Interventi e Resoconto Festival della Comunicazione 2014, sorprende l’innovazione dirompente di Massimo Russo
Interventi e Resoconto Festival della Comunicazione 2014, II giorno. Tra romanzo polifonico e enciclopedia delle donne sorprende l’innovazione dirompente di Massimo Russo
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La seconda giornata a Camogli e’ migliore della prima.
Il miglior intervento (tra quelli visti) è quello del direttore di Wired Massimo Russo che ha parlato di innovazione dirompente, citando Steve Jobs: “Solo le persone che sono abbastanza pazze da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero”.
Ricorda poi che l’innovazione usa la tecnologia, ma è soprattutto cultura. Non è la piattaforma che fa la differenza (che sia analogica, cartacea, telematica o telepatica) ma sono le idee.
Ci parla poi di stampa digitale e di come cambierà il mondo,dell’ auto di Google e di giornalismo digitale.
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Infine aggiunge un concetto molto interessante,”meglio prendere una decisione mediocre che non decidere affatto”.
Altro intervento della giornata e’ quello di Roberto Cotroneo, intitolato “La tentazione di raccontarsi: visioni autobiografie e scritture sui social network -Verso una nuova forma di narratività”.
La relazione risulta esseree un po’ antisocial quando dice “che essere famosi su Facebook è come essere ricchi a Monopoli”.
L’AUTORE continua affermando che Facebook si è tramutato in “un luogo dove ognuno racconta esclusivamente se stesso, con immagini, video (ad es. spiega che comprando Final Cut per pochi euro chiunque può diventare una sorta di regista) e pure poesie citate (spesso) male”.
Come afferma Cotroneo, internet e i social si sono trasformati in una piazza dove la comunicazione non è più uno scambio spontaneo tra individui, ma è diventata un processo unilaterale, immediato e triste come mettersi a discorrere di fronte a uno specchio.
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Anche in questo caso non mi trovo d’accordo ma devo ammettere che Lo scrittore sa farsi ascoltare ed ha un ottimo senso dell’umorismo.
Nella magnifica location del Salone del Mare presso l’hotel Cenobio dri Dogi si parla di “donne che tendono a sparire” (pure tra le relatrici di questo Festival a dire il vero).
Rossana Fazio e Margherita Marcheselli ideatrici del sito www.enciclopediadelledonne.it affermano che anche quelle che in vita hanno goduto di fama e riconoscimenti vengono poi avvolte rapidamente da una densa coltre di nebbia e svaniscono dalla memoria collettiva. Poi, di tanto in tanto, in occasione speciali, vengono «riscoperte».
In Ultimo evidenzio l’intervento dello scrittore Andrea De Carlo “romanzo polifonico. Raccontare una storia da punti di vista multipli”.
Realizzazione del romanzo polifonico è sicuramente il recente Villa Metaphora, in cui tanti personaggi, diversi non solo per carattere, ma anche per professione e stile di vita, si esprimono ognuno con un linguaggio differente, arrivando persino ad utilizzare dialetti diversi. Ma quello che risalta è la capacità di delineare psicologie differenti.
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De Carlo sui social afferma che la comunicazione non passa più solo attraverso il linguaggio verbale e corporeo, ma anche per quello delle tecnologie. Proprio nell’ultimo romanzo Giro di vento i personaggi si trovano a dover viaggiare sulla stessa auto, ma divisi dai vari sms e telefonate in arrivo. Il rischio, nell’eccesso di informazioni, è quello di trovarsi in mezzo a un assordante silenzio della vera comunicazione interiore.
“Quello che riscontro è una sistematica erosione dell’attenzione: spesso le persone sono fisicamente in un luogo, ma con la mente sono da un’altra parte, in una corsa senza pause”.
E qui non posso che dare ragione a De Carlo.
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