Quante volte hai guardato una foto appena fatta con il tuo smartphone e ti sei chiesto come i migliori account di Instagram abbiano fatto a raggiungere risultati che tu nemmeno riesci ad immaginare. Sarà forse una reflex professionale? O manca qualcosa alle tue foto? Ecco quindi la guida che trasforma un semplice piatto di pasta in un’opera d’arte di fronte alla quale emozionarsi.
Sì, ok lo ammetto: sono partita con una grande promessa. Ma il lavoro dobbiamo farlo insieme. Io ti insegnerò passo passo come cambiare il tuo metodo di fotografia dal tuo smartphone, ma il pulsante per fare le foto dovrai sempre pigiarlo tu. I device che abbiamo in mano permettono ormai a chiunque di fare foto veramente straordinarie, devi semplicemente capire come. Quindi 3, 2, 1: pronti a scattare!
La parte più importante dell’apprendimento fotografico è l’osservazione. Prima ancora di scattare foto infatti è necessario imparare a guardare con attenzione ciò che ci circonda e comprenderne il lato estetico. Prova quindi per un po’ ad abbandonare la fotografia compulsiva e soffermati sui dettagli che ti circondano. Se sei come me un osservatore seriale di Instagram, ti sarà capitato a volte di stare a guardare un profilo composto di porte, scale o elementi architettonici e chiederti come fosse possibile che quelle di casa tua siano invece estremamente ridicole. Entriamo quindi nel dettaglio di come trasformare i tuoi scatti da foto deludenti in foto eccellenti!
I luoghi in cui fotografare
Non importa il soggetto che stai scattando. La location è fondamentale. Non solo per il soggetto in sé, ma anche per il sentimento che metti tu nel fare quello scatto. Sono sicura che quando pigi il bottone a Casalecchio di Reno sei meno predisposto a portare a casa un risultato brillante come quando invece stai sotto la Tour Eiffel di Parigi. Ora, è un esempio; magari Parigi ti fa schifo e Casalecchio di Reno non lo hai mai visto. Ma diciamo che la capitale francese ha un fascino non indifferente.
Che tu voglia scattare la foto dell’amante, del piatto di raclette o dell’architettura locale, sarai invogliato a togliere il telefono dalla tasca praticamente ogni quattro passi. Tuttavia è importante guardare prima di scattare, anche se sai di avere spazio illimitato nella memoria del tuo telefono. In questo modo capirai cosa stai scattando e come.
So che spesso e volentieri ti capita di essere un fotografo che scatta al volo ciò che che vede. Tiri fuori il telefono: “Click”, non hai tempo di stare a cincischiare con le impostazioni. Ma l’esercitazione serve proprio a questo: allenare l’occhio per fare in modo che le foto a Casalecchio di Reno vengano tanto bene quanto quelle a Parigi.
In questo modo avrai la possibilità, pur lasciando delle impostazioni di base del tuo telefono, di iniziare ad avere delle foto su cui lavorare in post-produzione esteticamente più interessanti della media.
La bulimia da scatto non ha mai aiutato nessuno
L’inquadratura dello scatto
Uno strumento che viene spesso sottovalutato è la griglia in video. La griglia suddivide in 9 riquadri uguali la tua foto e ti permette di avere una maggiore consapevolezza dell’immagine che hai di fronte a te.
È utile, quando fotografi un essere umano, dare un “respiro” nella foto. Per farla semplice, significa lasciare almeno un terzo di quella fotografia libero. Anche quando fai un selfie, con uno stick o allungando il tuo braccio, è utile osservare ciò che circonda il tuo bel viso!
Se invece vuoi dedicarti alle foto organizzate minuziosamente su di un piano, potrai usare le linee della griglia per dare ordine ai tuoi oggetti. Sono tutte quelle fotografie che ti fanno venire l’acquolina in bocca per i piatti in tavola o che rappresentano una serie di elementi della stessa categoria.
Il colore della luce
Devi sapere che il fotografo professionista “legge” il colore della luce. Il significato di questa frase è molto semplice da comprendere. In sostanza ogni tipo di luce ha una sua intensità e può drasticamente cambiare la foto che andrai a fare.
