Google, un nuovo algoritmo contro le notizie false. Ecco che cosa cambia
Le notizie false sono diventate la nuova priorità dei big del Tech tra cui Google, Facebook e Wikipedia. Big G ha deciso di cambiare il proprio algoritmo proprio per individuare le fake news che tanto danneggiano l’immagine e il flusso di notizie. In che modo? Assegnando un peso maggiore a fonti considerate autorevoli e tenendo sempre più conto delle segnalazioni degli utenti sui contenuti inappropriati.
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L’annuncio è apparso su un post sul blog di Google, da Ben Gomes, Vicepresidente dell’Engineering delle Ricerche di Big G nel quale spiega che cosa cambia. Sono state aggiornate le linee guida che permettono di individuare solo i contenuti di qualità e di penalizzare invece le fake news, le bufale, le teorie cospiratorie e tutte quelle di notizie di dubbia veridicità.
In più l’algoritmo sarà in grado di promuovere le pagine di qualità nei risultati di ricerca e di penalizzare invece le notizie false. Inoltre viene dato ampio spazio alle segnalazioni dei lettori. Gli utenti potranno segnalare i testi dei suggerimenti e degli “snippet”, “frammenti” che estrapolano dal motore di ricerca brevi contenuti indicando se li reputano violenti, offensivi, sessualmente espliciti, inutili o falsi.
Ma Google non è l’unico ad avere preso provvedimenti. Sul banco degli imputati è anche finito Facebook accusato di aver veicolato contenuti falsi che hanno danneggiato Hillary Clinton e portato all’elezioni di Donald Trump alla Casa Bianca.Ache Wikipedia si è attrezzato in tal senso con Wikitribune. Si tratta di una piattaforma che offrirà solo storie ed articoli scritti da giornalisti professionisti.
Saranno i volontari che certificheranno la qualità di notizie e dati. L’accesso al sito sarà gratuito grazie a un crowdfunding.Aggiornamenti sono previsti ancche per la guida online “How Search Works”, con cui Google spiega come funziona il meccanismo di indicizzazione dei risultati di ricerca.
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Qualche mese fa era stato annunciata la nascita di un consorzio contro le fake news a cui aderiscono i big della tecnologia come Facebook, Wikipedia e Mozilla. News Integrity Initiative finanziata da 14 milioni di dollari sarà gestita come progetto indipendente dalla Scuola di giornalismo della City University of New York e promuoverà ricerca, iniziative ed eventi per sensibilizzare e formare l’opinione pubblica su una informazione online di qualità.
Aderiscono praticamente quasi tutte le Big tech. Facebook è tra i soci fondatori insieme a Mozilla, AppNexus, Betaworks e diverse fondazioni Usa. Tra i partner ci sono anche il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, l’Unesco, lo European Journalism Center e atenei e scuole di giornalismo di Francia, Germania, Danimarca.
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