EY Mobility Consumer Index 2024: il 65% degli Italiani Vuole Acquistare un Veicolo Elettrificato,
EY Mobility Consumer Index 2024: il 65% degli Italiani Vuole Acquistare un Veicolo Elettrificato, ma le Sfide di Mercato Frenano la Transizione
L’adozione dei veicoli elettrici in Italia e nel mondo sta guadagnando terreno, ma il mercato deve affrontare ostacoli strutturali. Sebbene un’ampia parte dei consumatori sia intenzionata a passare all’elettrico, il cammino verso la completa transizione non è privo di difficoltà. Ecco cosa emerge dall’EY Mobility Consumer Index 2024.
Crescente interesse globale verso i veicoli elettrici e ibridi
Negli ultimi anni, il dibattito sui veicoli elettrici ha assunto un ruolo sempre più centrale nel panorama della mobilità, grazie anche all’intensificarsi delle politiche globali a favore della sostenibilità ambientale e alla crescente consapevolezza circa la necessità di ridurre le emissioni di gas serra. Secondo i dati diffusi dall’EY Mobility Consumer Index 2024, che ha coinvolto circa 19.000 intervistati in 28 Paesi tra cui l’Italia, il 57% dei consumatori a livello globale intende acquistare un veicolo elettrico o ibrido nel prossimo futuro. Questo dato rappresenta un aumento del 2% rispetto al 2023, segno di una crescente fiducia nei confronti della mobilità elettrica.
Tuttavia, sebbene l’interesse sia in costante crescita, l’effettiva traduzione in acquisti concreti di veicoli completamente elettrici (BEV) è ancora lontana dall’essere soddisfacente. Le cause principali? Il costo elevato di tali mezzi e la limitata infrastruttura di ricarica. Nonostante ciò, il report evidenzia come il prezzo del carburante per i veicoli tradizionali sia diventato il principale incentivo per passare all’elettrico, superando perfino le preoccupazioni ambientali che negli anni scorsi avevano dominato il dibattito.
Il panorama italiano: interessi e ostacoli
Il contesto italiano si inserisce in questa cornice globale con peculiarità proprie. Nel nostro Paese, il 65% degli intervistati ha espresso l’intenzione di acquistare un veicolo elettrificato nei prossimi due anni, una cifra in calo rispetto al 70% registrato nel 2023. Questo rallentamento riflette, da una parte, le difficoltà economiche che stanno colpendo numerosi consumatori, dall’altra, la complessità del mercato automobilistico stesso, dove il costo dei veicoli elettrici continua a rappresentare una barriera significativa per molti potenziali acquirenti.
Giovanni Passalacqua, Partner e Automotive Consulting Leader di EY in Italia, commenta che i risultati confermano come il mercato italiano stia comunque facendo passi avanti verso l’elettrificazione. Tuttavia, la presenza di ostacoli strutturali – quali l’insufficiente rete di ricarica e i prezzi ancora elevati delle auto completamente elettriche – continua a frenare la completa transizione. Passalacqua sottolinea come, malgrado l’interesse degli italiani, la quota di mercato dei veicoli completamente elettrici sia ancora esigua: nel 2023 si attestava a meno del 4%, una cifra ben lontana rispetto a quella di Paesi come Cina e Germania, dove il mercato BEV è in forte crescita.
Il confronto con altri mercati globali
Un altro dato interessante emerso dall’indice EY riguarda la posizione dell’Italia rispetto ad altri mercati internazionali. A livello globale, la Cina si conferma leader indiscussa nella propensione all’acquisto di veicoli elettrici, con il 78% degli intervistati pronto a fare il passaggio. Seguono Singapore con il 74%, Norvegia e Tailandia con il 73%, e Vietnam con il 72%. Nei Paesi dell’Unione Europea, compresa l’Italia, la propensione all’acquisto si aggira invece attorno al 57%, una cifra che, sebbene significativa, evidenzia una certa lentezza rispetto ad altri mercati emergenti e affermati.
