Festival della Scienza a Genova: tutto sul programma e gli eventi imperdibili
Festival della Scienza a Genova: programma ed eventi da non perdere
La ventiduesima edizione del Festival della Scienza di Genova, in programma dal 24 ottobre al 3 novembre 2024, si distingue per una ricca e variegata proposta culturale. Con oltre 260 eventi distribuiti in 32 location, la manifestazione coinvolgerà 280 ospiti e oltre 800 giovani partecipanti, tra animatori, studenti e studentesse in alternanza scuola-lavoro. Questo festival, di portata internazionale, è diventato un appuntamento imperdibile per coloro che amano approcciarsi al mondo della scienza e della tecnologia.
Il tema di quest’anno, “Sfide”, sarà il comune denominatore di tutti gli eventi, che spazieranno tra mostre, laboratori, conferenze e spettacoli. Si pretende di affrontare questioni attuali di grande rilevanza, quali l’emergenza climatica, la sostenibilità e i rapidi sviluppi tecnologici. Ci sarà ampio spazio per discussioni su salute, Intelligenza Artificiale, robotica e il rapporto tra arte e società, confermando l’intento del festival di divulgare la scienza in un modo coinvolgente e accessibile.
Il calendario degli eventi sarà arricchito dalla partecipazione di scienziati e divulgatori di fama mondiale. A partire dall’apertura ufficiale, prevista per il 24 ottobre alle ore 18 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, con una lectio magistralis del matematico Alfio Quarteroni, il programma promette incontri di grande spessore. Il simulatore iHeart, frutto della collaborazione tra matematica e Intelligenza Artificiale, sarà presentato in questa occasione, offrendo ai partecipanti un’occasione unica per esplorare la funzionalità del cuore umano.
Numerosi anche gli appuntamenti giovedì 24 ottobre. Dalle conferenze dedicate a temi scientifici che spaziano dal Quantum computing alla storia della scienza, fino a spettacoli interattivi, il festival si propone di creare un’interazione attiva tra il pubblico e gli esperti. Un programma così ricco non solo invita a riflettere sulle sfide contemporanee, ma stimola anche un dialogo propositivo volto a immaginare il futuro della scienza e della società.
In questo contesto, il Festival della Scienza di Genova non si limita a essere un luogo di discussione, ma si posiziona anche come una piattaforma dinamica per l’educazione scientifica, puntando a coinvolgere un pubblico di tutte le età e ad avvicinare le nuove generazioni alla cultura scientifica attraverso eventi scoppiettanti e informativi.
Il tema dell’edizione 2024
Il festival di quest’anno, incentrato su “Sfide”, si propone di affrontare argomenti di cruciale importanza nel panorama attuale. Attraverso un’ampia varietà di mostre, laboratori e conferenze, i partecipanti potranno esplorare questioni legate all’emergenza climatica, alla sostenibilità, oltre a temi emergenti come le nuove tecnologie. Si farà anche un ampio riferimento a salute, Intelligenza Artificiale e robotica, esaminando come questi elementi interagiscano con la società contemporanea e l’arte.
In questa linea, il festival non si limita a una mera esposizione di conoscenze scientifiche, ma si impegna a rendere la scienza accessibile e coinvolgente, incoraggiando il dialogo tra esperti e pubblico. I relatori, tra cui scienziati di fama internazionale e divulgatori scientifici, offriranno riflessioni e presentazioni che stimoleranno una maggiore consapevolezza critica nei partecipanti. Si prevede che l’approccio adottato elimini le barriere tradizionali tra scienza e società, facilitando un’apertura verso nuove idee e innovazioni.
Uno degli obiettivi principali di questa edizione è quello di enunciare la necessità di un cambiamento di paradigma, spingendo il pubblico a riflettere sulle azioni necessarie per affrontare le sfide globali odierne. Attività interattive e dimostrazioni pratiche sono concepite per aiutare i partecipanti a comprendere meglio questi temi, creando un ambiente in cui l’apprendimento diventa un’esperienza condivisa e stimolante.
Il festival, quindi, rappresenta un’occasione unica per riunire menti brillanti e motivati, favorendo la creazione di una rete di conoscenze che possa alimentare il dibattito pubblico sulla scienza. Che si tratti di relazioni pubbliche o di scoperte scientifiche, ogni evento sarà un’opportunità per esplorare e interrogare le “Sfide” della nostra epoca, rivestendo un ruolo attivo nel processo di divulgazione e apprendimento.
