Il giornalismo del futuro sarà online: il caso Greenwald-Omidyar-eBay
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Il giornalismo del futuro sarà sempre più intrecciato ai giganti del mondo digitale. Lo dimostra una volta di più la scelta di Glenn Greenwald di lasciare il Guardian per gettarsi a capofitto in una avventura che ha tutt’altri connotati.
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Il giornalista che ha raggiunto la fama mondiale con gli scoop a ripetizione riguardanti il Datagate, ha detto sì a eBay. Sarà questa, quindi, la casa del nuovo modo di fare giornalismo, dedicato esclusivamente alle grandi inchieste e alle esclusive che solo le grandi firme con il loro fiuto per la notizia possono assicurare.
Il fondatore di eBay, Pierre Omidyar, ci crede, tant’è che ha già messo a punto tutto il suo progetto editoriale “indipendente”, con Greenwald che non è altro che la ciliegina sulla torta, l’uomo-simbolo di questa nuova avventura. Si calcola che sul nuovo giornalismo d’assalto che si svilupperà online, si sia scommesso qualcosa come 250 milioni di dollari.
Jeff Bezos, il boss di Amazon che ha acquistato il Washington Post,quindi, non ha fatto altro che inaugurare una nuova tendenza dei giganti dell’hi-tech.
Non si conoscono ancora né il nome della testata né i tempi di entrata in attività, del progetto di Omidyar. Lui lo definisce “mass media organization” costruito dal basso verso l’alto, con l’obiettivo di “trasformare i lettori tradizionali in cittadini attivi”.
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