Famiglia del bosco sfida l’allontanamento dei figli: consulente un ex fedelissimo di Papa Francesco

Contesto del caso e famiglia coinvolta
Contesto del caso e famiglia coinvolta
Il caso della cosiddetta “famiglia del bosco” coinvolge i coniugi Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, coppia anglo‑australiana a cui il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha sospeso la responsabilità genitoriale da oltre un mese, disponendo l’allontanamento dei tre figli minori in una struttura protetta. I bambini, due gemelli di 6 anni e una bambina di 8, sono attualmente ospitati in una casa famiglia nell’area di Vasto, dopo un percorso segnato da scelte educative non convenzionali e da criticità emerse in ambito sanitario e sociale. Il nucleo abitava in un casolare immerso nel bosco, concesso in comodato gratuito dall’imprenditore Armando Carusi a marzo, ora da restituire. Le immagini allegate agli atti mostrano i minori sorridenti, inseriti tra coetanei, elemento che la difesa usa per documentare integrazione e benessere fuori dal casolare.
Indice dei Contenuti:
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Nuovi sviluppi legali e motivazioni dell’istanza
Il 24 dicembre gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas hanno depositato una nuova istanza al Tribunale per i minorenni dell’Aquila, sostenuta da un dossier fotografico e da relazioni aggiornate. La documentazione punta a dimostrare il mutamento delle condotte genitoriali e il benessere dei minori nella casa famiglia di Vasto. Le immagini ritraggono i bambini sereni, in attività con i coetanei, e includono dettagli – come l’uso di un cucchiaino di plastica – che intendono confutare le precedenti resistenze materne verso materiali e procedure sanitarie in plastica, elemento citato in atti durante il ricovero post intossicazione da funghi.
La richiesta chiede la revoca o la rimodulazione dell’ordinanza di allontanamento, evidenziando un percorso di apertura su casa e scolarizzazione. La difesa sostiene che siano superate le chiusure ideologiche contestate in precedenza e propone un piano di compromesso: disponibilità a trasferirsi in un’abitazione alternativa e avvio della frequenza scolastica pubblica dal 7 gennaio, come sollecitato dalla tutrice. Nel fascicolo sono richiamate anche le criticità nei rapporti tra Catherine Birmingham e l’assistente sociale, indicate come superabili alla luce delle condotte più recenti.
In parallelo, i legali hanno nominato lo psichiatra Tonino Cantelmi come consulente di parte per i test disposti dai giudici, con tempi stimati in quattro mesi. Il contributo peritale è finalizzato a valutare capacità genitoriali, adesione alle prescrizioni e stabilità degli impegni presi. La strategia processuale si concentra su verifiche oggettive e monitorabili, per controbilanciare le motivazioni del precedente rigetto e introdurre elementi nuovi, sia clinici sia sociali, utili a una rimodulazione del provvedimento.
Capitolo scuola: i minori dovrebbero essere iscritti a un istituto pubblico nell’area di Vasto, considerate le distanze con Palmoli – circa un’ora d’auto dalla struttura protetta – come precisato dal sindaco Giuseppe Masciulli. Questo passaggio è presentato come indicatore di compliance rispetto alle prescrizioni dell’autorità giudiziaria e come misura di stabilizzazione del quotidiano dei bambini. La difesa collega l’avvio della frequenza all’istanza, per rafforzare la richiesta di attenuazione delle restrizioni.
Profilo del consulente ed eventuali conflitti
Tonino Cantelmi, psichiatra e professore associato alla Pontificia Università Gregoriana, è stato selezionato come consulente di parte per sostenere la valutazione clinica richiesta dal Tribunale per i minorenni dell’Aquila. Il suo curriculum include la nomina, nel 2020, a “membro del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale” da parte di Papa Francesco. Il mandato nel procedimento prevede test e osservazioni peritali entro un orizzonte di circa quattro mesi, con focus su capacità genitoriali, adesione alle prescrizioni e coerenza dei comportamenti quotidiani dei genitori.