Immagina per esempio di essere ad un pic-nic con l’amante (sempre l’amante con cui sei andato a Parigi). Preferiresti trovarti a fine giornata con le foto piene di sole o con i nuvoloni grigi che imperano sullo sfondo? La luce cambia proprio i colori dell’ambiente che ti circonda. Tante volte sembra quasi che cambi anche lo stato d’animo del soggetto all’interno della foto.
D’altronde si dice che alcuni esseri umani siano “meteoropatici”
Ora, se nella tua foto ci vuoi mettere un piatto di pasta e non una persona, ti consiglio di capire come la luce andrà ad influire sul colore del soggetto in foto e proseguire nella lettura di questa guida. Chiaramente il piatto di pasta non sarà metereopatico, ma ha anche lui dei colori che variano da ambiente a ambiente.
Le impostazioni nello smartphone
Negli smartphone abbiamo a disposizione alcune impostazioni che possiamo utilizzare in base alla luce che ci colpisce:
- AWB: sta per Auto White Balance, ovvero Bilanciamento del Bianco Automatico. In sostanza il sensore della macchina fotografica legge la luce intorno a te e decide di sua spontanea volontà la colorazione da dare alla tua foto. Questo è il valore di default che il tuo smartphone ti offre. Fa tutto lui e tu non dovrai ingegnarti granché. Tuttavia non sempre AWB riesce a comprendere il colore della luce e trasformarlo nei colori esatti che il tuo occhio vede.
Quando si utilizza? In ogni occasione
Dove si utilizza? In ambienti esterni e interni - Cloudy, Nuvoloso: beh, il nome di questa impostazione parla da sola. Si utilizza quando ci sono nuvole in cielo ed il colore della luce è particolarmente grigiastro. In questo modo il colore della luce viene spostato verso il giallo, per contrastare la carenza di una tinta che invece notoriamente dovrebbe essere presente nelle foto fatte esternamente.
Quando si utilizza? Durante il giorno
Dove si utilizza? In ambienti esterni - Daylight, Sole: anche qui andiamo sul sicuro. L’impostazione della luce giornaliera permette di avere una più efficace colorazione verso le tonalità del sole, dando agli oggetti colpiti dal sole una dorata patina gialla.
Quando si utilizza? Durante il giorno
Dove si utilizza? In ambienti esterni - Fluorescent, neon: il suo uso è specifico per uno e un solo ambiente, ovvero quello con i neon. Non è importante dove ti trovi, ma se vedi un neon non avere paura a tirare fuori il tuo smartphone e dargli questo tipo di impostazione. In questo modo quando vorrai fare una foto in quello spazio non avrai problemi di bilanciamento di bianco.
Quando si utilizza? Quando c’è una luce fredda, come il neon
Dove si utilizza? In ambienti interni come gli uffici - Tungsten, lampadina: come i neon, anche il tungsten è fatto per un uso specifico interno. Ancor più precisamente si parla di un uso domestico. Se ci hai mai fatto caso infatti, avrai notato come gli ambienti lavorativi cambiano radicalmente “colore” rispetto agli ambienti domestici. Hanno un colore molto più freddo. Questo tipo di bilanciamento è fatto per essere usato specificamente con le lampadine calde di casa, che in genere hanno un colore fra i 2500 e i 3000 gradi kelvin.
Quando si utilizza? Quando c’è una luce calda, come le lampadine
Dove si utilizza? In ambienti interni come le case
Il Flash nello smartphone: i “perché” non utilizzarlo
A questo punto hai fatto già due grossi passi avanti nell’utilizzo del tuo smartphone. In primo luogo hai imparato ad utilizzare l’ambiente circostante come caratteristica portante delle tue foto e inoltre hai imparato a comprendere il colore della luce. Ovviamente il tuo smartphone non legge la luce e le immagini come i tuoi occhi. Avrai bisogno quindi di tempo e tentativi (a volte vani) per raggiungere il tuo metro personalissimo di “perfezione”.
L’obiettivo del flash è quello di illuminare nella sua interezza l’oggetto davanti a sé. Tuttavia, se il fotografo professionista ha a disposizione una serie praticamente infinita di tipologie di flash a cui attingere, quando tu scatti con uno smartphone ti devi devi accontentare di quella piccola lucina che si accende a fianco dell’obiettivo del cellulare.
