Evitare le sanzioni e le multe per chi guida con il cellulare al volante, pericolo costante. Lo usa un italiano su 5
Gli italiani non si separano dal loro telefonino nemmeno quando sono alla guida della loro automobile.
Questa cattiva abitudine, pericolosa per sé e per gli altri, è stata documentata dall’ultima ricerca del Centro Studi e Documentazione Direct Line, nota compagnia di assicurazioni auto online.
I dati raccolti dalla compagnia assicurativa online Direct Line evidenziano che ben il 17% (circa un italiano su cinque) smanetta con il proprio telefonino, anziché mantenere le mani ben salde al volante, come ci insegnano a scuola guida. Tale condotta è diffusa soprattutto fra i giovanissimi di età compresa fra i 18 e i 24 anni: per questo target, il valore percentuale medio tocca il 24%.
Una delle possibili spiegazioni di questo fenomeno può essere rintracciata nell’ampia diffusione degli smartphone, principale motivo di distrazione alla guida. Statistiche diffuse dal Transport Research Laboratory rivelano, infatti, che larga parte del tempo passato nell’abitacolo (si parla di un intervallo compreso fra il 40 e il 60%) viene utilizzata per scrivere o leggere messaggini. Molti automobilisti s’intrattengono anche a verificare gli ultimi aggiornamenti sui social network (Facebook e Twitter in primis), accessibili tramite le apposite app multimediali.
Ritornando alla ricerca Direct Line, si scopre che il 24,5% degli intervistati digita sulla tastiera durante la guida, mantenendo la testa bassa e correndo così il rischio di provocare un incidente stradale dalle conseguenze potenzialmente fatali. Solamente il 39,5% dichiara di armeggiare con il cellulare quando è in coda o in attesa che scatti il verde. Il dato preoccupante è che appena il 27,2% adotta un comportamento corretto e impeccabile alla guida.
Ricordiamo a tutti che l’utilizzo del cellulare al volante è punito dal Codice della Strada: chi viene sorpreso in flagranza di reato è costretto al pagamento di una sanzione amministrativa – anche piuttosto salata (il massimo imponibile è di 594 euro) – e corre il rischio di vedersi decurtare 5 punti dalla patente di guida. Ciò che stupisce è che, nonostante il boom degli smartphone, negli anni si sia ridotto il numero delle contravvenzioni (2.369 a inizio anno contro le 3.023 del 2011). Un calo che lascia sospettare un mano più “morbida” da parte della Polizia di Stato.
Se proprio non si può fare a meno di rispondere a un messaggio ricevuto, si può attivare la funzione di riconoscimento vocale, capace di scrivere stringhe di testo al solo comando della voce. Per le chiamate “on the road”, è, invece, buona regola utilizzare un auricolare (solitamente fornito in dotazione con l’acquisto del cellulare), che consente di mantenere le mani libere per afferrare bene il volante.