La scelta di Cantelmi ha anche una valenza comunicativa: oltre al profilo tecnico, supporterà un approccio orientato al compromesso, in linea con la nuova strategia difensiva. In ambito deontologico, la sua precedente collaborazione con un Dicastero vaticano non risulta, allo stato, una causa di incompatibilità nel procedimento minorile, trattandosi di incarico di parte e non di perizia d’ufficio. La difesa valorizza l’autorevolezza accademica e l’esperienza clinica come garanzia di metodo, puntando su protocolli standardizzati e tracciabili.
Possibili criticità riguardano la percezione di terzietà. Pur non essendoci ruoli attivi in strutture giudiziarie, l’associazione del nome di Cantelmi all’ambito ecclesiale potrebbe essere oggetto di contestazioni dialettiche tra le parti. Gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas sottolineano che il contributo rimarrà circoscritto a valutazioni cliniche documentate, con metriche validate e report sottoponibili a controperizia, per evitare derive interpretative o sovrapposizioni valoriali non pertinenti.
Il perimetro dell’incarico include colloqui clinici, osservazioni strutturate, analisi delle interazioni genitori‑figli e verifica della compliance rispetto a casa, scolarizzazione e indicazioni sanitarie. I risultati confluiranno in un dossier cronoprogrammato, funzionale alla richiesta di rimodulazione delle misure. In parallelo, il consulente curerà la linearità narrativa nelle comunicazioni esterne, con attenzione a evitare sovraesposizioni dei minori e a mantenere coerenza tra condotte dichiarate e condotte osservate in sede peritale.
Reazioni delle istituzioni e prossimi passi
Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila prosegue l’iter con i test peritali e il monitoraggio della situazione nella casa famiglia di Vasto. La tutrice ha indicato l’avvio della frequenza scolastica dal 7 gennaio, ritenuto elemento decisivo per la stabilizzazione dei minori. Il Comune di Vasto resta l’opzione logistica più praticabile, come evidenziato dal sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, che ha richiamato le distanze fra i due centri e la necessità di garantire continuità educativa e sanitaria.
Tra i nodi amministrativi rientra la restituzione del casolare concesso da Armando Carusi e la valutazione di una sistemazione alternativa già proposta in passato dall’amministrazione locale. Le istituzioni territoriali mantengono la linea di tutela prioritaria dei minori, con apertura a soluzioni graduali se supportate da evidenze di cambiamento. Il calendario processuale prevede aggiornamenti a valle delle prime risultanze cliniche e della verifica dell’inserimento scolastico.
Gli uffici sociali monitorano anche la relazione tra Catherine Birmingham e l’assistente sociale, in passato segnata da frizioni richiamate negli atti. La difesa sostiene che le criticità siano in via di superamento, mentre la valutazione istituzionale si concentra su collaborazione effettiva, puntualità nelle prescrizioni e stabilità degli impegni. Gli esiti confluiranno nel fascicolo insieme alle relazioni del consulente di parte, controvertibili tramite osservazioni dell’ente e di eventuali consulenti tecnici d’ufficio.
Prossimi step: formalizzazione dell’iscrizione scolastica, verifica della nuova soluzione abitativa, calendarizzazione completa delle sessioni peritali e acquisizione delle evidenze fotografiche e documentali depositate il 24 dicembre dagli avvocati Femminella e Solinas. Il tribunale valuterà se i nuovi elementi giustificano una rimodulazione delle misure o una conferma dell’assetto attuale, con attenzione all’impatto psicologico sui tre minori e alla sostenibilità delle condotte dichiarate nel medio periodo.
- Chi è Tonino Cantelmi? Psichiatra, professore associato alla Pontificia Università Gregoriana, già membro del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nominato consulente di parte.
- Qual è il ruolo di Cantelmi nel procedimento? Effettua valutazioni cliniche su capacità genitoriali, adesione alle prescrizioni e stabilità degli impegni, con report attesi entro circa quattro mesi.
