Farmacie svizzere si preparano a grandi cambiamenti con l’arrivo della deregulation
Panoramica delle farmacie svizzere
Le farmacie svolgono un ruolo cruciale nel sistema sanitario svizzero, fungendo non solo da punti di distribuzione per i medicinali, ma anche come centri in cui i cittadini possono ricevere consulenze per problemi di salute comuni, che spaziano da eruzioni cutanee a disturbi digestivi. A differenza di altri paesi, come gli Stati Uniti, dove le farmacie sono incorporate in negozi al dettaglio che vendono di tutto, dalle caramelle ai biglietti d’auguri, le farmacie svizzere operano in un contesto più formale e professionale.
Finora, il settore farmaceutico in Svizzera è riuscito a mantenere una certa stabilità, con un numero costante di circa 1.800 farmacie dal 2008. Questo è in parte dovuto a un sistema di regolamentazione che protegge il mercato locale, stabilendo prezzi massimi per i farmaci e garantendo che un importo fisso venga destinato ai servizi forniti dalle farmacie. Tali regolamentazioni sono essenziali per la salute dei pazienti, contribuendo a garantire che le farmacie non solo soddisfino le esigenze di distribuzione dei medicinali, ma anche che offrano servizi vitali alla comunità.
Attualmente, la Svizzera ha un rapporto relativamente basso di farmacie rispetto ad altre nazioni sviluppate, circa 21 ogni 100.000 persone, mentre la media europea è di 32. Inoltre, i requisiti per l’apertura di una farmacia, siano esse fisiche o online, sono rigorosi; è necessaria un’autorizzazione del Swissmedic, accompagnata da ispezioni da parte delle autorità cantonali e dalla supervisione di farmacisti autorizzati.
Pressioni sul settore delle farmacie
Il settore farmaceutico svizzero sta affrontando crescenti pressioni economiche e di risorse. La crisi globale dei costi, che ha colpito anche altri settori, ha avuto un impatto significativo sulla sostenibilità economica delle farmacie. I farmacisti segnalano che le spese legate all’energia e agli stipendi stanno erodendo i margini di profitto. Le difficoltà nel reclutare farmacisti qualificati nascono da una crescente avversione a lavorare in farmacie, una realtà evidenziata da un farmacista di Berna.
Per far fronte a questa situazione, molte farmacie indipendenti, rappresentando circa due terzi del totale, sono entrate in reti come Dr. Gurtner Gruppe o TopPharm. Queste collaborazioni mirano a ottimizzare le spese attraverso acquisti in comune e formazioni condivise, oltre a negoziazioni più favorevoli per le condizioni di credito. La diversificazione dei servizi è un’altra strategia attuata, con molte farmacie che offrono opportunità aggiuntive, come vaccinazioni e consulenze sulla nutrizione, per generare ricavi supplementari e mantenere così l’attrattiva della professione.
Le farmacie svizzere devono anche affrontare una crescente scarsità di farmaci. Oltre 1.000 medicinali, perlopiù generici a basso costo, erano inaccessibili a ottobre 2024, rispetto ai circa 450 di maggio 2021. Bottlenecks nella fornitura, che derivano da crisi globali, pongono sfide significative: i farmacisti devono lavorare il doppio per cercare alternative ai medicinali esauriti, senza ricevere alcun compenso per questo sforzo extra.
La crescente insoddisfazione dei pazienti, insorgente a causa delle difficoltà nel reperire i farmaci richiesti, mina la fiducia nei farmacisti. Un’analisi della situazione attuale rivela che i farmacisti dedicano in media dieci ore settimanali in più per cercare soluzioni alternative a farmaci non disponibili; un costo significativo che non è rimborsato dal sistema attuale, portando così il settore ad una fase critica.
Regolamentazioni e opportunità per le farmacie online
Il panorama delle farmacie in Svizzera sta attraversando una fase decisiva, in particolare a causa di imminenti modifiche normative che potrebbero liberare il mercato delle farmacie online. Attualmente, il sistema farmacologico svizzero è soggetto a regolamentazioni severe, che hanno storicamente protetto le farmacie locali da una concorrenza eccessiva e da cambiamenti rapidi. Tuttavia, con la crescente domanda di comodità da parte dei consumatori e il successo di e-commerce nel settore della salute, il governo svizzero sta considerando di allentare alcune delle attuali restrizioni sulla vendita online di farmaci non soggetti a prescrizione.
Fino ad oggi, la vendita online di farmaci in Svizzera è stata limitata da leggi rigorose che richiedevano, tra l’altro, la consultazione di un medico per molti prodotti da banco e impedivano la vendita di medicinali senza prescrizione attraverso canali digitali. Sebbene queste misure siano state implementate con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei pazienti, esse hanno anche ostacolato la capacità delle farmacie di competere efficacemente con i rivenditori online stranieri, come Amazon e Alibaba, che stanno rapidamente guadagnando quote di mercato in altri paesi.