Il risultato è la faccia smorta e bianca del soggetto
Questo accade perché il flash dello smartphone è una luce molto dura. Ti elenco qui di seguito i principali effetti negativi che avrai sulla foto:
- Se hai un muro vicino al soggetto, vedrai un’ombra crearsi sullo sfondo, con profili molto netti e decisi
- Il colore naturale della luce, di cui tanto ti ho parlato prima, verrà spazzato via in un click, soprattutto se si parla di esseri umani. La pelle sarà tendente al bianco
- Lo sfondo dietro il soggetto principale diventerà scuro subito appena finito l’effetto del flash (e nel caso del piccolo smartphone non possiamo contare su grandi dimensioni illuminate)
I motivi per cui non utilizzare il flash dello smartphone sono raccolti essenzialmente in questi punti. Ma se non sono abbastanza te ne aggiungo ancora qualcuno:
- Qualsiasi superficie riflettente farà rimbalzare violentemente la luce all’interno della tua foto e non ci sarà modo di bloccarla. Purtroppo luce (flash) e obiettivo vengono dallo stesso identico punto
- Più sarai vicino al soggetto, più il tuo flash aumenterà la luminosità al soggetto; allo stesso modo, più sarai lontano dal soggetto, meno il flash influenzerà il soggetto
Gli ISO
Ecco perché, non potendo usare il flash per aumentare l’intensità della luce all’interno della scena che stiamo fotografando con il nostro smartphone, vengono in soccorso gli ISO. Gli ISO sono la sensibilità della tua camera nei confronti della luce che ti circonda.
Se ti stai chiedendo cosa significa “sensibilità della camera”, hai ragione. Sto entrando in termini troppo tecnici e ora provo a tornare un po’ con i piedi per terra.
Più il valore che scegli è alto e più sei sensibile alla luce che ti circonda. Il tuo smartphone proverà a catturare tutta la luce che ti circonda e a creare per te la foto migliore.
Ovviamente c’è un punto debole di questa scelta manuale. Ahimé, più si sale con gli ISO, quindi più si diventa “sensibili” alla luce, più le foto avranno un risultato sgranato. Ora: un tempo la così detta “grana” aveva effettivamente un senso, dava vita alla foto. Ancora oggi, in Instagram o applicazioni simili, è possibile aumentare il valore “grain”. Tuttavia come ho detto in altri paragrafi è una caratteristica che va provata, testata e affinata. Non piace a tutti.
Il valore di esposizione: EV
Il valore di esposizione (EV) regola nella macchina fotografica del tuo smartphone l’intensità di luce che entra all’interno del sensore. Sì, è una cosa un po’ complessa questa, ma cercherò di fartene una spiegazione proprio terra terra.
La luce è come un flusso d’acqua e l’EV è una diga che ti permette di regolarlo. Più la quantità di luce si alza, più le difese della diga devono essere abbassate. Quindi il valore si aggirerà dal -1 al -3 (alcuni smartphone hanno valori anche maggiori). Quando invece la quantità di luce si abbassa, la diga deve fare passare tutta la luce possibile. Perciò dovrai alzare i valori da +1 in poi.
Ti faccio alcuni esempi banali:
- Se ti trovi in esterno e c’è una giornata di solleone, il mio consiglio è quello di abbassare l’EV. Inizia un po’ alla volta a muovere la barra verso il basso e cerca di capire quale può essere il valore migliore per la tua situazione.
- Durante la stessa giornata, se vorrai fare dei primi piani con lo sfondo illuminato dal sole, dovrai invece alzare il valore. Questo impedirà alla tua piccola camera dello smartphone di interpretare la foto come un controluce e illuminerà in modo più omogeneo il volto del tuo soggetto. A meno che non sia un controluce l’effetto che vuoi ottenere.
La messa a fuoco sullo smartphone
Oggi alcune camere permettono di fare la foto con un tap sullo schermo. Tuttavia eliminando questa caratteristica si può invece utilizzare il tap per mettere a fuoco sul punto preciso che riteniamo necessario.
Non solo: molte fotocamere di smartphone abbinano alla messa a fuoco anche la possibilità di dare un secondo tap per l’esposizione. In questo modo potrete trovare il giusto bilanciamento fra scatto e intensità luminosa.
L’apertura della camera e la messa a fuoco, soprattutto quella non automatica, sono due delle funzioni che maggiormente consumano la batteria di uno smartphone. Quindi fai attenzione a non rimanere mai a secco di energia!