In questo spirito, il Festival della Scienza di Genova si configura come una piattaforma dove le idee possono convergere, permettendo al pubblico di partecipare attivamente nella costruzione di un futuro più sostenibile e consapevole. Non si tratta solo di un semplice evento, ma di una celebrazione della curiosità intellettuale, un invito a partecipare e a scoprire.
Matematica e intelligenza artificiale: protagonisti e programma
Un elemento centrale della ventiduesima edizione del Festival della Scienza di Genova è rappresentato dalla convergenza tra matematica e intelligenza artificiale, due discipline che stanno ridefinendo gli orizzonti della ricerca scientifica e della tecnologia. La manifestazione avrà come protagonisti oltre 280 ospiti di fama che parteciperanno con conferenze, workshop e discussioni, affrontando temi rilevanti e stimolanti.
Il festival si aprirà il 24 ottobre con una lectio magistralis del noto matematico Alfio Quarteroni, che svelerà il proprio progetto iHeart. Questa innovazione è un simulatore matematico progettato per riprodurre la funzionalità del cuore umano in maniera completamente nuova, avvalendosi di metodi avanzati di intelligenza artificiale. L’evento non solo inaugura la manifestazione, ma stabilisce anche il tono per tutta la settimana, suggellando la sinergia tra scienza matematica e applicazioni pratiche in campo medico.
Successivamente, il programma si arricchirà di conferenze dedicate a questioni fondamentali del nostro tempo. Il 30 ottobre, la matematica Eugenia Cheng, in una discussione intitolata “Quanto è reale la matematica?”, guiderà il pubblico a esplorare il profondo legame tra curiosità umana e la disciplina matematica stessa. Le riflessioni si estenderanno al campo della filosofia, con il contributo di Massimo Mazzotti che, l’1 novembre, discuterà l’interazione tra numeri e politica, fornendo spunti sulla matematica come linguaggio universale nel decidere il destino delle società.
Il festival offrirà inoltre particolare attenzione ai temi dell’intelligenza artificiale attraverso interventi di spessore, come quello di Bertrand Braunschweig, che l’1 novembre parlerà di “Intelligenza artificiale: realtà, miti, fiducia”. Questo incontro si propone di chiarire le incomprensioni e le aspettative spesso contrastanti legate a questa tecnologia. Un’altra conferenza di rilievo è prevista con Nello Cristianini, il quale presenterà “Machina Sapiens” il 27 ottobre, cercando di illuminare il pubblico sui potenziali impatti delle nuove tecnologie nella nostra vita quotidiana.
Tra gli interventi che promettono di suscitare l’interesse dei partecipanti c’è anche quello di Cristiana De Filippis, una figura di spicco nel panorama scientifico italiano che si esprimerà sul tema “Focus sulla Matematica” il 27 ottobre. Il suo contributo sarà fondamentale per comprendere i recenti sviluppi nella ricerca matematica.
Il festival, dunque, non solo si propone di esplorare la matematica e l’intelligenza artificiale, ma anche di stimolare un dialogo interattivo tra esperti e partecipanti, rendendo la scienza accessibile e dinamica. Ogni evento sarà un’occasione unica per apprendere, coinvolgere e scoprire, dando vita a un’interpretazione moderna della scienza e del suo impatto sulla società contemporanea.
Robotica, astronomia e spazio: gli appuntamenti
Il Festival della Scienza di Genova 2024 non trascura l’affascinante mondo della robotica, dell’astronomia e dello spazio, aree in continua evoluzione che offrono spunti per riflessioni innovative e stimolanti. Con un programma ricco di conferenze e spettacoli, i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare le intersezioni tra tecnologia, scienza e avances nella comprensione dell’universo.
Tra i momenti salienti, Domenico Prattichizzo e Serena Zacchigna presenteranno il 27 ottobre, alle 21, “Il tocco del cuore che batte contro il cancro”. Questo evento speciale unirà scienza e informazione, mostrando come la robotica possa agire nel trattamento di malattie gravi, attraverso l’uso di dispositivi indossabili ispirati al battito cardiaco. La loro presentazione metterà in luce non solo l’innovazione tecnologica, ma anche l’impatto che queste soluzioni possono avere sulla qualità della vita dei pazienti.