La situazione potrebbe cambiare già nei prossimi anni, data l’intenzione del parlamento svizzero di rivedere le regole previste per la vendita dei farmaci. L’apertura a nuove regole potrebbe significare sia una democratizzazione dell’accesso ai medicinali, che un potenziamento delle opportunità per le farmacie online, rendendo più facile per i consumatori acquistare farmaci comodamente da casa. Inoltre, l’implementazione di prescrizioni elettroniche, pratica già adottata in altri stati, rappresenterebbe un ulteriore passo verso la digitalizzazione del sistema sanitario svizzero, aprendo la strada a interazioni più fluide tra farmacisti e pazienti.
Questa evoluzione potrebbe portare a una maggiore competitività nel settore, stimolando le farmacie a diversificare i loro servizi e a adottare tecnologie digitali per migliorare la loro offerta. L’impatto di queste riforme è ancora incerto, ma potrebbe segnare un significativo cambiamento nella funzione tradizionale delle farmacie svizzere nel panorama sanitario, ponendole in una posizione più forte per affrontare la concorrenza online.
Crisi della manodopera e strategie di sopravvivenza
La crisi del personale nelle farmacie svizzere sta diventando sempre più evidente, con un numero crescente di farmacisti che abbandonano la professione a causa delle difficoltà lavorative e delle richieste sempre più elevate. Le farmacie, che storicamente hanno offerto ambiti lavorativi stabili, si trovano ora a fronteggiare una carenza di professionisti qualificati, un fenomeno accentuato da condizioni di lavoro che stanno diventando sempre più gravose. Un farmacista di Berna ha commentato come il numero di professionisti pronti a prendersi il carico di gestire una farmacia stia diminuendo, rendendo difficile la successione generazionale in molte aziende.
Per affrontare questa crisi, le farmacie stanno implementando diverse strategie di sopravvivenza. Le farmacie indipendenti, che rappresentano circa due terzi del totale, stanno formando alleanze e consorzi come Dr. Gurtner Gruppe e TopPharm. Tali gruppi consentono di ottimizzare le risorse attraverso l’acquisto collettivo di medicinali, formando i dipendenti e negoziando condizioni di credito più favorevoli. Le farmacie sono anche in fase di espansione dei loro servizi, come ad esempio includendo vaccinazioni e test per allergie, per attrarre nuovi clienti e colmare le perdite di reddito.
Inoltre, molte farmacie stanno investendo in tecnologie digitali, come sistemi di gestione e applicazioni per il monitoraggio dell’inventario, per migliorare l’efficienza operativa. Questo approccio non solo aiuta a garantire un’efficace gestione delle scorte in un contesto di crescente scarsità di farmaci, ma consente anche di liberare tempo prezioso per i farmacisti, consentendo loro di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto, come il supporto ai pazienti e la consulenza personalizzata.
Futuro delle farmacie locali in un mercato in evoluzione
Il futuro delle farmacie in Svizzera è caratterizzato da una visione di rapida evoluzione, guidata dalla necessità di adattarsi a un ambiente di mercato sempre più competitivo. Con aziende come Galenica, che ha acquisito numerosi punti vendita e sta espandendo la sua presenza nel settore online, il panorama delle farmacie locali sta subendo un cambiamento significativo. Questi sviluppi suggeriscono una centralizzazione del mercato, dove le catene più grandi potrebbero dominare, mentre le farmacie indipendenti si trovano a fronteggiare sfide sempre più impegnative.
Analisti come Gian Marco Werro avvertono che una continua fusione delle farmacie fisiche ridurrà ulteriormente il numero totale di attività, aumentando la pressione su quelle rimaste. L’imminente liberalizzazione della vendita di farmaci non prescritti online rappresenta una minaccia concreta per le realtà locali, poiché i consumatori diventeranno più propensi a cercare prezzi e comodità attraverso canali digitali.
Tuttavia, le farmacie locali non sono completamente destinate a soccombere all’ondata del commercio online. In risposta, stanno adottando misure proattive per valorizzare il contatto umano e il servizio personalizzato, elementi che le differenziano dalle piattaforme online. Gli operatori stanno implementando strategie che combinano canali digitali e presenziali, permettendo una maggiore flessibilità nell’interazione con i clienti. Galenica, per esempio, mira a integrare i propri servizi affinché i clienti possano usufruire di un’esperienza di acquisto fluida, sia online che in negozio.
Inoltre, continua ad esistere un significativo legame di fiducia tra le farmacie e le comunità locali. Questa relazione, sebbene vulnerabile, può essere un fattore chiave per la loro sostenibilità. Il valore della consulenza sanitaria personalizzata fornita dai farmacisti, in quanto primo punto di contatto con il sistema sanitario, è riconosciuto dall’utenza. Investire in questo aspetto potrebbe rivelarsi cruciale per le farmacie nel mantenere la loro rilevanza e rafforzare la fidelizzazione della clientela in un mercato in continua evoluzione.