La guerra che potrebbe cambiare il web tra Google e Facebook inizia da Graph Search
![Come le piattaforme di e learning verranno rivoluzionate dalla intelligenza artificiale](https://assodigitale.it/wp-content/uploads/2019/09/Come-le-piattaforme-di-e-learning-verranno-rivoluzionate-dalla-intelligenza-artificiale-1160x695.jpg)
Facebook lancia ufficialmente il suo guanto di sfida a Google: dal quartier generale di Menlo Park, Mark Zuckerberg ha annunciato la nascita della “Graph Search”, un nuovo servizio sperimentale che consente di effettuare ricerche tra i miliardi di dati immagazzinati all’interno del social network.
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Nei giorni scorsi, c’era stata molta suspense in seguito alla notizia che il 15 gennaio ci sarebbe stato un evento in cui sarebbe stato svelato al pubblico qualcosa di molto importante, e in effetti la Graph Search sembra rivoluzionare radicalmente il modo di cercare le informazioni sul web.
Facebook conta, a oggi, più di un miliardo di iscritti che hanno allacciato interconnessioni tra di loro e postato una miriade di aggiornamenti di stato, link, foto e video: oggi, tutti questi contenuti che costituiscono un patrimonio inestimabile per Zuckerberg e soci vengono dati in pasto agli algoritmi di Graph Search, i quali provvederanno a elaborare le richieste e restitueranno i risultati.
Una delle controversie legate all’utilizzo della Graph Search è quella relativa alla violazione della privacy e dei dati riservati: Zuckerberg ha promesso, nel corso della conferenza stampa indetta apposta per l’occasione, che sarà rispettata la riservatezza dei dati sensibili relativi agli utenti e che le ricerche riguarderanno esclusivamente i contenuti pubblicamente convidisi all’interno della piattaforma, inclusi i “Mi piace” espressi dagli utenti stessi.
Graph Search, quindi, consentirà di effettuare ricerche contestualizzate alle interconnessioni che gli utenti del social network hanno instaurato nel corso degli anni: per esempio, sarà possibile sapere quali locali di San Francisco sono più frequentati dagli amici e avere un feedback in base al quale scegliere se vale la pena di andarci o meno.
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Nel caso di Mark Zuckerberg, inoltre, Graph Search si è rivelato uno strumento molto utile e potente per scegliere una cartolina di auguri natalizi da mandare ai suoi amici: più “Mi piace” aveva una data cartolina, e più alte erano le probabilità che questa sarebbe potuta piacere a chiunque l’avesse ricevuta.
Grazie alla Graph Search, si potrà cercare un dentista con i quali i tuoi amici si sono trovati bene, oppure scoprire quali sono i film e i libri preferiti dalle persone single o impegnate in una relazione.
Gli usi pratici a cui si presta Graph Search sono molteplici e per il momento è una funzione disponibile solo nella versione in lingua anglofona di Facebook.
Si preannunciano, dunque, tempi duri per Google, che ora dovrà vedersela anche con Twitter, che di recente ha lanciato un nuovo servizio molto più evoluto e dinamico di Google News.
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