Google Photos nasconde i ricordi più tristi
Finalmente l’hanno capito un po’ tutti: questa storia dell’archivio digitale che tiene viva la memoria di ciò che si è fatto, in realtà ha una grande pecca, ovvero ripropone all’utente immagini che non gli stanno a cuore, con effetto sorpresa.
Dopo che Facebook ha introdotto infatti le restrizioni su persone e addirittura periodi nei contenuti che propone con il suo “Accadde Oggi”, anche Google, nella sua app Google Photos, è corsa ai ripari.
Come ha annunciato Google in un post ufficiale, in molti paesi sarà possibile, attraverso l’aggiornamento dell’app Google Photos – Android, attribuire dei tag ai volti ritratti in modo da trovarli più facilmente e raggrupparli, ma anche nascondere quelli che non si ha piacere di rivedere.
Questo eviterà che siano riproposti dall’assistente “Riscopri questo giorno”, salvando l’utente da patemi gratuiti.
Dopo tutto, la scelta di cosa conservare del passato deve essere arbitraria, e se una volta si buttavano via foto e scatole intere di oggetti legati a una persona, è legittimo avere un’alternativa per i contenuti digitali (sempre che non si ricorra ai blocchi).
Ad ogni modo, Google Photos se la cava benissimo: infatti, a cinque mesi dalla sua nascita ha già registrato 100milioni di utenti attivi su base mensile.