Festival of Speed di Goodwood: le novità di Renault
Tre novità e una galassia di star presentate da Renault al Festival of Speed di Goodwood: Renault esibirà una straordinaria gamma di modelli da competizione, automobili da record e veicoli di serie durante il Festival of Speed di Goodwood 2016. Saranno presentati al pubblico tre modelli in anteprima mondiale e nazionale.
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Lo spettacolo sarà assicurato dalle Renault che affronteranno la salita di Goodwood con, tra l’altro, la magnifica Type AK, la Nervasport dei record, una Renault Sport R.S. 01, che si distingue in tutti i circuiti d’Europa, e le monoposto che hanno fatto la storia della F1.
Questo patrimonio, che ripercorre la grande avventura di Renault e il suo desiderio di far evolvere la tecnologia utilizzata in Formula 1, sarà esposto in un susseguirsi di monoposto pluripremiate a motore turbo.
Parallelamente a questi sviluppi in gara, la nuova concept Clio R.S. 16 progettata da Renault Sport – una city car da 275 cavalli – sarà svelata in anteprima nazionale come precursore potenziale dell’imminente lancio di veicoli ancora più prestazionali.
Saranno esposti anche altri modelli, come Twingo GT. Questa city car dedicata al piacere di guida sarà a Goodwood in anteprima mondiale, mentre Nuova Renault Mégane Sporter – una station wagon elegante e raffinata in versione GT – e Nuova Renault Scenic – la nuova definizione di monovolume – saranno svelate per la prima volta al pubblico britannico.
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Dalla prima vittoria in un Gran Premio alle monoposto Campioni del Mondo di Formula Uno del XXI secolo, passando per le automobili dei record, Renault presenterà i suoi eccezionali modelli a Goodwood.
Anteprima mondiale di Twingo GT
Anteprima nazionale di Clio R.S.16
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Anteprima nazionale di Nuova Mégane Sporter GT
Presenza di responsabili Renault:
Cyril Abiteboul – Direttore Generale di Renault Sport Racing
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Patrice Ratti – Direttore Generale di Renault Sport Cars
Ken Ramirez – Direttore Commerciale Europa
Piloti Renault:
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Jolyon Palmer
René Arnoux
Michel Leclère
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Charles Pic
Jean Ragnotti
Ampia visibilità di Renault, dal tracciato della corsa in salita fino al paddock, ma anche nella categoria First Glance e in uno stand allestito di fronte a Goodwood House.
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Renault Type AK – 1906
Questa autovettura fu la prima a imporsi in un Gran Premio, anche se quella gara non assomigliava alle gare che conosciamo oggi. Organizzata a Le Mans nel 1906, sul circuito della Sarthe lungo 103,18 km, la prova si era disputata su strade prevalentemente asfaltate, che ogni partecipante doveva percorrere sei volte per ciascuno dei due giorni di gara partendo ogni 90 secondi. La distanza totale coperta fu di 1.238,16 km.
Renault aveva schierato 3 Type AK, equipaggiate con motore 13 litri da 90 cavalli, capaci di toccare 150 km/h: una velocità probabilmente terrificante 110 anni fa.
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La numero 3A era pilotata da Ferenc Szisz. Il primo giorno si concluse con la vittoria di Szisz e il secondo giorno solo 17 autovetture si schierarono sulla linea di partenza. Ferenc Szisz terminò tutti i giri in testa senza imprevisti di rilievo. Szisz dominò la seconda giornata e conquistò il primo posto in 12 ore e 14 minuti, con 32 minuti di anticipo sul diretto inseguitore.
Renault 40 CV Montlhéry – 1925
Negli anni 20, qualsiasi costruttore degno di questo nome doveva partecipare alla corsa ai record, moda incoraggiata dalla costruzione di circuiti di velocità. In Francia, quello di Montlhéry fu costruito nel 1924 e divenne rapidamente teatro di sfide all’ultimo millesimo di secondo. Naturalmente Renault partecipava a questa gara di velocità, contando sul fiore all’occhiello della sua gamma, la 40 CV con il suo enorme motore da 9,1 litri!
Nel 1926, Plessier e Gartfield, gli ingegneri responsabili dell’operazione, lanciarono sull’anello una 40 CV molto profilata, con carrozzeria monoposto e radiatore alloggiato dietro il motore. La vettura conquistò i record delle 50 miglia a 190,013 km/h e delle 24 ore a 173,649 km/h di media. Durante questo tentativo, la 40 CV si aggiudicò una serie di altri record, tra cui le 1.000 e 2.000 miglia e i 2.000, 3.000 e 4.000 chilometri. La vettura che parteciperà alla corsa in salita è una replica esatta del modello dei record, costruita negli anni 70.
