Fabio Volo racconta la sua esperienza di sessualità libera e avventurosa senza eccessi
La sessualità di Fabio Volo
Durante un’intervista con Belve, Fabio Volo ha rivelato aspetti intriganti della sua vita sessuale. Lo scrittore ha affermato di aver “sperimentato una sessualità un po’ spinta, tipo con un po’ di gente insieme”, sottolineando l’esperienza di vivere un ménage à trois. Volo ha descritto la sua sessualità come molto libera, senza però cadere in perversioni o pratiche che lo distolgano dalla sua natura. Ha puntualizzato che non indossa i tacchi a spillo, chiarendo il suo approccio ludico alla sessualità. La sua affermazione di godere “del gioco” evidenzia un’apertura mentale che caratterizza il suo modo di vedere le relazioni e le dinamiche interpersonali.
Parlando del genere di esperienze avute, ha chiarito di non aver mai avuto relazioni con uomini, anche se una volta ha avvertito una certa tensione quando si trovava in compagnia di un amico, ma ha prontamente confermato di essere sempre stato concentrato su un’altra persona. Questo dimostra come, nonostante la curiosità, Volo sia rimasto fedele alla sua inclinazione e ai suoi orientamenti. La trasparenza con cui condivide questi dettagli personali mostra un aspetto della sua personalità di seduttore, ma non necessariamente un conquistatore nel senso tradizionale del termine.
Dalle critiche al successo
Fabio Volo ha affrontato un percorso di vita ricco di esperienze e trasformazioni, culminato in un successo editoriale che lo ha reso un punto di riferimento nella letteratura contemporanea italiana. Con una carriera che vanta oltre 9 milioni di copie vendute in ben 24 lingue, Volo ha dovuto confrontarsi non solo con il lustro del suo successo, ma anche con le critiche spietate rivolte ai suoi lavori. Durante la trasmissione Belve, ha sottolineato come le valutazioni negative che ha ricevuto negli anni siano spesso più correlate alle vendite che alla qualità intrinseca dei suoi testi.
Nel suo eloquente intervento, Volo ha messo in evidenza che alcuni suoi colleghi, nonostante abbiano pubblicato opere di qualità inferiore, non godono della stessa attenzione critica, suggerendo una sorta di bias nei confronti del successo altrui. Questa riflessione rivela non solo il suo approccio pragmatico alla questione, ma anche una lucida consapevolezza del fenomeno della popolarità, che può generare invidia e risentimento nel panorama letterario. In una società in cui il successo è spesso visto come un indicatore di valore, Volo si è schierato dalla parte di un’autenticità che vada oltre il numero delle vendite, richiamando l’attenzione sulla necessità di una valutazione più equilibrata e oggettiva delle opere letterarie.
La vita sentimentale attuale
Nel corso della sua intervista a Belve, Fabio Volo ha toccato anche il tema della sua vita sentimentale attuale, rivelando la rottura con la compagna Johanna Maggy Hauksdottir, avvenuta nel novembre del 2020 dopo un decennio di relazione e due figli. Questa separazione ha segnato un cambiamento significativo nel suo percorso personale, da allora avendo scelto di non intraprendere nuove relazioni ufficiali. Volo si è definito un “seduttore”, enfatizzando la sua inclinazione a sedurre piuttosto che a perseguire relazioni immediate e definitive.
Il cinquantaduenne ha descritto il suo approccio alle interazioni sociali in modo pragmatica, affermando che la seduzione è un gioco che può rimanere tale, senza necessariamente condurre a un legame duraturo. Ha affermato, “Mi piacerebbe sedurre te, poi non succede niente”, suggerendo una certa leggerezza e disinvoltura nelle sue dinamiche interpersonali. Questa presa di posizione riflette non solo il suo modo di vivere le relazioni, ma anche una certa filosofia di vita, in cui i legami possano svilupparsi in modo spontaneo e senza pressioni esterne.
Nonostante questa libertà, Volo ha anche riconosciuto il suo desiderio di connessione autentica, rimanendo aperto a nuove esperienze. Tuttavia, le sue esperienze passate e la sua attuale condizione sentimentale evidenziano un uomo in fase di riflessione, più interessato a capire se stesso e la propria identità piuttosto che a impegnarsi in relazioni affrettate. Questa fase della sua vita potrebbe rivelarsi cruciale per il suo sviluppo personale e per il tipo di relazioni che vorrà costruire in futuro.
Il percorso di spiritualità
Nel corso dell’intervista a Belve, Fabio Volo ha approfondito il suo impegno in un “percorso di spiritualità” che si è rivelato cruciale nel suo sviluppo personale. Volo ha raccontato di una straordinaria esperienza trascorsa nella foresta amazzonica, dove ha vissuto per un mese in stretto contatto con la natura. Qui, ha partecipato a meditazioni profonde guidate da uno sciamano, un momento di introspezione che lo ha condotto a confrontarsi con il suo io più giovane, a 25 anni. Questo incontro interiore è descritto come un momento di grande significato, in cui i due “io” si sono parlati e abbracciati, aprendo a Volo nuove prospettive sulla vita e sulla sua identità.
La spiritualità, per Volo, non è solo una questione di introspezione individuale, ma rappresenta anche un modo per comprendere e gestire le sfide della vita. Grazie a questa pratica, ha acquisito una nuova consapevolezza che ha permeato la sua visione del mondo e delle relazioni interpersonali. Volo ha riconosciuto che questi momenti di meditazione e riflessione hanno avuto un impatto diretto sulla sua capacità di affrontare le critiche e le controversie della sua carriera.
Il suo atteggiamento nei confronti della spiritualità riflette un approccio più ampio alla vita, che si esprime nella sua scrittura e nel suo modo di relazionarsi con gli altri. Volo, attraverso questa esperienza, sembra aver trovato un equilibrio tra l’ambizione professionale e la necessità di un significato più profondo, tracciando un percorso che coniuga creatività e introspezione.
Le polemiche su Ariana Grande
Durante la sua intervista con Belve, Fabio Volo è stato interpellato in merito a dichiarazioni forti e controverse che ha espresso qualche anno fa riguardo a Ariana Grande. Nel 2019, Volo aveva commentato il video musicale di “7 rings”, descrivendo con toni duri il contenuto visivo e le implicazioni che esso avrebbe avuto su un pubblico giovane. Le sue parole, in cui si riferiva a un’immagine di sensuale provocazione, furono considerate da molte parti come una critica non solo alla giovane artista, ma anche alle pressioni culturali che i media esercitano nei confronti delle nuove generazioni.
All’epoca, il commento di Volo suscitò un ampio dibattito, generando reazioni contrastanti, da chi lo sosteneva per la sua posizione a chi lo accusava di essere eccessivamente critico e moralista. Volo ribadì la sua preoccupazione quale genitore di due figlie, specificando che l’immagine di una giovane popstar a quattro zampe che ‘muove il c**o’ in un contesto musicale rivolto ad adolescenti non fosse una rappresentazione etica o educativa.
In risposta alle osservazioni della giornalista, che ha fatto notare la forza delle sue affermazioni, Volo ha sostenuto che la sua critica si basa su una riflessione più profonda sul ruolo dei contenuti mediatici nella formazione della percezione della sessualità tra i più giovani. Ha condiviso il suo sentimento di responsabilità nei confronti delle sue figlie e del mondo che ci circonda, evidenziando la sua intenzione di sollevare un allerta su come contenuti simili possano influenzare la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni.