acquistare separatamente.
- Piedini in gomma intercambiabili
In questa zona dei cavalletti consigliati inini a vedere il lato veramente professionale dei brand. Un Manfrotto a tre gambe davvero stabile con una colonna centrale a fare da capolino quando necessario. Il setting che potrai avere sarà totalmente in tuo controllo e la stabilità potente, anche con gli obiettivi lunghi.
- Peso: circa 3,5 kg in fibra di carbonio per una portata massima di 18 kg.
- Altezza: chiuso 66,5 cm. Altezza massima di scatto 205 cm e minima 23 cm.
- Colonna centrale: utilizzabile attraverso una cremagliera.
- Testa: da acquistare separatamente.
- Piedini in gomma intercambiabili
Il treppiedi Traveler fa un uso più efficiente dello spazio. Le sono ancora più forti grazie ai tubi in “Carbon eXact” ed è più facile da trasportare grazie alla tracolla in dotazione. Ha un perfetto bilanciamento tra la leggerezza nel trasporto e la rigidità quando si scatta.
- Peso: circa 1,5 kg per una portata massima di 10 kg.
- Altezza: Altezza massima di scatto 163 cm; altezza da chiuso 42 cm. .
- Colonna centrale: minima.
- Testa: da acquistare separatamente.
- Piedini in gomma intercambiabili
Se cerchi il non plus ultra dei treppiedi, lo hai trovato qui. Non devi andare oltre né cercare in altri siti. Cliccando su questo link potrai scegliere l’altezza del tuo treppiede a te più gradita. Scegliere di quante parti vuoi le gambe. Insomma, Gitzo ha creato il treppiede veramente per ogni esigenza. Vediamo un po’ quello che ho scelto qui nella fotografia per te.
- Peso: circa 2,8 kg per una portata massima di 40 kg.
- Altezza: Altezza massima di scatto 163 cm, minima 10 cm; altezza da chiuso 60 cm. .
- Colonna centrale: nessuna.
- Testa: da acquistare separatamente.
- Piedini in gomma intercambiabili
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