Renault Nervasport, Auto dei Record di velocità – 1934
Versione specifica della lussuosa berlina Renault Nervastella, la Nervasport si distinse per le sue prestazioni e per la capacità di inanellare record di durata. Era motorizzata con la seconda generazione dell’8 cilindri in linea Renault, ispirato agli sviluppi nel settore dell’aviazione.
Con questo motore, la serie Nerva conquistò una serie di record in Europa e Africa. Ma il successo più bello della Nervasport fu realizzato sul circuito di Montlhéry nell’aprile 1934. Una versione monoposto progettata da Marcel Riffard, con carrozzeria chiusa, portò a casa una collezione di record. L’obiettivo iniziale prevedeva di percorrere 6.300 chilometri in due giorni, alla velocità media di oltre 132 km/h. Il 5 aprile, dopo 48 ore, 3 minuti e 14 secondi, la Nervasport tagliava il traguardo aggiudicandosi nove record internazionali e tre record del mondo, tra cui 48 ore per 8.037 chilometri alla velocità media di 167,445 km/h. Questa vettura sarà in azione l’intero week-end a Goodwood.
Étoile Filante – 1956
L’Étoile Filante è una denominazione romantica, ma perfettamente appropriata per questa detentrice di record, che sarà in azione per l’intera durata del Festival. Fu ispirata dallo specialista dei motori a turbina Joseph Szidlowski. Il fondatore di Turboméca voleva sensibilizzare il grande pubblico sulla fondatezza di questa tecnologia tratta dall’aviazione. Sedotto dal progetto, Pierre Lefaucheux, patron di Billancourt, affidò la realizzazione di una vettura sperimentale a tre uomini esperti: Fernand Picard, Direttore studi, Albert Lory, ineguagliato Ingegnere motorista, e Jean Hébert, Ingegnere e pilota.
l’Étoile Filante nacque attorno a una turbina di 270 cavalli. Era caratterizzata da una struttura tubolare rivestita di poliestere, i cui contorni furono disegnati in due anni di test in galleria del vento. Il 5 settembre 1956, il fischio della turbina risuonò sul lago salato di Bonneville, negli Stati Uniti. Alcuni istanti dopo, il record era battuto: 306,9 km/h per il chilometro, 308,85 km/h per i 5 km!
Renault F1 A500 – 1976
I primi passi di Renault in Formula 1 sono stati abbastanza cauti. Tutto ebbe inizio con un lavoro di sviluppo su un motore da competizione derivato dal V6 della Renault 30. Il risultato fu il V6 Renault-Elf-Gordini che eccelleva sia su strada che in Formula 2. Grazie a questi successi, il motore F1 cominciava a prendere forma. All’epoca, la normativa offriva due possibilità: un 3,0 litri aspirato o un 1,5 litri turbocompresso. L’esperienza acquisita da Renault sul turbo conduceva il team a scegliere la seconda soluzione e il primo motore sviluppato sfiorò quasi subito i 500 cavalli. Inizialmente integrato in un prototipo Alpine-Renault, il motore fu poi utilizzato per la monoposto pilotata da Jean-Pierre Jabouille nel marzo 1976. Questa autovettura, la sperimentale A500, fu presentata alla stampa in aprile. Tre mesi dopo, il nuovo Direttore di Renault, Bernard Hanon, dava il suo assenso per la creazione di un team da competizione Renault, aprendo un glorioso capitolo nella storia della Marca.
Renault F1 RS 01 – 1977
Agli inizi degli anni 70, Renault Gordini – con il sostegno finanziario della compagnia petrolifera Elf – lancia un programma di ricerca attorno a un motore ad alte prestazioni. Un V6 Turbo fu sviluppato e utilizzato in un prototipo Renault-Alpine, prima di equipaggiare la prima F1 di Renault. Dopo la vittoria alla 24 Ore di Le Mans nel 1978 con Renault-Alpine A442B, il team Renault Sport si orienta sulla F1. Nel 1977, la monoposto RS 01 è la prima Renault sulla griglia di partenza del Gran Premio con un motore turbocompresso da 1,5 litri, ossia la metà della cilindrata dei motori aspirati. Durante il week-end di Goodwood, questa storica F1 dimostrerà ancora una volta le sue capacità.
Renault F1 RS 10 – 1979
È la prima Formula 1 a motore turbo ad avere vinto un Gran Premio, vittoria conquistata due anni dopo il debutto di Renault nella disciplina agonistica, nel Gran Premio di Gran Bretagna 1977. Mentre tutte le altre monoposto erano equipaggiate con motori aspirati da 3,0 litri, Renault aveva scelto un blocco da 1,5 litri sovralimentato, più leggero ma anche più complicato da controllare. Occorreranno due anni agli ingegneri di Renault Sport per risolvere tutti i problemi. Il loro impegno fu ricompensato nel luglio 1979 in occasione del Gran Premio di Francia, organizzato a Dijon-Prenois che vide la vittoria di Jean-Pierre Jabouille e il terzo posto di René Arnoux con telaio RS 12. Questa prima vittoria di Renault in F1 fu anche la prima di una monoposto a motore turbo. Le scuderie concorrenti reagirono rapidamente e i turbo da allora hanno dominato le griglie di partenza. Renault aveva fatto la scelta giusta.
