Due facce, un unico marchio. Ford Fiesta ST200, versione molto sportiva della famosa Fiesta. Ford Ranger, il pick-up che per antonomasia è un veicolo sia da lavoro sia da tempo libero e spesso utilizzato da chi fa attività sportiva.
Entrambe si destreggiano più che bene nei rispettivi ambiti. In occasione del Festival of Speed di Goodwood ho avuto modo di provarle entrambe, con grande soddisfazione.
Partiamo dalla piccola belva ST200 con una premessa: con lei è stato il mio debutto ufficiale con la guida a destra, molta apprensione ma poi la mano si prende abbastanza in fretta (rotonde a parte..).
Comunque, sebbene non in totale relax, ho potuto apprezzare le notevoli qualità dinamiche di questa Fiesta.
Ottimi lo sterzo, il cambio ed i freni. Anche l’assetto è molto buono considerato che l’ho provata sulle b-road inglesi, non particolarmente larghe, con ripetute curve e saliscendi ma sopratutto non lisce come un biliardo.
Buone capacità di assorbimento e la sensazione di essere ben attaccata al terreno, reattiva senza trasmettere ansia.
Molto belli i sedili Recaro, supersportivi e ben avvolgenti; alla guida ci si sente proprio un tutt’uno con la macchina.
Ad ogni modo, la qualità che spicca di più è certamente il motore 1.6 da 200HP (215 con l’overboost). Le consente un interessantissima performance da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e 230 km/h di velocità massima ma sono le sue caratteristiche che mi hanno colpito ancor più delle prestazioni.
Fluido ed elastico ai bassi regimi tanto da consentirmi una partenza sbagliata in terza anzichè in prima (dovuta al cambio da azionare con la mano sinistra), ha sicuramente una verve particolare ai regimi medio alti (4500-6500) dove la grinta si evidenzia anche nel rombo davvero molto gradevole, tale da far venir voglia di spingere sempre in quella zona.
In effetti il suo sound mi manca ancora…come l’equilibrio generale, tutto al posto giusto ed in linea con la caratterizzazione sportiva.
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Ford Ranger:
Girovagando nel West Sussex inglese posso provare il Ranger sia su asfalto sia in un interessante percorso fuoristrada. Sul nastro di asfalto il comportamento è buono, l’auto è comoda e si comporta senza particolari problemi. Certamente non è una berlina ma sicuramente possiamo intraprendere anche lunghi trasferimenti con buona velocità di crociera e discreto spunto. Infatti il motore da 3.2 litri e 200hp consente una velocità massima di 175 km/h ed un onorevole 0-100 in 10.9 sec.
Giunti all’inizio del percorso fuoristrada vedo che la quantità di fango non è poi così trascurabile.
La gommatura non è fuoristradistica, non ci sono artigli o gomme m+s, in foto si può vedere la gommatura piuttosto stradale. La Ranger si muove con disinvoltura sul tratturo anche in presenza di solchi ben formati.
Quando il percorso inizia a presentare delle pendenze inserisco il comando elettrico delle 4 ruote motrici 4H e il Ranger prosegue con ottima motricità. Arrivo in una buca piena di fango particolarmente insidioso, semiliquido, ai piedi di una ripida salita fangosa anch’essa. Ci vorrebbe una rincorsa ma non c’è lo spazio. Allora al volo inserisco le ridotte selezionando l’opzione 4L e il Ranger supera anche questo difficile passaggio.
Sono presenti l’assistenza in discesa HDC che regola la velocità in automatico senza dover toccare freni e acceleratore, e l’assistenza per le partenze in salita HSA.
Capacità di guado fino a 80cm e di traino fino a 3.500kg possono rispondere ai requisiti di sportività di cui parlavo.
E’ finita la prova. Mi fermo e guardo nuovamente i pneumatici: il Ranger ha davvero una buona motricità!
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