Il 26 ottobre sarà un giorno ricco di eventi, con Cosimo Accoto che, alle 15, tratterà il tema “Il pianeta latente”. In questo intervento verrà invitato il pubblico a riflettere sull’integrazione dell’intelligenza umana con quella artificiale, una questione sempre più centrale nel dibattito contemporaneo. A seguire, Diletta Huyskes presenterà “Tecnologia della rivoluzione” alle 18, analizzando il potenziale delle tecnologie emergenti per migliorare la società, ma anche i rischi di un’evoluzione sociale che potrebbe non seguire il passo dell’innovazione tecnologica.
La tematica dell’astronomia, di forse maggiore fascino, avrà il suo spazio in eventi come “Quanto è quantistico il cosmo?”, dove Vincenzo Barone e altri esperti del settore discuteranno le proprietà quantistiche dell’universo il 25 ottobre alle 21. Questo evento esaminerà l’affascinante connubio tra fisica quantistica e cosmologia, aprendo una finestra sulle origini e la struttura del cosmo.
L’astronauta Umberto Guidoni condividerà le proprie esperienze in “Sfidare lo spazio” il 29 ottobre, un’opportunità unica per ascoltare un protagonista dell’esplorazione spaziale e le sue visioni su ciò che ci attende nel futuro dell’umanità oltre la Terra. Seguendo la linea dell’esplorazione, il contributo di Angela Celozzi, Daniele Mocio e Walter Villadei su “Meteorologia: dalla Terra allo spazio” il 27 ottobre illuminerà i legami tra la meteorologia terrestre e le sfide meteorologiche che affrontiamo nello spazio.
Il 28 ottobre il focus sarà sulla seconda rivoluzione quantistica, con relatori come Tommaso Calarco e Fabio Sciarrino che prenderanno parte a una seduta per discutere delle sfide e delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie quantistiche. Con il festival che pone un accento particolare sulle più recenti evoluzioni dei campi scientifici, i partecipanti possono aspettarsi un’esperienza concreta e coinvolgente, arricchita dalla presenza di esperti di caratura mondiale.
Le frontiere della scienza
Il Festival della Scienza di Genova mette in evidenza le ultime scoperte e i progressi in diverse aree scientifiche, con un forte accento sulla superconduttività, la chimica e la genetica. Questi temi non solo rappresentano frontiere in continua espansione della scienza, ma anche opportunità per un dialogo interdisciplinare che invita a riflettere sul futuro della ricerca e delle applicazioni pratiche nella vita quotidiana.
Un appuntamento da non perdere è la conferenza di Andrey Varlamov, intitolata “Breve guida a un secolo di superconduttività”, che si svolgerà il 27 ottobre alle 15.30. Questo intervento offrirà un’analisi approfondita sulle scoperte in questo campo, rivelando come i materiali superconduttori possano rivoluzionare la tecnologia, dalla produzione di energia fino ai trasporti. La superconduttività, infatti, rappresenta un elemento cruciale nel progresso delle tecnologie moderne, rendendo possibile la realizzazione di dispositivi sofisticati e altamente efficienti.
Non meno affascinante è la conferenza “Coppe, cosmetici e quantum dot” con i chimici Liberato Manna e Stefano Toso, prevista per il 26 ottobre alle 18.30. In questa presentazione, verrà esplorato il mondo dei nanocristalli, dalle loro origini nell’antichità fino alle più recenti applicazioni nel campo della chimica e della cosmetica. Oltre alla loro versatilità, i nanocristalli rappresentano un esempio concreto di come la scienza possa integrarsi con il mercato, migliorando prodotti di uso quotidiano grazie a tecniche innovative di sintesi e applicazione.
In campo medico, il dottor Antonio Lanzavecchia terrà una conferenza, “Dalla scienza alla cura”, il 2 novembre alle 18. Questa presentazione segnerà un percorso attraverso la storia degli anticorpi monoclonali, un traguardo significativo nella ricerca biomedica che ha cambiato radicalmente l’approccio alla cura di numerose malattie. Lanzavecchia offrirà ai partecipanti una visione unica dei processi scientifici che sottendono queste scoperte, rivelando l’importanza della ricerca fondamentale nel migliorare la salute globale.