- Esistono conflitti di interesse? Non emergono incompatibilità formali: è consulente di parte, non perito d’ufficio; eventuali criticità riguardano la percezione di terzietà.
- Dove si trovano i minori? Sono ospitati in una casa famiglia nell’area di Vasto, con percorso di inserimento scolastico pubblico previsto dal 7 gennaio.
- Quali sono i prossimi passi istituzionali? Calendarizzazione dei test, verifica dell’iscrizione scolastica, valutazione della soluzione abitativa e analisi delle nuove evidenze depositate.
- Qual è la posizione delle istituzioni locali? Priorità alla tutela dei minori, con disponibilità a soluzioni graduali se supportate da evidenze di cambiamento e collaborazione effettiva dei genitori.
Reazioni delle istituzioni e prossimi passi
Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila procede con un percorso scandito da verifiche cliniche e monitoraggio sociale, mantenendo i minori nella casa famiglia di Vasto. La tutrice ha formalizzato l’indicazione di avvio scolastico dal 7 gennaio, valutato come parametro di stabilizzazione quotidiana. Il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, ha rimarcato l’impraticabilità degli spostamenti quotidiani verso Palmoli, orientando la scelta logistica su Vasto per garantire continuità educativa, accesso ai servizi e compatibilità con i tempi delle perizie.
Sul fronte amministrativo resta aperta la restituzione del casolare messo a disposizione da Armando Carusi e la possibile accettazione di una sistemazione alternativa già proposta a livello locale. Le istituzioni territoriali ribadiscono la priorità della tutela dei minori, ammettendo misure graduali se corroborate da evidenze oggettive di cambiamento. Le nuove fotografie e relazioni depositate il 24 dicembre saranno valutate insieme agli esiti dei colloqui e delle osservazioni strutturate previste nel cronoprogramma peritale.
I servizi sociali focalizzano l’attenzione sul ripristino di una cooperazione effettiva tra Catherine Birmingham e l’assistente sociale, dopo le frizioni segnalate negli atti. Indicatori osservati: puntualità nell’adempimento delle prescrizioni, coerenza tra dichiarazioni e condotte, adesione a scolarizzazione e indicazioni sanitarie. Le risultanze confluiranno in relazioni integrabili da controverifiche, a disposizione del collegio giudicante per eventuali rimodulazioni dell’ordinanza di allontanamento o conferme dell’attuale assetto cautelare.
Prossimi passaggi: iscrizione scolastica nell’area di Vasto, definizione della nuova soluzione abitativa, calendarizzazione completa dei test entro l’orizzonte di quattro mesi e acquisizione sistematica delle prove documentali già prodotte dalla difesa degli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas. La valutazione si concentrerà sull’impatto psicologico dei provvedimenti sui tre minori, sulla sostenibilità degli impegni assunti dai genitori e sulla possibilità di introdurre attenuazioni progressive sotto controllo multilivello.
- Qual è la posizione del Tribunale dell’Aquila? Prosegue con test peritali e monitoraggio in casa famiglia, valutando prove cliniche e sociali prima di ogni rimodulazione.
- Perché la scuola sarà a Vasto? Per ridurre tempi di trasferimento e garantire continuità educativa e accesso ai servizi, come indicato dalle istituzioni locali.
- Cosa valutano i servizi sociali? Collaborazione effettiva, rispetto delle prescrizioni, coerenza comportamentale e stabilità degli impegni della famiglia.
- Quali documenti recenti sono stati depositati? Un dossier fotografico e relazioni aggiornate presentate il 24 dicembre dalla difesa.
- Quali sono gli step amministrativi aperti? Restituzione del casolare di Armando Carusi e individuazione di un alloggio alternativo idoneo.
- Quando sono attesi gli esiti peritali? Entro circa quattro mesi, con report integrabili e controvertibili dalle parti.