In Italia, l’interesse per i veicoli completamente elettrici è in leggero aumento, passando dal 21% nel 2023 al 22% nel 2024. Tuttavia, la percentuale di consumatori interessati ai veicoli ibridi o plug-in è in calo: la propensione all’acquisto di veicoli ibridi è scesa dal 27% al 23%, mentre quella per i veicoli plug-in è diminuita dal 22% al 20%. Questi dati, se confrontati con la media globale, indicano una certa reticenza da parte dei consumatori italiani, soprattutto a causa dei costi elevati e delle limitazioni infrastrutturali.
Le ragioni economiche dietro l’acquisto di veicoli elettrici
Uno degli aspetti più interessanti emersi dall’analisi EY riguarda le motivazioni economiche che spingono i consumatori verso l’acquisto di veicoli elettrici. Se in passato la sostenibilità ambientale rappresentava il principale fattore di attrazione, oggi i consumatori italiani indicano il risparmio economico come la motivazione principale per preferire l’elettrico. Il 42% degli intervistati ha citato la maggiore convenienza rispetto ai carburanti tradizionali, mentre il 31% ha indicato gli incentivi economici come un fattore determinante nella scelta di acquistare un veicolo elettrico.
Allo stesso tempo, l’alto costo iniziale rimane un deterrente significativo. Il 30% degli intervistati ha indicato che i costi di acquisto sono ancora troppo elevati, mentre il 33% ha espresso preoccupazioni riguardo alla limitata autonomia dei veicoli e ai lunghi tempi di ricarica. Questi fattori continuano a rappresentare una sfida per il mercato elettrico, in particolare per quanto riguarda i veicoli completamente elettrici (BEV).
L’importanza dell’infrastruttura di ricarica
Un altro elemento cruciale emerso dal report riguarda la necessità di potenziare l’infrastruttura di ricarica in Italia. Nonostante i progressi degli ultimi dodici mesi, con un incremento dell’11% nel numero di punti di ricarica a livello nazionale, il Paese è ancora lontano dal soddisfare pienamente le esigenze dei consumatori. Attualmente, in Italia si contano circa 50.000 punti di ricarica, di cui solo 5.000 sono fast (da 50 a 150 kW) e 1.500 super fast (da 150 a 450 kW). Questi dati evidenziano una crescita positiva, ma ancora insufficiente per sostenere la domanda di veicoli elettrici in rapida espansione.
Come sottolineato da Passalacqua, “l’infrastruttura di ricarica rappresenta uno dei punti critici più rilevanti nel processo di transizione elettrica. Migliorare l’esperienza del consumatore, rendendo le stazioni di ricarica più accessibili e rapide, sarà fondamentale per incentivare ulteriormente l’adozione di veicoli elettrici.”
Le abitudini di mobilità degli italiani
Dal punto di vista delle abitudini di mobilità, l’auto personale continua a essere il mezzo di trasporto più utilizzato dagli italiani. Il 59% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare l’auto per i propri spostamenti quotidiani, confermando come l’automobile rappresenti ancora una scelta di convenienza rispetto ad altre opzioni di trasporto. Al secondo posto si collocano i veicoli di micro-mobilità, come biciclette e monopattini, utilizzati dal 9% degli intervistati. I mezzi a due ruote, come moto e scooter, sono usati solo dal 5%.
Questi dati riflettono una tendenza consolidata verso l’uso di mezzi privati, che rispondono alle esigenze di comfort e praticità richieste dalla maggior parte dei consumatori italiani.
L’importanza di una strategia di lungo periodo
Guardando al futuro, appare chiaro che il successo della transizione elettrica in Italia dipenderà dalla capacità di affrontare e risolvere le problematiche emerse dall’indagine EY. La riduzione dei costi di acquisto, il miglioramento dell’infrastruttura di ricarica e una maggiore collaborazione tra i diversi attori del mercato saranno elementi fondamentali per accelerare l’adozione di veicoli elettrici. La creazione di un ecosistema di mobilità sostenibile richiede infatti uno sforzo congiunto tra governi, produttori e operatori infrastrutturali.
Per il consumatore medio, l’attuale scenario di mercato risulta ancora incerto e complesso, ma con investimenti mirati e politiche di sostegno, l’Italia ha il potenziale per diventare uno dei leader europei nella transizione verso una mobilità più verde e sostenibile.