Un altro tema di interesse cruciale saranno le scoperte nel campo della genetica, presentate dai ricercatori Piero Carninci e Stefano Gustincich in “Le sorprese del genoma umano” il 30 ottobre alle 18. Questo intervento si concentrerà sulle ultime novità nella ricerca genomica e sui loro impatti potenziali sulla biologia e sulla medicina, metterà in evidenza come le ricerche attuali possano influenzare la comprensione delle malattie e delle terapie personalizzate.
Il festival, quindi, non si limita a celebrare le conquiste della scienza, ma stimola anche un dibattito sul futuro delle scoperte scientifiche e delle loro applicazioni. Questa edizione si propone di incoraggiare il coinvolgimento del pubblico, invitando ciascuno a esplorare le frontiere della scienza e a riflettere sull’importanza di investire nella ricerca e nell’innovazione per costruire un domani migliore.
Sostenibilità: gli eventi da non perdere
Uno dei temi centrali del Festival della Scienza di Genova 2024 è la sostenibilità, un argomento di crescente rilevanza nel dibattito pubblico globale. Gli eventi dedicati a questo tema si svolgeranno in diverse giornate della manifestazione e offriranno spunti di riflessione su come affrontare le sfide ambientali attraverso innovazioni e pratiche sostenibili.
Il 2 novembre, Vincent Doumeizel presenterà “La rivoluzione delle alghe”, un intervento volto a mettere in luce l’importanza delle alghe nella lotta contro il cambiamento climatico e nel promuovere una più efficace sostenibilità ambientale. Questa conferenza offrirà al pubblico una visione sulle potenzialità di queste piante, spesso sottovalutate, nel contribuire alla salute degli oceani e al benessere del pianeta.
Inoltre, durante il festival, esperti come Giancarlo Fonseca, Paolo Vineis e Raimondo Orsini discuteranno della rigenerazione dell’ambiente naturale il 25 ottobre alle 18. Questo incontro si concentrerà su strategie concrete per il ripristino degli ecosistemi e l’importanza della biodiversità nella creazione di un futuro sostenibile. Le loro riflessioni metteranno in risalto le sfide e le opportunità legate alla rinascita di spazi naturali vitali.
Un ulteriore approfondimento sulla sostenibilità si avrà con la puntata dal vivo di “Caterpillar”, in programma per giovedì 31 ottobre alle 18. Questo evento, condotto da Massimo Cirri, Sara Zambotti e Paolo Labati, porterà il pubblico a riflettere sulle diverse dimensioni della sostenibilità attraverso un formato interattivo e coinvolgente.
Il tema della biodiversità sarà affrontato in modo originale nel concerto “Allegro Bestiale”, previsto per il 2 novembre alle 21, dove Telmo Pievani, accompagnato dalla Banda Osiris, condurrà il pubblico attraverso un viaggio comico e musicale legato ai temi cruciali della sostenibilità e della biodiversità. Questo evento intende stimolare la discussione su questi argomenti in un modo informale e divertente, raggiungendo un pubblico variegato e rendendo la scienza accessibile a tutti.
Il Festival non si limita a esplorare la sostenibilità dal punto di vista scientifico, ma cerca anche di unire passato e futuro. Gli antropologi Gianfranco Biondi e Olga Rickards si concentreranno sul tema “Umani da sei milioni di anni” il 2 novembre alle 17.30, riflettendo su come le pratiche umane hanno influenzato l’ambiente nel corso della storia. Una visione storica che offre un contesto per comprendere meglio le sfide attuali e come possiamo imparare dal passato per costruire un futuro più equilibrato e sostenibile.
Inoltre, il programma include eventi che discuteranno i nuovi media e il loro impatto sulla scienza. In “A parole nude”, in programma il 3 novembre alle 18.30, Beatrice Mautino e altri relatori esploreranno l’effetto dei podcast e dei nuovi canali comunicativi nel divulgare la scienza e il sapere. Questi incontri testimoniano l’impegno della manifestazione nel combinare scienza e comunicazione, rendendo le informazioni scientifiche più accessibili e coinvolgenti.