Sono stati sviluppati quattro telai RS 10 (RS 10, RS 11, RS 12 e RS 14). L’esemplare esposto è il RS 14.
Renault F1 RE 27B – 1981
Renault F1 RE 27B era un modello intermedio tra la RE 20 e la RE 30, pilotata da René Arnoux. Al suo volante, Arnoux terminò al quinto posto del Gran Premio di Argentina. La monoposto è riconoscibile per le derive verticali nella parte posteriore dei pontoni e il motore Elf turbo che produce 520 cavalli a 10.500 giri/minuto.
Renault F1 RE 30 – 1982
Dopo essere stata un precursore della tecnologia turbo in F1, Renault doveva affrontare i rivali che utilizzavano la stessa tecnologia. RE 30 fu sviluppata con questo intento. Nel 1980, cinque anni dopo la creazione della prima monoposto di Formula Uno a motore turbo, Renault contava tre vittorie con la RE 20. L’anno successivo, la prima rivale a motore turbo giungeva con i colori di una Ferrari. La RE 30 che doveva affrontare la Ferrari si era dimostrata competitiva, con sei pole position in una sola stagione grazie a René Arnoux e a un giovane Alain Prost. Durante la stagione 1982, la RE 30B conquistava dieci pole position e quattro vittorie in Sudafrica, Brasile, Francia e Italia. Nel frattempo, gli sviluppi di Renault erano seguiti non soltanto da Ferrari ma anche da Toleman-Hart e Brabham-BMW.
Renault F1 RE 40 – 1983
RE 40 fu la prima F1 di Renault a utilizzare una scocca in fibra di carbonio. Questo materiale leggero e i nuovi alettoni erano progettati per contrastare l’abolizione dell’effetto suolo intervenuta nella stagione 1983. Le prestazioni della RE 40 sono state supportate principalmente dal motore da 1,5 litri Renault, sovralimentato da due turbo per raggiungere gli 880 cavalli. Renault era anche il motorista della scuderia Lotus.
Al Campionato del Mondo Alain Prost concluse al secondo posto questa monoposto, vincendo quattro gare su 14 con tre pole position e tre migliori giri in pista. Mancò il titolo mondiale per soli due punti. Questa monoposto potrà essere vista in azione durante l’intero week-end del Festival of Speed.
Renault F1 R25 – Campione del Mondo 2005
Nel 2005, Renault F1 Team punta ufficialmente al titolo mondiale. Tutti gli sforzi furono fatti per raggiungere l’obiettivo, con il ritorno di Giancarlo Fisichella a fianco di Fernando Alonso. La nuova monoposto beneficia di un’aerodinamica ottimizzata, una sospensione anteriore innovativa e un motore V10 3,5 litri da 800 cavalli, capace di affrontare due Gran Premi consecutivi senza bisogno di essere sostituito.
Nonostante la pressione di Michael Schumacher e della Ferrari soprattutto di Kimi Raïkkonen e Juan-Pablo Montoya su McLaren Mercedes, Fernando Alonso è consacrato Campione del Mondo con sette vittorie, otto podi e sei pole position. Renault conquista anche il titolo mondiale con otto vittorie e dieci podi. La prima doppietta Piloti/Costruttori per un marchio generalista.
Renault F1 R26 – Campione del Mondo 2006
Nel 2006, l’obiettivo di Renault è ripetere l’exploit del 2005 con Fernando Alonso e la sua Renault F1 R25, tenendo conto della nuova normativa che impone un motore V8.
La scuderia “Renault F1”, diretta da Flavio Briatore, schiera due monoposto per il pilota spagnolo Fernando Alonso, Campione del Mondo in carica, e il compagno di squadra, l’Italiano Giancarlo Fisichella.
L’inizio della stagione è esaltante per Renault: Alonso inanella sei vittorie, tre secondi posti e cinque pole positions, e Fisichella, da parte sua, è autore di una vittoria, un terzo posto e una pole position.
Michael Schumacher e Ferrari sono sempre in agguato e la lotta per il titolo è accanita. Tuttavia, aggiungendo una vittoria e quattro secondi posti al suo palmarès, Alonso – idealmente supportato da tutta l’équipe – gioca al raddoppio conservando il titolo per i piloti e permettendo a Renault di seguirlo a livello costruttori. Giancarlo Fisichella si assicura da parte sua il quarto posto al Campionato del Mondo dei Piloti. Con questo splendida doppietta, Renault può legittimamente affermare di essere al “top of the World of F1”.
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