Google Condannato nuovamente per la privacy rubata dalle telecamere di Street View: ma i consumatori insorgono multa ridicola da solo 7mln di dollari
![Google aiuta i tossicodipendenti con un nuovo servizio di informazioni](https://assodigitale.it/wp-content/uploads/2019/09/Google-aiuta-i-tossicodipendenti-con-un-nuovo-servizio-di-informazioni-1160x609.jpeg)
Google Street View è forse una delle funzionalità più interessanti messe a punto dai tecnici di Mountian View in questi ultimi anni: servizio incluso all’interno delle mappe, Street View consente di vedere le foto dettagliate delle strade grazie alle cosiddette Google Car, ossia veicoli dotati di fotocamera che riprendono e immortalano il mondo esterno, inclusi passanti, insegne di negozi e targhe delle automobili attraverso panoramiche a 360 gradi.
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Il più delle volte, le informazioni strettamente personali che appaiono nelle foto di Street View vengono opportunamente offuscate, ma per forza di cose qualcosa sfugge sempre agli occhi di Google ed è questa una delle motivazioni che i paladini per la difesa e la tutela della privacy e della riservatezza adducono per scagliarsi contro un servizio quale Street View.
Negli Stati Uniti, dove questo tema sta molto a cuore, sicuramente più che altrove, Google se l’è infatti vista veramente brutta per colpa di una causa che 30 stati americani avrebbero intentato nei confronti della società di Mountain View: l’accusa è la ripetuta violazione della privacy che Google ha compiuto dal 2007 in poi, ossia da quando è attivo il servizio di Street View.
Secondo quanto riferisce Bloomberg, la fonte dalla quale è stata tratta questa notizia, i dirigenti di Google starebbero cercando un accordo con i governatori degli Stati coinvolti nella causa: l’obiettivo è quello di ottenere un patteggiamento, cioè il pagamento di una multa ed evitare conseguenze ben peggiori.
Alla fine, le trattative sono giunte a una risoluzione positiva: Google dovrà infatti pagare un’ammenda di circa 7 milioni di dollari, in questo modo non dovrebbe più incorrere in sanzioni decisamente più gravi e al stesso tempo, a Mountain View, hanno in qualche modo salvato la faccia e la reputazione.
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Ad ogni modo, l’annuncio ufficiale verrà dato non prima della prossima settimana, pertanto possiamo basarci esclusivamente su supposizioni e su indiscrezioni trapelate da alcune gole profonde entrate in possesso dei documenti esclusivi relativi alla causa tra Google e gli stati americani.
A peggiorare ulteriormente la posizione di Google, inoltre, ci sarebbe l’accusa di aver acquisito, attraverso alcune reti wi-fi non protette e non provviste di password di accesso, altre informazioni personali come i contenuti di diversi messaggi trasmessi via posta elettronica e altri documenti testuali.
Nel corso della disputa legale, i dirigenti di Google hanno rassicurato a più riprese gli utenti affermando che i dati riservati non sono stati usati in alcun modo e che hanno provveduto all’immediata cancellazione non appena possibile, tuttavia la polemica rimane ancora aperta e ben lungi dall’essere vicina a una conclusione.
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Anche le associazioni dei consumatori americane sono sul piede di guerra per l’irrisoria multa comminata a Google.
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