Conclusioni
Come ho detto all’inizio, nulla può sostituire la tua pazienza e i tua continui tentativi nell’osservare o fare foto, anche con uno strumento da molti professionisti ritenuto banale come lo smartphone.
Ma se ti lasci guidare dal tuo sguardo e per un po’ provi a seguire quelli che sono i parametri non automatici della camera del tuo smartphone, potrai raggiungere risultati molto più alti di quelli che trovi oggi in galleria.
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Samsung Galaxy S7
Il Samsung Galaxy S7 è la soluzione ideale per chi vuole uno smartphone che faccia letteralmente da fotocamera. Samsung ha creato un particolare sensore Dual Pixel che mette a fuoco con una velocità disarmante, la stessa dell’occhio umano. Inoltre, nella modalità panorama vengono registrati i singoli movimenti all’interno della scena. Infine, l’apertura focale ampia permette foto in notturna veramente pregevoli.
- Fotocamera principale: Dual Pixel 12MP OIS (F1.7)
- Fotocamera anteriore: 5MP (F1.7)
- Motion panorama: cattura i movimenti durante il panorama
- Motion photo: cattura la foto 3 secondi prima dello scatto
- Hyperlapse: funzionalità video velocizzato (time-lapse) professionale
- Selfie panoramico: possibilità di muovere la camera anteriore 120° durante un selfie
Huawei P9
Probabilmente una delle migliori fotocamere smartphone in circolazione, grazie alle ottiche Leica, il Huawei P9 ha creato un nuovo sistema di scatto grazie al doppio obiettivo. La cooperazione su di un dispositivo mobile ha permesso la creazione di uno strumento adatto alla fotografia e ai video, per avere soggetti luminosi e sempre a fuoco.
- Fotocamera principale: 12MP x 2, f/2.2 Leica BSI CMOS Flash dual-tone
- Fotocamera anteriore: 8MP, f/2.4
- Messa a fuoco ibrida: laser, misurazione della profondità e contrasto
- Ottimizzazione degli scatti in scarsa illuminazione
- File fotografico RAW professionale
Sony Xperia X
Sony ha portato nel reparto mobile la sua conoscenza fotografica. I suoi sensori sono molto buoni e le impostazioni che si possono approfondire manualmente sono davvero accurate. Le foto sono ricche di dettagli, ma se acquisti questo smartphone ti consiglio subito di sostituire la risoluzione default delle foto. Sony ha preferito lasciare a 8 Mpx per salvare un po’ di spazio al proprietario, ma il sensore di 23 Mpx offre risultati decisamente migliori! Inoltre, Sony Xperia X passa dalla modalità stand-by allo scatto in 0,6 secondi. Funzionano davvero, quindi testa subito i gesti creati appositamente da Sony.
- Fotocamera principale: 23 MP
- Fotocamera anteriore: 13 MP e sensore Sony 1/3
- Da stand-by a scatto in 0,6 secondi
- Controllo manuale dell’otturatore
- Messa a fuoco manuale
- Messa a fuoco automatica veloce e precisa: ottima per bimbi e animali
Honor 6x
Nonostante la fascia di prezzo relativamente bassa e l’entrata nel mercato italiano da un tempo relativamente breve, Honor 6x sta conquistando il cuore (fotografico) di molti. La riuscita del suo successo è dovuto prevalentemente alla fotocamera che porta risultati davvero gradevoli. Il sensore Sony è infatti accompagnato dalla possibilità di una messa a fuoco successiva allo scatto.
- Fotocamera principale: Fotocamera a doppia lente verticale, 12 MP più 2 MP; f/0.95-f/16
range di ampia apertura - Fotocamera anteriore: da 8MP per selfie magnifici, anche con poca luce
- Mette a fuoco anche dopo aver scattato una foto
- Messa a fuoco: ultra rapida in 0,3 secondi
- Autofocus: a rilevazione di fase
- Sensore: SONY IMX386
- Rilevamento del colore auto-adattivo
HTC 10
HTC ha introdotto nel mercato il primo stabilizzatore ottico al mondo. Non lo ha fatto solo sulla fotocamera posteriore, ma anche sulla anteriore. Considerando il numero di selfie (e storie) che oggi viene scattato, è fondamentale essere in grado di avere le immagini vivaci ma non mosse. HTC 10 è ancora oggi dopo un anno la seconda miglior fotocamera per smartphone presente sul mercato; purtroppo la prima non è ancora arrivata su quello italiano.
- Fotocamera principale: 12 MP (HTC UltraPixel™ 2 con 1,55 μm pixel), ƒ/1,8 di apertura e 26 millimetri di lunghezza focale (80° di ampiezza)
- Autofocus: Laser
- Modalità Professionale con controllo manuale e supporto per il formato RAW a 12 bit
- Video a rallentatore (720P@120 fotogrammi al secondo)
- OIS (stabilizzatore ottico): fotocamera anteriore e posteriore
- Fotocamera anteriore: 5MP (1,34 μm pixel), ƒ/1,8 di apertura e 23 millimetri di lunghezza focale (80° di ampiezza)
LG G5
LG G5 si caratterizza principalmente per le sue fotocamere, anteriore e posteriore, entrambe grandangolari. Hanno un’ampiezza massima di 135° e ti permettono quindi di fotografare più di quel che vedono i tuoi occhi, cosa che solitamente una fotocamera non riesce a fare. Immagina quindi di aprire la tua fotocamera e poter subito fare uno zoom indietro per fotografare meglio la scena; questo è ciò che ti permette LG G5.
- Fotocamera Principale: 16MP Standard / 2° apertura f/1.8 – 8MP 135˚ Grandangolo con lente grandangolare (135°) e apertura f2.4
- Fotocamera Anteriore: 8MP Standard
- Zoom in digitale fino a 8x; Zoom out digitale fino a 0.5x
- Modalità di scatto manuale e automatica con riconoscimento automatico del bilanciamento del bianco e ISO ideali; Modalità semplice con funzione tocca e scatta
Lenovo Moto Z Force
Questo Motorola Lenovo è una delle novità arrivate sul mercato più accattivanti del momento. Sicuramente in una fascia di prezzo interessante, porta con sé lo studio dei “mods”, ovvero dei moduli da agganciare al telefono. Non avrete quindi solo la possibilità di avere uno smartphone già di per sé ottimo, ma potrete anche aggiungere una vera e propria fotocamera creata da Hasselblad, marchio storico nella fotografia. Altri moduli già acquistabili sono un proiettore per slide e le casse, ma ne stanno arrivando molti altri!
- Fotocamera Principale: 21 MP, apertura ƒ/1.8 aperture
- Fotocamera Anteriore: 5 MP, ƒ/2.2 aperture
- Stabilizzazione: Optical Image Stabilization (OIS)
- Autofocus: Laser, Phase Detection Autofocus (PDAF)
- Modalità Manuale
- Scansione barcodes, QR e biglietti da visita
Samsung Galaxy S6
Il Samsung Galaxy S6 è sicuramente un ottimo acquisto per gli entusiasti della fotografia da telefono che non possono fare a meno di scattare con il loro smartphone. Ancora oggi offre un’ottima qualità, grazie all’ampia apertura del suo obiettivo che restituisce foto molto chiare e nitide. Inoltre, i dettagli delle foto sono eccezionali tanto quanto i colori.
- Fotocamera principale: CMOS 16.0 MP
- Fotocamera anteriore: CMOS 5.0 MP
- Apertura obiettivo: f/1,9
Meizu Pro6
La Meizu è un’azienda tecnologica cinese che non ha nulla da invidiare da molte altre case asiatiche molto più conosciute di lei. Il suo Pro 6 è infatti uno smartphone equipaggiato con un’ottima fotocamera da 21MP con una velocità di autofocus piuttosto elevata in condizioni di luce adeguata, dando immagini vive e definite.
- Fotocamera principale: 21 MP
- Fotocamere anteriore: 5MP
- Sensore: Exmor RS IMX230 sviluppato da Sony
- Corpo super sottile da soli 7.25 mm
- Auto focus: Laser
- Flash ad anello
Lenovo Moto G4
Lenovo ha accompagnato Motorola in un ulteriore salto di qualità, che già prima non mancava alla casa statunitense. In una fascia di prezzo decisamente bassa, si porta a casa un gioiellino da sfruttare a quotidianamente. Lo smartphone permette anche di accedere gratuitamente per 2 anni al cloud di Google con spazio illimitato.
- Fotocamera principale: 16 MP, apertura ƒ/2,0
- Fotocamera anteriore: 5 MP, apertura ƒ/2,2
- Messa a fuoco: automatica laser, manuale
- Stabilizzatore video
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